Come superare i tuoi limiti

In questa puntata ti parlo di limiti. I limiti hanno molte funzioni: oggettivamente parlando, possono proteggere e dare sicurezza, oppure chiudere e impedire di entrare e di uscire o, ancora, indicare regole da rispettare o da subire. Soggettivamente parlando, un limite è un limite, cioè qualcosa che ti impedisce di andare oltre. C’è sempre una decisione, quando decidi di limitarti, ed essendo frutto di una scelta, può essere cambiata. La maggior parte dei limiti che riguardano la vita personale, da quelli grandi che possono influenzare tutta una vita (che lavoro fare, che tipo di partner avere o non avere, che tipo di amore cercare o non cercare, quanto successo puoi ottenere o non ottenere), ai quelli del vivere quotidiano, ma non meno grandi (se ce la fai a praticare uno sport o a smettere di fumare, se sei abbastanza giovane per cambiare abitudini o abbastanza “vecchio” per non farti condizionare) vengono dall’esterno, sei tu stesso a porteli, ma non ti definiscono né ti esprimono. Perchè una persona non può essere espressa da un limite: il limite è una misura, ma l’essere umano nella sua essenza no, non è “misurabile”. Sei tu a decidere la tua misura, e se trovi quella giusta, nessuno ti fermerà. Hai qualche perplessità? Non avercela, e ascolta le storie di chi ce l’ha fatta, come loro, puoi farcela anche tu.
(Scorrendo puoi leggere la trascrizione dell’audio)

Come superare i tuoi limiti

Oggi pomeriggio ho letto un articolo che parlava di Oksana Chusovitina, l’atleta uzbeka, oro nella gara a squadre a Barcellona 1992, che conta di migliorare a Tokyo 2020 il record che già detiene, ovvero quello della ginnasta più anziana ai Giochi olimpici. Parteciperà all’età di 44 anni, gareggiando in uno sport, la ginnastica, da sempre appannaggio delle adolescenti. Forse riuscirà a partecipare alle Olimpiadi anche Giovanni Peliello, cinquantenne, fuoriclasse del tiro a volo. Un altro caso da guinness quello della canoista Josefa idem, che ha partecipato alle Olimpiadi già mamma, e si è ritirata a 48 anni. La Chusovitina ha combattuto tante battaglie, anche quella contro la leucemia del figlio, per il quale si è trasferita armi e bagagli nel Paese in cui poteva avere le cure migliori. Il figlio oggi ha vent’anni, ed è per lui, che – così dice – poi appenderà le scarpe al chiodo, perché ha paura che si faccia male. Nell’intervista ha dichiarato: “Adoro la ginnastica. Mi dico: perché non allenarmi e gareggiare finché ancora ce la faccio?”, sottolinea. “Se mi fermassi ora penso che me ne pentirei amaramente”.
Oksana mi piace. Sintetizza, con le sue parole, alcuni dei capisaldi fondamentali della mia teoria e del mio metodo: scopri chi sei davvero, allenati per esserlo, lo sarai al meglio, rispetta sempre la tua natura originaria e non accontentarti di meno. Questo poi le ha permesso anche di fare altre scelte importanti, sicuramente, la disponibilità economica di una campionessa olimpionica è diversa da quella di una persona comune. Nel suo Paese è così famosa che le hanno dedicato un francobollo. Quello che Oksana fa è esprimere e manifestare appieno la sua natura originaria, che è potente e la guida, e sa che, se non lo facesse, se ne pentirebbe amaramente. Questo vale per tutti, per te come per me. Se ci pensi, gli atleti odierni hanno superato anche i limiti fisici legati all’età, e, in fondo, non c’è bisogno di pensare agli atleti. Oggi una persona di ottant’anni in buona salute e condizioni di vita, ne dimostra venti di meno. Per avere buone condizioni di vita e buona forma, bisogna impegnarsi, fare le scelte giuste, al momento giusto, se il momento giusto non c’è, crearlo.

I limiti, ovvero, la mancanza del coraggio di credere in te

Quando parlo di limiti, non intendo ragionevoli e ponderate considerazioni, intendo proprio limiti, scelte che fai o non fai perché non credi di poter fare diversamente. Ti faccio un esempio pratico: la Chusovitina non ha mai smesso di allenarsi, se avesse smesso, sarebbe stato ragionevole e ponderato non partecipare. Le scelte giuste tengono conto della realtà. I limiti, quei confini interiori e anche esterni, che ti poni, che ti frenano e a volte ti impediscono di raggiungere ciò che invece sarebbe indispensabile per la tua felicità, dipendono invece da una serie di cause: la prima è che la natura originaria si adatta alla storia personale, e spesso la si perde di vista. Non tutti hanno spinte potenti come quelle degli atleti, ma ti assicuro, che tutti hanno spinte interiori capaci di indicare la giusta direzione. L’analisi grafologica fa emergere proprio questo, tutto ciò che sei, la tua natura originaria, le tue spinte potenti, quello che ti serve per progredire e quello che invece non ti serve, e magari, è quello che ti sta limitando.
La seconda, è che il modo in cui gli altri ti vedono si basa sulla loro visione, e questo è già di per sé un limite.
Come ricordo spesso ai genitori, il modo migliore per aiutare un figlio a realizzarsi, è far sì che possa essere se stesso, anche se quel “se stesso” è lontano dall’idea che i genitori hanno di lui, condizionati dai loro limiti, desideri, paure, idealizzazioni.
“Essere genitori”, in senso molto ampio, vuol dire riconoscere la bellezza e il valore dell’essere umano che si ha di fronte, e aiutarlo ad esprimerla. Pensa che bello, se riuscissimo ad essere sempre tutti genitori, gli uni degli altri, quanto di più si potrebbe fare e dare, credendo nell’altro e nelle sue possibilità, e volendo il suo bene, per lui, prima del nostro. Senza consapevolezza profonda di tutto ciò che sei, che vuoi essere e come puoi realizzarlo, con facilità le decisioni sono limitate, da paure, insegnamenti sbagliati, condizionamenti sociali e culturali.

