Risveglia la tua umanità (e sconfiggi ogni crisi)

In questa puntata ti parlo di come il coronavirus può tirare fuori il meglio o il peggio di te, del perché e di cosa ti serve per dare il meglio. Mai nulla come i momenti di crisi vera ti mettono di fronte a te stesso. C’è chi dalla crisi, scappa. Chi non la vuole chiamare “crisi”. Chi pensa che il problema non lo riguardi, chi vuole fare troppo, chi troppo poco, chi pensa solo per sé, chi proprio non vuole pensare. Ma di fronte ad ogni crisi, che sia il Covid-19, una crisi professionale, sentimentale, di revisione profonda della tua vita o, semplicemente, la percezione che vuoi essere di più e che ti meriti di esserlo, c’è un momento fondamentale da cui non puoi prescindere, se davvero vuoi uscire fuori dalla crisi consapevole che la tua storia è un valore e che il tuo futuro può esserlo ancora di più, ed è la tua umanità. Perchè esseri umani si nasce, ma davvero umani, lo si diventa solo se lo si vuole.
(Scorrendo puoi leggere la trascrizione dell’audio)

Risveglia la tua umanità (e sconfiggi il Covid 19)

Inizio raccontandoti piccoli episodi, in questi giorni, tanti ne avrai vissuti anche tu. Esco oggi, quindi, con l’Italia zona rossa già da alcuni giorni, assieme a Franco, mio marito, per andare a fare acquisti necessari, uno in farmacia, l’altro al supermercato, muniti di guanti e mascherina. Franco è una persona molto attenta, avrebbe indossato i guanti e la mascherina ancor prima dell’allerta generale, e aveva ragione. Mettere a rischio se stessi e gli altri, è una cosa sbagliata. Usciamo insieme perché abbiamo deciso che una difficoltà di questo tipo va affrontata insieme. Se devo essere sincera con te, non è proprio così: Franco vorrebbe affrontarla da solo, e proteggermi, e preferirebbe che rimanessi a casa, ma io non lo lascerei mai affrontare da solo un rischio così grande. Ho questa idea che si debba sempre essere al fianco delle persone che amiamo, nei momenti belli e in quelli meno belli, altrimenti, sarebbe troppo facile. Sempre, con saggezza, non con incoscienza. Siamo usciti, quindi, con cautela, per ciò che è indispensabile, seguendo le regole. Non posso aprire un dibattito sulle regole, perché, come, presto, tardi, troppe, troppo poche, anche se mi piacerebbe, preferisco invece parlare di come stai, e di come puoi stare meglio, e di come questo momento terribile che tutto il mondo sta vivendo, potrebbe farti diventare una persona migliore, se lo vuoi. Attraversare una crisi ed uscirne migliorati, la trovo una bella prospettiva. Dunque, usciamo.

Il coronavirus e l’incoscienza: l’importanza del rispetto per la vita (a partire dalla tua)

Nel parcheggio, un signore starnutisce, liberamente. Qualcuno gli dice ad alta voce: “Il gomito!”. Lui ridacchia e risponde che non c’è nessuno, ma non era vero, altri controvento stavano arrivando. Dentro il supermercato, una signora si toglie la mascherina e parla al cellulare, affacciata su un banco con prodotti alimentari. La commessa le ricorda che se si toglie la mascherina, è inutile che la porti con sè. La signora, ridacchia, e dice che con la mascherina sua mamma non la sente al telefono, e non le può dire della spesa. Poco più giù, un signore molto anziano, senza guanti e mascherina, fischietta. Tanti altri invece, indossano guanti e mascherina, rispettano rigorosamente le distanze, aspettano pazientemente prima di muoversi.
La madre di un ragazzino, amico di mio figlio, che da tre giorni vorrebbe uscire a tutte le ore, da me interpellata, su cosa ne pensasse, mi ha risposto che sì, loro non erano d’accordo, ma il figlio le aveva detto che lui e nostro figlio si conoscevano. Che dirti, non mi pare che la conoscenza sia una garanzia. “Ciao, io sono Michele, ho il coronavirus, ma siccome ci conosciamo, possiamo uscire insieme, che non ti contagio. Ti contagerei, invece, se fossi uno sconosciuto”. Per non dirti delle persone che dicono: “Non ci credo”, e se ne vanno in giro ancora come niente fosse, mettendo a rischio la vita degli altri, giovani, anziani, uomini, donne, uno zoccolo duro di resistenti, come la signora al supermercato che, senza mascherina e senza guanti, si avvicinava agli altri a distanza di respiro, per scegliere le verdure, e gli altri, si scansavano, sconsolati.

