Vero uomo

Vero uomo: soprattutto, vero essere umano. O meglio, un essere umano vero. Autentico, coerente, capace di sincerità e coraggio, di fermezza e curiosità. Per essere vero non devi seguire un modello nè adattarti ad un’etichetta: semplicemente, devi cercare dentro di te tutto quello che ti rende unico. E poi, realizzarlo nella tua vita. Perchè se ti lasci condizionare dai modelli, che siano quelli della tua famiglia o dei tuoi amici, della città in cui vivi o della cultura cui appartieni, allora, sarai vero solo a metà.
(Scorrendo la pagina puoi leggere la trascrizione della puntata)

Chi è un vero uomo?

Chi è un “vero uomo”? E cosa distingue un uomo vero da un uomo meno vero, o per niente vero? In che rapporto è l’essere un vero uomo con la felicità e la realizzazione umana? In questo podcast troverai le risposte a queste domande. Vero uomo, e vera donna, sebbene questa visione sia ancor più penalizzata dagli stereotipi di genere. Esiste il vero uomo, e anche la vera donna. Ma non si parla né di uomo, né di donna. Perché solo il vero essere umano – e in questo caso, l’accezione è esclusivamente positiva – può essere uomo, donna o qualunque sia il genere in cui si identifica, o non si identifica, di pieno valore. E solo quando ricerchi il tuo pieno valore percorri la strada della vera realizzazione.

Storie di chi ha scelto la propria autenticità

Storie vere, nomi di fantasia. Di carissime persone, mie clienti e allievi. Lavoro con Enzo, 44 anni. Ha alcuni problemi di relazione con la sua compagna, il cui modo di rispondergli e trattarlo gli pare che sminuisca il suo essere uomo. Più lei cerca di chiarire e approfondire, più lui si irrigidisce e aggredisce. Lavoro con Mirko, 39 anni, ha alcuni problemi di relazione con se stesso ed il suo ambiente, in cui regna un ideale di uomo vero che da sempre lo fa sentire in difetto. Lavoro con Giuliano, 24 anni, vuole superare i problemi di relazione con suo padre, da cui si sente distante, non compreso e sempre giudica, per la sua sessualità, o, meglio, perché non corrisponde al figlio “vero uomo” che il padre avrebbe voluto. Lavoro con Paola, 61 anni, madre, moglie, lavoratrice, rassegnata ad una vita in cui l’essere donna significa rinunciare ai propri sogni. Lavoro con Silvana, 47 anni, da sempre in conflitto con il suo essere donna, indipendente e insieme vera donna e prigioniera degli stereotipi, e di uomini che si credono veri e che non sanno amare.

Perchè sei vero solo quanto rispetti il tuo essere

Riparto dall’inizio. E, prima, una considerazione propedeutica, per così dire, che possa consentirti di comprendere la base del mio pensiero, che è fortemente ancorata a tutto il mio lavoro, alla mia visione della vita, dell’essere umano e delle sue possibilità. Qualunque modello stereotipizzato sociale, culturale, di genere, familiare, condanna la persona, l’individuo, che è invece unico, speciale ed irripetibile, ad una vita non sua. Una vita inautentica.

In questo senso, non esiste, in comunicare per essere®, il “vero uomo”, e neanche la “vera donna”. Troverai centinaia, migliaia di pagine on line, su questi temi, ognuna delle quali facente riferimento a modelli vari e diversi: da chi ancora pensa che il “vero uomo” debba avere attribuiti animali e primitivi, e la “vera donna” debba essere così, donna, obbedire e soggiacere, a chi pensa al “vero uomo” ed alla “vera donna” in risposta a, contro qualcosa o qualcuno. Va in questa direzione anche l’affermazione dei generi non eterosessuali, fino a quelli fluidi: spesso, per affermare la loro identità, sono costretti ad affermare una non identità, e questa, è una forzatura.

La tua identità, qualunque sia il tuo genere, è la tua. Non viene da nessuno, da nessun modello, da nessuno stereotipo. Nasce con te, tu la manifesti, la porti avanti, la coltivi. Oppure no. Dipende dalla vita, dalle scelte, dal tuo ambiente, dalla tua forza e da ciò con cui vieni a contatto.

