Vedere è potere (essere, scegliere, diventare, la strada della vera evoluzione)

Vedere le cose così come sono è il solo modo per riuscire. Il solo modo per risolvere. Il solo modo per vincere. Vedere le cose così come sono significa imparare a diventare forti, determinati, coraggiosi, un po’ saggi. Significa imparare ad avere cura di te, della tua vita, delle persone che ami. Significa non avere bisogno di scuse né desiderio di scuse, perché sai che puoi. Questo potere viene da te, da ciò che sei. Dare voce e libertà alla tua natura originaria, essere autenticamente te, ti permette di fare le scelte più giuste, ti porta sempre più avanti, sulla strada della vera evoluzione. Dove impari a vedere le cose senza farti trascinare. Che non vuol dire che non soffri o che non devi impegnarti, ma che riesci a porti nella prospettiva giusta per vedere come ogni problema racchiuda la sua soluzione, ogni obiettivo la strada per arrivarci, e ogni parte del tuo essere tutto ciò che ti serve per realizzarlo nella tua vita.
Analisi grafologica, life coaching, counseling on line, comunicazione interpersonale, evoluzione personale, motivazione, psicologia, crescita personale.

Comunicare per essere®”, podcast dedicato all’evoluzione personale. Del tuo essere, della tua conoscenza, della tua coscienza, del tuo spirito, della tua vita. Benvenuti all’ascolto ai nuovi amici, e ben ritrovati agli ascoltatori affezionati.
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Vedere è potere (essere, scegliere, diventare, la strada della vera evoluzione)

Vedere è potere. Perché, se riesci a vedere le cose così come sono, ad affrontare la realtà con piena e vera consapevolezza, tutto diventa più bello, i problemi meno problemi, i sogni più veri, la tua vita più tua. Come sempre, mettiamoci d’accordo, sul significato che ha per me, in questo contesto, la parola “vedere”.
Vedere, liberamente tratto dal vocabolario Treccani: “Usato in senso assoluto: hanno gli occhi per vedere e non vedono (frase biblica, traduz. del lat. «oculos habent ad videndum et non vident», Ezechiele XII, 2); (…) Vedere con la fantasia o con l’immaginazione. Avere un’esperienza di vita: ne ha viste di cotte e di crude. Prendere atto di una situazione, di uno stato di fatto che riguarda altri e più spesso sé stesso (in quest’ultimo caso nella forma del rifl.): quando lo vide pentito, lo perdonò; la vedo tranquilla e serena; vedersi perduto; quando s’è visto in difficoltà, si è ricordato di me e mi ha chiesto aiuto; a quel punto si vide obbligato a parlare. c. Percepire con l’intelletto; capire, comprendere: Amor, io fallo e veggio il mio fallire (Petrarca); «Come?» rispose Agnese: «non vedi quante cose possiamo fare, con tanti danari?» (Manzoni); vedo bene che mi sono sbagliato; non vedo come potrei dirgli di no; non posso fare come tu vuoi: non ne vedo la ragione. Con uso assol.: vedo, comprendo, mi rendo conto (di quello che altri ha detto); vede meglio lui di tanti altri, ha migliore discernimento; con sign. più ampio: Dio vede tutto, vede, sa, governa tutto; Dio vede e provvede (v. provvedere). Capire in base a congetture, indizî, constatazioni: non mi ha neppure risposto: si vede che non è rimasto contento delle mie proposte; vide allora che non sarebbe riuscito a convincerlo. Decidere, giudicare: E quel conoscitor de le peccata [Minosse] Vede qual loco d’inferno è da essa (Dante); vedrò io se sarà il caso di pubblicare l’articolo o no; non so che dirle, veda lei; vedetevela voi, fam., sbrigatevela voi, pensate voi a togliervi d’impaccio; al momento si vedrà che cosa convenga fare. Considerare in un dato modo, in frasi come veder bene o male (qualcuno o qualcosa), considerare favorevolmente o no (o anche, prevedere il buono o cattivo esito di un evento: questo matrimonio lo vedo bene; è un affare che vedo male); vedere di buon occhio, con simpatia (cosa o persona)”.
Questo è ciò che intendo quando dico “vedere”. Vedere come comprendere, valutare, discernere, rendersi conto. Vedere in modo vero. In PNL, i predicati verbali sono usati per identificare il sistema rappresentazionale che, in un certo momento o in modo preferenziale, utilizza chi parla. “Vedere” indica il sistema visivo. Ma in questo caso, è un altro vedere.

