Autorealizzazione: la maturità è una scelta

In questa puntata ti parlo di “maturità”, maturità intesa come percorso di crescita per tutta la vita, un’evoluzione costante e continua – ma solo se vuoi – verso la tua autorealizzazione. La maturità è una scelta volontaria, maturi non si diventa spontaneamente, si sceglie di esserlo, e, solo a quel punto, lo si è. Così, tante cose che non vanno come vorresti o che potrebbero andare meglio, sentirti compreso o incompreso, costruire relazioni umane bellissime o pessime, sentirti realizzato o incompiuto, questo, e tutto ciò che riguarda la tua vita, è legato alla tua maturità. La buona notizia è che puoi accelerare il passo quando vuoi, l’altra buona notizia (perché per me è buona) è che nessuno può regalartela, nemmeno il tempo, l’età, la conoscenza, l’amore, la famiglia, l’esperienza. La maturità è la capacità di mettere insieme il meglio di te di ogni tempo con ciò che sei e ciò che diverrai, e di guidare ogni tuo passo verso la piena realizzazione del tuo essere. Sei tu e molto di più. Maturo, solo allora, davvero padrone della tua vita.
(Scorrendo puoi leggere la trascrizione dell’audio)

Autorealizzazione: la maturità è una scelta

Scriveva Jung: “L’individuazione è un’unificazione con se stessi, e, nel contempo, con l’umanità di cui l’uomo è parte”. Il dizionario ricorda che, in senso morale e intellettuale, “maturità” significa piena e chiara conoscenza dei vari temi e problemi della vita e del sapere”. Chi è maturo, è pronto, è al momento giusto, giusta espressione del suo essere. La maturità non è una fase, un tempo finale della tua realizzazione, ma il tuo vivere pienamente consapevole di te e della realtà che ti circonda, maturo, capace di dominare il tuo mondo interiore e anche quello esterno. “Dominare” non come un padrone, ma come un marinaio guida la sua barca, come un sovrano illuminato governa il suo popolo.
“La maturazione psicologica – scriveva Harry Overstreet – è la nostra più vittoriosa via di realizzazione umana, perché essa ci consente di esplicare tutte le nostre facoltà e di esprimerci come uomini, nel vero e più alto senso della parola”. Sull’autorealizzazione e sulla maturità psicologica in rete troverai molti approfondimenti.
A me interessa un aspetto particolare, sovente trascurato. La maturità non è un evento spontaneo. La maturità vera non si affaccia in te perché passa il tempo e arriva, così, per grazia ricevuta. Se ci rifletti, è una verità evidente: quante persone conosci, avrai conosciuto nella tua vita, cronologicamente pronte per essere definite mature, e che, invece, non riuscivano a gestire la loro vita nel modo giusto? E quante persone più giovani, capaci invece di mostrare consapevolezza, saggezza, decisione e discernimento “maturi”?
La prima domanda che devi porti è, quindi, se tu sei “maturo”. Posso dirti di no, neanche io sono matura, perché non esiste uno stadio compiuto e fisso della maturità psicologica. Per lo stesso motivo, posso dirti che sì, tu sei maturo, ed anche io, ma non siamo fermi, siamo in movimento, sempre, nella vita, e io voglio e desidero procedere costantemente e sempre verso una nuova maturità, non mi accontento di quella che ho raggiunto, ma, ad ogni traguardo, fisso sempre il traguardo successivo. La maturità che raggiungi ti permette di farlo, perché con la maturità aumentano consapevolezza e chiarezza, e se davvero scegli di auto-realizzarti, di riconoscere la tua natura originaria, di darle voce e di farla emergere, non vorrai mai fermarti. Perchè il percorso di maturazione è ciò che sei e, se è autentico, non può retrocedere.