“Vero uomo” e “vera donna”: liberarti dalle gabbie dagli stereotipi

Ricevo quasi quotidianamente messaggi di persone che mi dicono che, prima di avere ascoltato una certa puntata del mio podcast, non avevano mai visto le cose in quel certo modo, diverso, nuovo, che hanno riconosciuto come vero anche all’interno della loro vita. Perché il “vero”, inteso come autentico, forte, puro, di valore, esiste. Quindi, se per “vero uomo” pensi di dover aderire ad un modello di genere che si riferisce a comportamenti, l’uomo padrone, l’uomo decisionista, l’uomo che fa l’uomo, e per “vera donna”, anche, da un lato, capace di esprimere la tua femminilità per soddisfare il tuo vero uomo, e dall’altro a reggere tutta l’impalcatura della famiglia, perché è un tuo dovere, sappi che ti stai ingannando.

Faccio di nuovo un piccolo inciso: a volte, quando lavoro con le coppie, la comunicazione intima emerge come un’occasione di grande riavvicinamento ma anche di difficoltà.

Ti domando, a te, che se segui il mio podcast sei sicuramente di mente aperta, capace di rispondere con sincerità, anche andando oltre modelli e schemi che fanno parte della tua vita, perché sei sulla via della ricerca, ti domando: ti sembra così strano che una donna che non si sente amata, che è trattata male, che per far andare un po’ meglio le cose in famiglia deve rinunciare a tanto di sé, quando poi il suo compagno, la stessa persona che le crea tanta sofferenza, si avvicina, abbia poca voglia di parlare quel linguaggio, si senta stanca, e spenta? L’amore cresce se lo si coltiva, cerca i podcast che ho dedicato a questo argomento. In alto, vai nella mia home page, annarosapacini.com, in qualunque pagina, clicca sulla lente d’ingrandimento, e scrivi: “coltivare l’amore”, “vero amore”, ne troverai a decine.

A me non sembra strano. Per poter esprimere l’amore, ad ogni livello, bisogna stare bene. Per stare bene, bisogna essere soddisfatti di sé, felici. Se una persona non è felice, non riesce ad amare bene. E non ha tanta voglia di essere una “vera donna” a letto. Chiudo la parentesi su questo tipo di stereotipi di genere, per questa puntata.

Nessun luogo può creare il vero essere umano

Il vero uomo, e la vera donna, e il vero gay, transgender, fluido o quello che ognuno vuole e sente di essere, è uno solo: il vero essere umano, l’essere umano vero. Autentico a se stesso. Cosa distingue un uomo vero da un uomo meno vero, o per niente vero? Che il vero essere umano sceglie di essere se stesso ed esce dalla prigione. Non esiste un essere umano meno vero, o per niente vero. Esistono esseri umani più o meno realizzati, più o meno felici, più o meno infelici, più o meno se stessi. Così – ed hanno ancora molto da scoprire, di se stessi e della loro strada – Enzo ha dovuto rafforzare la visione del suo valore come essere umano, per poter davvero dialogare con la sua compagna e riconoscerle lo stesso diritto e la stessa possibilità. I loro scontri erano frutto di sofferenze e incomprensioni, creati da modelli che avevano interiorizzato ma non erano i loro. Hanno scelto se stessi, di essere autentici. Ed Enzo e Clara autentici vogliono costruire una strada insieme, non distruggerla. Mirko ha dovuto rivoluzionare tutta l’idea che aveva di sé stesso, prima ancora, separare ciò che davvero è da ciò che gli hanno insegnato che avrebbe dovuto essere.

Dove sta scritto che un “vero uomo” debba essere volitivo, scostante, arrogante, comandare e prevaricare? E se ti dicessi che conosco uomini veri sensibili, intelligenti, altruisti, forti e decisi? Non sta scritto da nessuna parte, almeno, non nel cuore dell’essere umano. Sta scritto nei modelli culturali, sì, ma quelli sono frutto di uomini specifici, di storie specifiche, che poi sono diventate dominanti, modelli culturali, sociali, familiari. Così, secondo il Paese in cui nasci, hai un’idea di te, di cosa e chi debba essere un uomo o una donna. Eppure, in ogni Paese, ci sono persone felici e infelici, tanto quanto sentono di essere autentiche a se stesse, oppure, lontane.

Questo ti prova che la vera realizzazione viene da dentro di te. Nessun modello, nessuna cultura, società, nessun ambiente può darti quello che sta a te creare.

La costruzione della vita autentica, unica via per la felicità

Giuliano pensava di avere superato il fastidio che suo padre gli aveva sempre mostrato, ma non era così: si sentiva rifiutato. Eppure, pensaci: perché soffrire per te stesso, rifiutare te stesso, se una persona che ami, come Giuliano amava suo padre Stefano, ti rifiuta, ti vessa, e non ti riconosce? La diversità è di tutti.