Vedere le cose come sono risolve le incomprensioni

La maggior parte dei problemi di comunicazione e di relazione nascono proprio dalla difficoltà di vedere le cose con chiarezza, sia dentro di te, che fuori. Ovvero, la tendenza ad elaborare le esperienze, le situazioni, secondo schemi interiorizzati, e, purtroppo, spesso condizionanti, tanto più condizionanti quanto più sono lontani dalla tua natura originaria. Immagina la natura originaria come una pianta, un fiore, un albero. Possono nascere e crescere anche su una roccia, nel deserto, ma certo, ogni fiore, ogni albero, darà il meglio di sé se posto nelle condizioni migliori. Per altro, diverse per ogni albero e ogni fiore, così come avviene per gli esseri umani. Ognuno diverso, ognuno con le sue risorse, ognuno con la sua strada.
Perché è così importante vedere le cose come sono, per poter essere te stesso, fare le scelte giuste, diventare la persona che vuoi diventare e realizzare la vita che vuoi realizzare?
Ti rispondo con un altro esempio. Gli occhiali da vista servono per consentire a chi li porta di vedere meglio. Ma se sei miope e pensi di essere astigmatico, gli occhiali non solo non ti aiuteranno ma peggioreranno la tua visione. Se non ne hai bisogno, e li indossi, peggioreranno la tua visione. Se ne hai bisogno, e non ne fai uso, peggiorerà la tua visione. Ergo, otterrai il meglio per i tuoi occhi, quando darai loro ciò di cui hanno bisogno. Ed anche se non avessi problemi di vista, senza la giusta attenzione, occhiali per proteggerli dal sole, collirio contro la stanchezza, giusta illuminazione, giusto clima, gli occhi possono risentirne, fino ad ammalarsi.
Perciò, fare le scelte sbagliate può condurre solo ad altri errori, perché se le scelte iniziali sono basate su presupposti errati, lo saranno anche le successive.

La grafologia per l’evoluzione personale, scopri la tua natura originaria

In grafologia ci sono molti segni, nella scrittura, che indicano in che modo una persona può “piegare” la visione vera: ad esempio, chi si rifugia nell’immaginazione, per abbellire ciò che non gli piace. Chi rifiuta di comunicare davvero i suoi sentimenti profondi, per cercare di non affrontare il problema. Chi li comunica anche troppo, ma non si avvede degli effetti, e peggiora le cose. Chi ha troppa sensibilità, e finisce per tirare su dei muri. Chi ne usa poca, e finisce per far cadere muri addosso agli altri. Ma tutte, tutte le scritture, più di ogni cosa, comunicano chi sei davvero, la tua natura originaria. E non importa in che modo hai imparato a cavartela, se non era proprio quello più giusto per te, perché puoi sempre migliorare, e cambiare, ed evolvere.
Per risolvere un problema, va riconosciuto come tale. Mi viene in mente una coppia, Flic e Floc (nome di fantasia). Lei, Flic, era arrabbiata con Floc, che si dedicava molto al suo lavoro e agli amici, e poco alla famiglia. Flic, invece, si dedicava molto, al lavoro, alla famiglia, al marito, ai figli, alla suocera, ai suoi genitori. Spesso era nervosa, la comunicazione intima ne risentiva. Floc non si accorgeva di nulla. Pensava solo che lui sì, che era stanco e oberato, e lei, in fondo, no, non lo capiva. Così i momenti di intimità diventavano sempre meno frequenti, e sempre meno appaganti. Per Floc non c’era un problema, era Flic, il problema. In realtà, Flic e Floc avevano entrambi le loro responsabilità, per la strada che aveva preso la loro vita. Non riconoscerle, e non vedere la verità, stava facendo diventare ogni problema sempre più grande. Devo dire che Floc ha fatto un lavoro fantastico. All’inizio, era un po’ riottoso, ma è un uomo molto intelligente, aperto, sensibile. Solo che si era talmente abituato ad interpretare il ruolo dell’uomo duro, che aveva messo da parte della sua natura originaria proprio ciò che gli serviva per essere davvero felice. E quando ha iniziato a capire davvero, ecco, quello è stato il momento in cui ha potuto essere se stesso, vedere la realtà, scegliere in base a ciò che davvero voleva trasformare, e diventare un nuovo Floc. Un Floc che invece di arrabbiarsi con la moglie, cercava di organizzarsi per passare del tempo con lei, come una volta, una cenetta romantica, una passeggiata. E per aiutarla in casa, in modo che avesse più tempo libero, per se stessa, e per loro. La loro comunicazione intima non solo è migliorata, è diventata nuova, più bella. La comunicazione intima è una comunicazione potente e dirompente, se non ben gestita. Magari, ne parlerò in un podcast.
A Floc è servito coraggio, per vedere se stesso, oltre che Flic. Forza, per riconoscere i motivi per cui si era lasciato andare e allontanato dall’idea di amore e di coppia che invece avvertiva fortemente, dentro di lui. Determinato e saggio, per cercare di risolvere tutto ciò che doveva risolvere per raggiungere il suo obiettivo. E lo stesso Flic, per raggiungere anch’essa i suoi obiettivi.

