Quello che ti rode dentro (va risolto fuori)

Perché ci sono delle cose che ti disturbano più di altre? Piccole e grandi, pensieri o azioni, di persone importanti per te, o, apparentemente, secondarie. Quello che ti rode dentro è quello che non riesci a chiarire a te stesso, resta lì nascosto, dà fastidio, ma, in realtà, è un potentissimo alleato: perché più ti rode, più ti rivela cosa davvero vorresti, e più ti indica la strada da seguire. Quello che ti rode dentro, va risolto fuori. O rischi di portarlo per sempre con te. Un piccolo vademecum per risolvere quello che ti rode e trasformarlo in un momento di crescita personale.
Analisi grafologica, life coaching, counseling on line, comunicazione interpersonale, evoluzione personale, motivazione, psicologia, crescita personale.

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Quello che ti rode dentro (va risolto fuori)

Se qualcosa ti rode, vuol dire che va risolto, e che per te è importante. Non conta che tu riesca a sopportarlo, a gestirlo, a trovare degli escamotage o che pensi di averlo superato. Rodere, cioè, come ricorda il vocabolario, provare “sentimenti che consumano tormentosamente chi li prova”. In realtà, si tratta di uno stato abbastanza comune, al quale non sempre si dà la giusta importanza. Magari, un collega sul lavoro che non ti apprezza come vorresti. Il vicino di casa che ti saluta solo quando vuole. Il tuo partner che non trova mai il tempo per accompagnarti a fare una cosa importante, ma lo trova sempre per i suoi passatempi. La tua migliore amica che ha sempre qualcosa da ridire o tuo padre che anche se sei un adulto, ti fa sempre sentire sotto giudizio. Come vedi, è uno stato interiore che può essere applicato a situazioni di ogni genere, piccole o grandi. L’effetto che produce è sempre lo stesso: nervosismo, tensione, fastidio, intolleranza, rabbia, ostilità. E’ sempre lo stesso perché è un effetto negativo, ma meno lo risolvi e più aumenta. Non lo devi confondere con le tensioni ordinarie. Le tensioni ordinarie arrivano, e vanno. Non si ripresentano costantemente, e vanno perché le risolvi. Inoltre, sono adeguate, cioè commisurate alla causa che le ha provocate. Invece, quello che ti rode, è qualcosa che si ripresenta, nel tempo, che porta lo stato d’animo a mutare e a crescere (in peggio), che a volte ti toglie la serenità ed altre il sonno, e che vuole che tu ci pensi. Pensarci, e basta, non lo risolve.

Capire cosa ti disturba è il primo passo per risolvere e chiarire

Certo, passa momentaneamente, perché poi c’è la vita di ogni giorno, che reclama la tua attenzione, ma resta sempre lì, in background, pronto ad emergere. Puoi invece riuscire a gestirlo meglio, a trasformarlo ed anche a risolverlo, ma devi individuare cosa davvero ti rode. Non trascurarlo, ed usarlo per la tua evoluzione personale. Un piccolo vademecum per risolvere quello che ti rode e trasformarlo in un momento di crescita personale.
Primo, non trascurarlo e non sottovalutarlo, se ti rode, per te è un problema. Non approfondirlo e non affrontarlo, non lo risolve. Secondo, se chi è intorno a te non capisce perché ti rode così tanto, non prendertela. Non è facile mettersi nei panni degli altri, e come possono comprenderlo gli altri se tu per primo non fai una ricerca vera, per ritrovare le cause?
Terzo, ritrovare le cause. Una cosa che “ti rode” non è mai contingente e secondaria, ma ha una storia che viene da lontano, si è radicata nei tuoi modelli interiori, e da lì, governa.
Quarto, per risolverla devi individuare la causa vera. Ti faccio racconto una storia (storia vera, nomi di fantasia).
Jenna lavorava in un’agenzia, fianco a fianco con un collega, con una posizione inferiore alla sua. Questo collega, che chiamerò Mario, di solito, rimandava all’ultimo momento alcune pratiche importanti giornaliere. E Jenna, di solito, si ritrovava a sbrigarle, perché a lei non piaceva per niente fare le cose all’ultimo momento. Così, spesso, la sera a casa non riusciva a prendere sonno, sempre a pensare a Mario, Mario cattivo, Mario che se ne approfittava, Mario poco professionale. A Mario aveva detto, qualche volta, che avrebbe preferito che rispettasse le tempistiche, ma a lui pareva che non importasse proprio. Perché Jenna si occupava sempre di chiudere le pratiche, anche quelle che avrebbe dovuto chiudere Mario? Glielo chiedeva Mario? No. A Jenna c’erano anche altre cose che rodevano, ad esempio, il fatto che sua madre criticasse le sue amiche, o che alla fine aveva rinunciato a comprare l’auto dei suoi sogni per paura di spendere troppo, così si diceva. Jenna aveva una natura originaria, come ha chiaramente mostrato la grafologia evolutiva®, con alcune caratteristiche di base preziosissime. Era molto attenta, amava far bene, desiderosa di un’approvazione autentica, da parte degli altri, di vedere riconosciuto il suo valore. Aveva un forte senso della giustizia, e soffriva molto di tutti gli atteggiamenti che leggeva come poco rispettosi. Più di tutto, era cresciuta in una famiglia con un fratello molto invadente e prepotente, preso ad esempio da tutti, ed osannato dal padre. Perciò, nonostante che lei a scuola avesse avuto risultati migliori, all’università avesse avuto risultati migliori, sul lavoro ricoprisse un ruolo più importante, continuava a sentirsi come quando era piccola.