Stefano è chiuso in un modello di uomo molto ridotto e riduttivo, che neanche l’amore genitoriale ha scalfito. Ma Giuliano ha saputo amarlo e comprenderlo, tanto quanto ha amato e compreso se stesso. E vivere la sua vita con serenità. Tu devi accettare te stesso, volerti bene, e se ami davvero, sarai dispiaciuto per chi non riesce ad entrare davvero in contatto con gli altri. Ma soffrire per ciò che sei soltanto perché altri non riescono a vederti e sono accecati dai loro modelli interiori, quello proprio puoi superarlo.

Paola ha fatto passi da gigante: ha aperto il suo cuore, al marito, ai figli, lì c’era molto amore, e nessuno si immaginava questa sua storia interiore di sofferenza. L’hanno anche aiutata a riprendere la sua più antica passione, l’arte, e oggi, indovina, collabora con uno dei suoi figli. Figli che, grazie a lei, sono diventati uomini migliori. Esseri umani, migliori.

Silvana ha finalmente scelto di essere autentica, se stessa, forte, indipendente, intelligente, poco propensa a fare da colf ai suoi uomini. Il suo attuale compagno è un uomo come lei, forte, indipendente, e alla pari: si dividono tutto, anche le faccende di casa. E sono felici entrambi.

Il vero essere umano: scelta di vita, scelta di libertà

Se sei autentico, orienti la tua vita verso la tua autenticità, le tue scelte saranno vere, il tuo essere sarà vero, le persone che incontrerai saranno giuste per te. Questo è il messaggio di questa puntata: punta ad essere un essere umano vero, te stesso, scegliti, riconosciti, agisciti nel mondo. Niente di meno. E sarai così vero in ogni cosa che farai, che questo trasformerà il tuo ambiente, perché sarai te stesso, a volte d’accordo con chi ti ama, a volte meno, non più prigioniero dei modelli, ma emancipato condottiero della tua vita. Questo tema mi tocca molto da vicino, perché conosco bene la sofferenza di chi si sente giudicato, costretto, ad essere diverso da se stesso, eppure continua a lottare ed impegnarsi. Sii l’essere umano più vero che puoi, scegli di essere, ed imparando ad essere, a comunicarti nel mondo, aiuterai anche chi incontri a migliorare qualcosa di sé.

Se vuoi farlo con me, sono a tua disposizione, telefonami, scrivimi, nel mio blog trovi tutti i miei riferimenti, personali e social, nella pagina contatti c’è anche un form predisposto. Dimmi chi sai e senti di essere, e troveremo il modo migliore perché tu possa essere pienamente autentico a te stesso.

In questo percorso di autoliberazione ed autorealizzazione di te, il mio podcast, “Comunicare per essere®” può certamente esserti d’aiuto. Puoi iscriverti da ogni app per musica e radio gratuitamente, da Spotify a Spreaker ad Apple Podcast, dalla pagina dedicata sul mio blog, oppure seguire il blog e ogni settimana vedrai in home page gli articoli con la trascrizione dell’audio. Per le novità e gli approfondimenti iscriviti alla mia newsletter.

Iscriviti e attiva le notifiche sul mio canale video YouTube ed anche dalla mia pagina Facebook, anche se mi trovi su tutti i principali social. Per salutarti, riflessioni e ispirazione, aforismi e musica.

Tre aforismi sull’essere umano. Pirandello: “Sapete che cosa significa amare l’umanità? Significa soltanto questo: essere contenti di noi stessi. Quando uno è contento di sé stesso, ama l’umanità”. Herman Hesse: “Per tutti gli uomini non esiste nessunissimo dovere, tranne uno: cercare sé stessi, consolidarsi in sé, procedere a tentativi per la propria via ovunque essa conduca”. Novalis: “Divenire uomo è un’arte”. Il brano è “You are the light”. È anche una verità. Tu sei la luce, della tua vita. Puoi esserlo anche della vita di chi ami. Ti auguro tanta autenticità. E aspetto di leggere i tuoi commenti e di ricevere le tue riflessioni. Grazie, per essere con me in questo viaggio. Alla prossima puntata. Ciao ciao

“Tu sei la luce, della tua vita. Puoi esserlo anche della vita di chi ami. Più sei autentico, più risplendi”
-Annarosa Pacini

Crescita e realizzazione personale, comunicazione, motivazione, ispirazione, evoluzione, coaching on line – frasi, pensieri, aforismi e citazioni tratti dal lavoro della dr.ssa Annarosa Pacini (© tutti i diritti riservati: è consentito l’uso con la citazione della fonte e link al sito)

Scroll to Top