Vai oltre i tuoi limiti, trova la scelta giusta

Pensiamo alle scelte di cui ti ho parlato all’inizio: che lavoro fare… non sarebbe meglio impegnarti per fare il lavoro che ti attrae di più, quello per il quale senti più passione? Tanto, hai sempre tempo per cercarne uno che ti piaccia un po’ di meno, ma ugualmente ti renda soddisfatto. Decidere di cercare un partner che ti ami con tutto il suo cuore, come tu lo ami, non è meglio che accettare un partner con cui non sei completamente felice (anche questa è una scelta che potresti fare in qualunque momento della tua vita, le scelte limitanti sono sempre a portata di mano). Vuoi iniziare ad andare in palestra ma qualcuno ti dice che non hai tempo o non hai il fisico adatto? Il tempo si trova, e il fisico si allena. Sei sempre abbastanza giovane da poter cambiare abitudini (perché la scelta viene dal tuo spirito, non dal tuo corpo) e sei già abbastanza vecchio (vecchio in senso positivo, maturo, saggio, consapevole, ricco di storia, non con il senso dispregiativo di “usato, da buttare via”), sei già abbastanza vecchio da decidere che puoi non farti condizionare dai limiti degli altri. Come si fa? Trova la tua ispirazione, ovunque sia, qualunque sia, piccola, grande. Guarda dentro di te.
C’è qualcosa che senti che vuoi fare, che hai sempre voluto fare? Dipingere, cantare, studiare, prendere una qualifica per migliorare la tua posizione professionale, perdere peso per evitare fastidiosi problemi di salute, parlare chiaramente con tua madre/padre, marito/moglie e dirgli perché non sei felice e cosa vorresti fare per esserlo, e scoprire se possono/vogliono aiutarti. E poi, ringraziarli comunque, e continuare la tua strada di crescita, credendo in te stesso e nel tuo potenziale.
La Chusovitina crede nel suo potenziale perché lo ha espresso, lo ha messo alla prova, sa che esiste. Sono certa che avrà lottato e si sarà impegnata, e questo le ha permesso di combattere tante altre battaglie, nella sua vita. Come già fai anche tu. L’unica differenza è che lei ha riconosciuto le sue istanze più autentiche e si è concessa di esprimerle, questo le ha permesso di avere i risultati che le hanno confermato che era sulla strada giusta, così tanto che nessuno può fermarla, solo lei può decidere quando è il momento di cercare un’altra via. Nell’intervista parla anche del suo post carriera, ed anche lì ha le idee chiare, ha intenzione di aprire un’accademia di ginnastica per crescere le giovani leve, e, contemporaneamente, preparare “uno spettacolo teatrale di ginnastica” al fine di rendere più conosciuto il suo sport in Uzbekistan, dove il wrestling e la boxe rimangono gli sport più popolari. Questo è il vero segreto: metti in pratica ciò che sei, dai voce e spazio alla tua natura originaria, saranno i risultati che tu stesso otterrai il miglior incentivo per continuare, e la migliore conferma che sei sulla strada giusta.
“Scopri te stesso e scoprirai un mondo nuovo da vivere”, la frase che dico nella sigla del podcast, significa proprio questo: che più completa e profonda è la conoscenza che hai di te stesso più grandi, straordinarie e anche nuove, possono essere le tue possibilità. Se vuoi saperne di più sul mio metodo, visita il mio sito, scrivimi, dalla pagina contatti, per ogni approfondimento e informazione che desideri. E puoi anche iniziare subito, richiedendo direttamente il tuo Profilo grafologico essenziale, i tuoi punti di forza strategici.
Per salutarti, qualche riflessione profonda e un’ispirazione musicale. Tre aforismi sulla realizzazione e sui sogni, realizzati: il primo è della Merini, “Il grado di libertà di un uomo si misura dall’intensità dei suoi sogni”. Secondo, Anatole France: “Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere”. Infine, Jim Rohn: “Il motivo per cui molte persone affrontano il futuro con apprensione invece che con anticipazione è perché non l’hanno ben progettato”. Serve preparazione, anche per superare i propri limiti.
Il brano che ho scelto per te s’intitola “True inspiration”. La migliore ispirazione viene dai tuoi sogni migliori, impara ad ascoltarli. Se vuoi lasciarmi un commento e supportare il mio podcast con un like o una recensione, grazie. E grazie per essere stato con me, ti aspetto alla prossima puntata, ciao ciao

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