Essere autenticamente te, la sola vera strada per l’evoluzione personale attiva

Gli obiettivi più grandi li raggiungi quando sono parte di te. E’ il tuo essere nel mondo, che ti permette di diventare te. Tu sei il vero motore. E, come spesso dico, questo non significa che a volte tu non posso avere voglia, di rifugiarti in un’illusione, o di far finta che un problema non ci sia, o che riconoscerlo non ti faccia soffrire. Ma quando impari a vedere le cose dalla giusta prospettiva, senza farti trascinare, la saggezza diventa parte di te. Non hai più bisogno di giudicare, di difenderti, di aggredire. Essere è la forza più grande. Voglio suggerirti un piccolo esercizio. Tutti, proprio tutti, hanno qualcosa che non vedono per ciò che è. Può riguardare ciò che pensi di te, o di altri, scelte sentimentali o professionali. Cose grandi, o piccole. Scegline una piccola. Trova una cosa che fai perché ti sei abituato a farla, ma hai sempre saputo che avresti voluto farla diversamente. Il taglio dei tuoi capelli, la colazione del mattino, la ginnastica in palestra, il modo in cui abbracci la tua donna, o non la abbracci, mentre dormite, il modo in cui guardi il tuo uomo, o come non lo guardi, quando vi salutate. Trovala, questa piccola cosa, cambiala, falla diventare vera. E poi, trovane un’altra. E se vuoi farlo anche per cose grandi, se vuoi esprimere la tua natura originaria, nella tua vita, in modo autentico e profondo, chiamami. Sarà un piacere per me aiutarti a farlo. E un onore.
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Ti saluto con tre aforismi sulla verità .
“Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere. Completamente vivi” (Massimo Gramellini)
“Ricorda, non sei solo nella ricerca della verità, anche la verità sta cercando te” (Osho)
“I fatti non cessano di esistere solo perche ́sono ignorati” (Aldous Huxley)

Il brano che ti dedico si intitola: “Inspire your soul”. Ti leggo un messaggio che mi ha scritto ieri Aidan: “Ti ringrazio perché sei vera. Sto imparando l’italiano grazie a te, ma, soprattutto, mi sembra che sto imparando ad essere un uomo migliore. Se mai verrai a Melbourne, vienimi a trovare. Mi piacerebbe contraccambiare la tua gentilezza”. Credimi, Aidan, lo hai già fatto. Le parole, tutte le parole, ancora di più, quelle gentili, almeno per me, davvero ispirano l’anima.
Grazie per essere stato con me, alla prossima puntata.

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