Ebbene sì, in questa puntata ti rivelerò una grande verità. Tu sei Siddharta. Siddharta era il Budda, l’illuminato. Quindi, anche tu sei illuminato. O meglio, potresti esserlo. Forse non nel modo di Siddharta, a modo tuo, e questo è il bello della vera illuminazione. Non richiede di essere speciali. Richiede soltanto che tu riconosca il tuo valore, che decida di usarlo e proceda senza mai arretrare verso la migliore realizzazione della tua vita. Per utilizzare la tua buddità, devi risvegliarla. A cosa, e come?
(Scorrendo puoi leggere la trascrizione dell’audio)
Siamo tutti Siddharta (Ogni uomo è un Budda)
Budda nella vita quotidiana
“Budda” è il titolo con cui è designato Siddhartha Gautama, maestro religioso indiano, fondatore del buddismo | ← dal sanscr. buddháh ‘svegliato’ o ‘l’illuminato’, dal part. pass. di bódhati.
Illuminato, spiega il dizionario: “Rischiarato dalla luce della verità, della sapienza (…) uno spirito i., una mente i., perspicace, capace di un’ampia visione delle cose”.
Illuminata a cosa?
Lascio da parte le risposte filosofiche, spirituali, tante, profonde, che magari tratterò in altre puntate, la filosofia e lo spirito sono argomenti che mi affascinano molto. In questa puntata, però, mi occupo di una risposta più semplice, direi, anche pratica, che ho trovato e che voglio condividere con te.
Ho sempre trovato la grafologia uno strumento straordinario, cosa che spesso dico anche nel podcast.
Ciò che rende straordinario uno strumento non è lo strumento in sé, ma anche l’uso che ne facciamo.
Per esempio, il pianoforte è uno strumento straordinario, ma non tutti lo sanno suonare, magari prediligono altri strumenti, e, tra coloro che lo suonano, non tutti lo suonano allo stesso modo.
Per quanto mi riguarda, la grafologia è quello che il pianoforte era per Chopin. Con ciò, non intendo paragonarmi a Chopin, ma solo dirti che la grafologia è il mio pianoforte.
Quando ho iniziato a lavorare come grafologa, molti anni fa, la grafologia era ancora poco conosciuta dalle masse, in Italia. Oggi lo è di più, ma, a volte, in modo, purtroppo, folcloristico o superficiale, e, a mio avviso, questo non è un bene. Non è mai un bene tutto ciò che sminuisce il valore del sapere e della conoscenza.
Come già ti ho raccontato in una precedente puntata, le persone che incontravo aveva un po’ di timore, rispetto all’analisi grafologica della loro scrittura. Pur interessati, incuriositi, desiderosi di approfondire e di impegnarsi per la propria crescita personale, a volte qualcuno temeva che la scrittura potesse rivelare chissà quali difetti. Avrai notato che non uso volentieri parole come “pregi” o “difetti”, perché trovo che esprimano dei giudizi a priori. Io sono una persona attenta. E’ un pregio o è un difetto? Se l’attenzione diventa pignoleria o pedanteria, può essere un difetto. Se diventa cura e approfondimento, allora è un pregio.
Non è l’attenzione in sé, il pregio o il difetto, ma l’uso che ne facciamo. Per questo, preferisco parlare delle caratteristiche che ci distinguono. Se le tue caratteristiche sono pregi o difetti, dipende da te.
Quando la tua visione non è più parziale
La tua scrittura rivela proprio questo, tutte le caratteristiche di cui disponi, il tuo bagaglio al completo, la dotazione con cui sei nato, quello che utilizzi e quello che non utilizzi, quello che ti serve di più e quello che ti serve di meno.
La tua bellezza, le tue possibilità, ciò che sei, ciò che sei stato, ciò che sarai e che potrai essere. La strada migliore per raggiungere la massima espressione di te. Nella puntata “Come creare valore nella tua vita” so di avertelo già raccontato: ho trovato un modo per permettere alla persone di comprendere il modo in cui le vedevo (e le vedo).
E vale anche per te. Se tu avessi la possibilità di vedersi così come le vedo persone attraverso la loro scrittura, con tutto ciò di cui disponi, con la tua forza e le cose da proteggere, così completo e pieno di potenzialità e di grandi possibilità, riusciresti a portare alla luce te stesso sicuramente molto più velocemente. In altri termini, potremmo dire che la scrittura mostra la tua piena umanità, il tuo valore, se preferisci, la tua buddità.
L’illuminazione cos’altro è se non la consapevolezza del proprio valore? E il tuo valore, il mio valore, il valore di ogni essere umano, cos’altro è se non l’energia interiore, l’umanità, la buddità?
Certo, il fatto di sapere che disponiamo delle caratteristiche di un Buddha, non ci trasforma in budda.
La strada verso l’evoluzione, l’elevazione, la trasformazione, l’illuminazione, chiamala come vuoi, richiede impegno. Prima di tutto, richiede volontà. Ho incontrato tante persone abituate a giudicarsi, e a giudicare, convinte di essere sbagliate o di avere incontrato persone sbagliate o di avere fatto scelte sbagliate o rassegnate ad una vita così, non male, non bene, non quella che avrebbero voluto.
Pensa come cambia la prospettiva quando ti rendi conto di aver fatto la scelta migliore che avresti potuto fare, in quel certo momento, e quindi non hai sbagliato, ha solo seguito una visione parziale.