Autorealizzazione, individuazione e crescita personale

Cito ancora Jung: “Se prendi una ghianda, la pianti nel terreno, la ghianda cresce e diventa quercia. Così è l’uomo. L’uomo si forma da un uovo e crescendo diventa l’uomo completo, perché quella è la legge che ha dentro”. Ora, se vogliamo rifarci a questo esempio, se tu da ghianda inizi a diventare albero, metti le radici, cresce il tronco, sali verso il cielo, non è che ritorni ghianda. Quello che hai conquistato sei tu, resta dentro di te. La maturità è una scelta e una conquista, perché sei tu che decidi, puoi decidere di rimanere una piccola quercia come di diventare una quercia millenaria. Devi usare un po’ di creatività e applicarla all’esempio dell’albero, che con tutte le sue fibre decide di lottare e crescere e imporsi, oppure si piega. Questa è la scelta della maturità. C’è chi ritiene che non sia possibile, ovvero, che la maturità arrivi, ad ognuno così come è, e che ci siano persone destinate a rimanere immature tutta la vita, padri di famiglia scellerati che sperperano i soldi in beni futili per la loro soddisfazione, donne schiave della loro immagine che pensano che perderanno la bellezza con il tempo e la rincorrono in ogni dove, persone che si comportano come esseri poco umani, a volte.
La mancanza di maturità è uno dei mali dei nostri tempi, tutto sta in superficie, effimero, direbbe Nietzche, e tutti vogliono quell’effimero che, in quanto tale, è destinato a svanire invece. Mentre è in profondità che dobbiamo andare. E’ vero, ci sono persone che non mostrano di avere scelto di essere mature, ma è una scelta. Vuol dire che, in ben precisi momenti della loro vita, ci sono stati fatti, persone, pensieri, azioni, emozioni, decisioni, che li hanno fatti fermare, e sono rimasti lì, qualcuno ancora ghianda, qualcun altro filo d’erba. Perchè prima della ghianda, c’è il seme e ogni seme, dà un frutto diverso. Il frutto più giusto, più bello, è il tuo. L’esempio della ghianda a qualcuno potrebbe dare un’idea di ineluttabilità, mentre l’esempio sta a significare che ognuno ha già in sé, in seme, la propria realizzazione e quella dovrà impegnarsi a portare alla luce, nel corso di tutta la vita. Ma è molto più di una ghianda e molto più di una quercia.

La tua maturità non ha limiti, puoi espandere la tua consapevolezza sin dove vuoi

Perciò, tu hai già raggiunto un tuo grado di maturità, ed esiste, anche un grado di maturità spontanea, quella che guadagni se fai tesoro delle tue esperienze e se impari ad ascoltarti. Ma la maturità volontaria è tutta un’altra cosa: è la decisione di realizzare ciò per cui sei nato, essere te stesso nella tua massima espressione, dare voce alla tua essenza, nel modo a te più congeniale, in armonia ed equilibrio con te stesso e con il mondo intorno a te. Perchè una persona dovrebbe scegliere di non essere matura, di non voler accrescere la propria maturità? C’è un unico motivo, o meglio, due: il primo, è perché non si conosce davvero, il secondo, perché non conoscendosi non comprende quanto di bello e grande può venire dalla sua autorealizzazione. Questo posso dirtelo con certezza, naturalmente, in base alla mia esperienza, che so essere vera. Ci sono persone che vengono da me per ritrovarsi, altre per essere se stesse ancora di più, altre ancora, per decidere e capire chi vogliono essere, altre per liberarsi dai condizionamenti ed affermare se stesse, altre, semplicemente, per conoscersi in modo ancora più profondo. E accade che in questo percorso, man mano che la riflessione grafologica fa emergere la profonda e autentica natura individuale, qualcuno si accorga di non aver fatto tutto ciò che poteva, per la sua autorealizzazione e la sua maturità, e come questo abbia influenzato la sua vita, e quella degli altri. Ebbene, non è mai accaduto, mai, che qualcuno vi rinunciasse, una volta compresa questa verità. Chi non è maturo, chi non sceglie la via della maturità, è perché non la conosce bene, perché ha perso un po’ la sua mappa, ma quando la ritrova, nessuno, nessuno è disposto a non essere la persona migliore che può essere. Per questo so che la maturità è una scelta: perché le persone hanno sempre delle domande, dentro se stesse, e sono le risposte a quelle domande che danno la forza di scegliere la strada giusta e la consapevolezza che la maturità è la strada dell’autorealizzazione. E, come ti dicevo all’inizio della puntata, la buona notizia è che puoi accelerare il passo quando vuoi, l’altra buona notizia è che nessuno può regalartela, nemmeno il tempo, l’età, la conoscenza, l’amore, la famiglia, l’esperienza, ma che tu puoi sempre sceglierla.
Scegliere di mettere insieme il meglio di te di ogni tempo con ciò che sei e ciò che diverrai, e di guidare ogni tuo passo verso la piena realizzazione del tuo essere. Sei tu e molto di più. Maturo, padrone della tua vita, pronto a continuare a realizzarti. Questa è la vera maturità: la scelta di auto-realizzarti, la consapevolezza che puoi farlo, il coraggio di impegnarti e il desiderio di continuare per tutta la vita.
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Un solo aforisma, questa volta, sulla maturità, di Henri Louis Bergson, una sintesi essenziale di quanto ho appena detto: “Esistere significa cambiare, cambiare significa maturare, maturare significa continuare a creare se stessi incessantemente”
Il brano che ho scelto s’intitola “Vox”, è brioso, giovane, perché la vera maturità ha dentro tanta giovinezza. Ti auguro una splendida giornata. Se ancora non ti sei abbonato al podcast, scarica Spreaker e abbonati subito. Ho in servo per te tante novità. Ciao, grazie per essere stato con me, ti aspetto alla prossima puntata.

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