Se qualcosa ti rode, scava e portalo in superficie

La sua natura originaria e le sue caratteristiche più vere erano state, nel tempo, poco comprese e valorizzate. Poco considerata, e, soprattutto, pensava di valere poco. Così, il comportamento di Mario le rodeva perché si sentiva sempre piccola e incapace di far valere le sue ragioni, di fronte all’ennesimo uomo che non la apprezzava. E non aveva comprato la macchina perché le sembrava troppo, non per lei, ma per quello che pensava di essere. E non riusciva a spiegare a sua madre che le amiche le sceglieva non in base alla posizione sociale, ma in base al loro cuore ed alla loro sincerità. Quello che le rodeva dentro, veniva da molto lontano. C’era stato un tempo in cui non sapeva comprenderlo e spiegarlo, poi lo ha compreso, avrebbe potuto affrontarlo, ma aveva deciso di non farlo, e ne pagava il prezzo. Quando si è liberata da questo condizionamento, cioè è riuscita finalmente ad essere consapevole del suo valore per ciò che era, non in antagonismo con il fratello, ma libera di essere se stessa, mettendo da parte i tanti stereotipi e pregiudizi familiari, ha iniziato a dare il giusto peso a tutto, a partire dalle osservazioni della madre. Ed ha parlato chiaro con Mario, il quale pensava che volesse chiudere lei tutte le pratiche perché, essendo molto precisa, non era contenta del suo lavoro. Anche a Mario rodeva. Più la consapevolezza di Jenna è cresciuta, più ha potuto liberarsi dai vecchi condizionamenti ed agire nel suo presente, nel modo giusto, per lei. Perché la vera consapevolezza accresce non solo la comprensione che hai di te, ma anche degli altri e del tuo mondo. Perciò, se qualcosa ti rode, non fermarti in superficie, vai in profondità, scopri la causa vera e troverai la soluzione.
A proposito di soluzioni, se vuoi avviare con me un percorso per la tua evoluzione personale, nella pagina contatti trovi i miei recapiti. Se vuoi richiedere un’analisi grafologica profonda, un Profilo grafologico essenziale, avviare un percorso di counseling on line, saperne di più su cosa possa fare per te, contattami, sono a tua disposizione.
Per salutarti, aforisma e musica. Un aforisma su come risolvere un problema
“Non potete permettere che i vostri problemi siano un problema” (Sam Walton)
Un solo aforisma, ma in grado di indicarti la prospettiva giusta.
Il brano che ti dedico si intitola: “Energy”. Serve energia, lo so, per cambiare le cose. Ma vale sempre la pena tradurre ciò che sei nella realtà che vuoi. Vale sempre la pena perché solo così puoi conquistare la vita che meriti.
Ti ringrazio, per essere stato con me

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