E, soprattutto, quando ti rendi conto che, avendo a disposizione la visuale completa, le tue scelte non potranno essere che sempre più in armonia con ciò che sei, con i tuoi obiettivi, con la tua realizzazione.
Illuminati a te stesso
Questo fa la grafologia, ti permette di illuminarti a te stesso. Come un saggio, naturalmente, non come un borioso. Si tratta di consapevolezza, che richiede fondamenta ben salde.
Tra il dire e il fare, ci sono di mezzo non solo la consapevolezza, ma anche la volontà e la capacità di amare. Serve la compassione del Budda, che non è compassione in senso pietistico, ma è una straordinaria capacità di amare, te stesso, per ciò che sei, gli altri, per ciò che sono. Ed aiutarti, ed aiutarli, a realizzare se stessi, ad evolvere.
Condividere una visione è molto bello, soprattutto quando le visioni sono positive e incoraggianti. Per questo ho pensato di condividere con te questa visione. Può esserti d’aiuto nelle giornate piene di sole, ma anche in quelle in cui l’alba ti sembra lontana. A te, come a me. Abbiamo perciò risposto “illuminati a cosa”: illuminati a noi stessi.
Qualche piccolo consiglio per il “come”.
Come far crescere la tua illuminazione
Non pensare a ciò che non hai fatto, pensa a ciò che farai. Non a ciò che non sei, ma a ciò che vuoi essere. Perché tutto quello che ti serve per evolvere la tua vita, sei tu.
Puoi anche usare degli strumenti che ti aiutano, ad esempio, la grafologia, come la comunicazione, ti permettono di focalizzare, di trovare le risposte, di agire concretamente nel tuo quotidiano.
Se oggi, ad esempio, decidessi di voler diventare un grande maratoneta, un campione, e domani mattina ti iscrivessi, senza alcuna preparazione, alla più grande maratona del mondo, la tua possibilità di diventare uno dei più grandi maratoneti di tutti i tempi si allontanerebbe. Perché sarebbe difficile arrivare in fondo, tra dolori muscolari, stanchezza, sete, mancanza di allenamento, qualcuno mollerebbe dopo pochi metri, qualcun altro dopo chilometri, qualcuno forse arriverebbe in fondo, ma a quale prezzo?
E poi, vincere è un’altra cosa: la vera vittoria è quella che nasce dalla piena consapevolezza delle nostre risorse.
Come si diventa grandi campioni? Come puoi diventare Siddharta, a modo tuo? Imparando a conoscere le tue risorse, allenandoti, a partire dalle piccole cose. Rifacendoci alla metafora della maratona, alimentazione, abbigliamento, un buon allenatore, auto motivazione, auto efficacia, strategie, metodi, e ancora allenamento, e tragitti sempre più lunghi.
E’ così, che si arriva alle sfide preparati, e’ così, che puoi diventare il più grande campione della tua vita.
Come far crescere la tua illuminazione
A volte non ci alleniamo per avere una scusa. Ma, come per lo sport, lo studio o qualunque altra disciplina, con l’allenamento, arrivano i risultati. Vale anche per te. Allenati ad essere il tuo miglior te stesso e vinci le tue maratone.
E ricordati che l’illuminazione richiede pazienza e arriva quando il momento è pronto. Come Siddharta sotto l’albero della bodhi, una volta che sai qual è la tua strada, la troverai.
A proposito di strada, il brano che ascolterete, a conclusione della puntata, dato che mi avete scritto in moltissimi che l’idea di un brano alla fine della puntata del venerdì vi piace, è una creazione del mio compagno di vita, Franco Passarini. Da molti anni sta portando avanti uno studio sul rapporto tra musica ed equilibrio interiore. E’ la sua strada, magari meno usuale di altre, certo, ricca di valore. I suoi brani non sono semplici brani. Possono sembrare brani semplici, ma cercano di esprimere e cogliere quell’unità tra l’essere e l’apparire che sola può dare gioia al nostro spirito. Ti consiglio di ascoltare il brano anche in altri momenti, in relax. E’ una musica che nasce proprio per accompagnare l’evoluzione personale, fa parte di un progetto molto interessante di cui ti parlerà in una prossima puntata.
E, a proposito di evoluzione personale, se desideri conoscere i tuoi punti di forza, le tue possibilità di trasformazione, se vuoi attivare un percorso, con me, per la tua crescita personale e i tuoi obiettivi, possiamo parlarne. Il primo incontro informativo è sempre gratuito.
Per contattarmi trovi i miei recapiti su annarosapacini.com o inviami un messaggio diretto tramite il social che preferisci
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Aforisma della puntata, di chi potrebbe essere, se non di Siddharta
“Per quante buone parole potrai leggere e pronunciare, quale bene ti arrecheranno se non le metterai in pratica?”
Ti saluto con un brano di Franco Passarini, un regalo per te, si intitola “La luce dell’anima”
Illumina la tua vita con il tuo valore, così illuminerai anche quella degli altri.
Grazie, per i messaggi che mi inviate, è bello sapere che le mie parole possono ispirare altre persone, e allo stesso modo, le vostre parole ispirano me.
Grazie, per essere stato con me. Ti aspetto alla prossima puntata. Ciao
“La luce dell’anima”, brano originale di Franco Passarini, tutti i diritti riservati
Se sei interessato, contatta l’autore franco@francopassarini.it e visita il suo sito Astrologia del Risveglio