Il potere infinito dello spirito dell’uomo

Cos’è l’umanità? Leggo dal dizionario Treccani: “Sentimento di solidarietà umana, di comprensione e di indulgenza verso gli altri uomini: una persona piena di umanità; trattare con u. i proprî dipendenti, i prigionieri, gli avversarî vinti; ci vorrebbe un po’ più d’u.!; non hai u. alcuna; di atti che rivelano tali sentimenti: modi pieni di u.; volto atteggiato a un’espressione di umanità. Anticam., concr., atto di umanità, atto di cortese comprensione verso un altro”. Ma l’umanità è anche, e torno al dizionario: “L’essere uomo, condizione umana, soprattutto con riferimento ai caratteri, alle qualità, ai vantaggi e ai limiti inerenti a tale condizione: la fragilità, la debolezza, i difetti, l’imperfezione della nostra u.”. Io trovo che l’imperfezione umana sia bellissima, e che la perfezione sia un mito sopravvalutato e spesso dannoso. Anzi, ne comprendo bene il significato, ma quello dell’imperfezione umana è un concetto che non sposo. Tu non sei imperfetto, sei te stesso. Puoi essere migliore, certo, puoi essere molto di più, sì, puoi avere obiettivi straordinari, ben vengano. Ma non perché sei imperfetto, perché sei come sei e decidi che vuoi migliorare. “Imperfetto” richiama l’attenzione sulla mancanza, mentre quello che ti serve è la sostanza. La tua sostanza, e sono certa che quella non ti manchi.

Non farti cambiare in peggio dalla crisi

Il Covid 19 tira fuori il meglio o il peggio dalle persone perché nei momenti di crisi le persone accentuano i proprio modelli, spesso, più quelli negativi di quelli positivi, i nervosi diventano più nervosi, i collerici più collerici, gli impazienti più frettolosi, i timorosi più paurosi, gli egoisti più chiusi. Abbiamo tutti qualche caratteristica che potremmo migliorare, ma una caratteristica non è ciò che sei nella tua totalità e non ti definisce. Nei momenti di crisi, certi sentimenti negativi, paura, nervosismo, ansia, collera, sono comprensibili. Comprensibili, sì, ma non giustificano comportamenti e scelte sbagliate, vanno accettati e gestiti.
Per affrontare bene un momento di crisi devi imparare a mettere in stand by i tuoi modelli abituali, per utilizzare le tue risorse nel modo più giusto, risorse buone e costruttive. Una crisi, è una crisi. Se hai un problema, ti riguarda. Evitarlo, non lo risolve, porre la causa o la soluzione fuori di te (è colpa di qualcun altro), non lo risolve. In questi giorni, per il rispetto delle regole, si fa appello a tutto: senso civico, senso di responsabilità, responsabilità morale, sociale, etica collettiva, tutti importanti capisaldi della buona convivenza umana.
Eppure, sono convinta che ce ne sia uno che li contenga tutti, ed è proprio la capacità di diventare umano, di usare la tua umanità, rendendola più forte, più attiva e manifesta. Sentimenti di solidarietà umana, di comprensione, non ti consentono di comportarti in barba alle regole, non per le regole, ma per il valore che dai all’essere umano. E se sei capace di questa umanità, vuol dire anche che sai riconoscere a te stesso questo valore. Una persona piena di umanità non ha bisogno che altri le dicano cosa è giusto e cosa è sbagliato, perché lo sa, e cerca di avere cura nel modo migliore di tutti, di sé, degli altri.

Non farti cambiare in peggio dalla crisi

Gli effetti di questa situazione dureranno molto a lungo, e lasceranno i segni, non solo fisici, non solo economici. Dolore, per tante persone, per tante vittime, per i loro cari, paure, per tanti altri. Questa è la vera malattia: l’incapacità di riconoscere la propria umanità e di usarla. Il Coronavirus, ogni crisi, può essere sconfitta solo se non ti lasci piegare, solo se non cedi agli istinti primordiali, solo se usi l’umanità che è in te per agire nel mondo. Più diventi un essere davvero umano, più le tua natura autentica potrà emergere, più tu potrai emergere. Sconfiggere, ovvero, “avere la meglio, vincere, battere, superare” una crisi vera: nella vita ce ne sono tante, sconvolgenti, per chi le vive, in ambito professionale, sentimentale, interiore, sociale. La misura della crisi è personale, anche la crisi del coronavirus è personale, tu solo sai come la vivi e come la affronti. Ma se ti resta dentro, se ti rimane la paura, se ti lascia più arrabbiato, se perdi la fiducia, allora, non sarai guarito, anche se non sarai stato contagiato. Di ogni ferita e paura puoi guarire solo se vai oltre. Superare una crisi vuol dire fare tesoro delle esperienze, imparare e progredire. Puoi avere paura, puoi fare degli errori, non sei perfetto, ma puoi diventare migliore quanto vuoi. Fidati di te, della tua umanità, e di quella degli altri, e nessuna crisi ti sconfiggerà, anzi, supererai ogni crisi migliore di come eri nel momento in cui l’hai affrontata. Non vale la pena provarci?
Se ti interessa approfondire, se vuoi conoscere il mio metodo, se vuoi allenarti per superare le crisi, se vuoi fare qualcosa per te stesso, scrivimi, o telefonami, vai nel mio sito, annarosapacini.com, pagina contatti, e troverai tutti i miei recapiti. Analisi grafologica, counseling on line, corsi, gli strumenti sono molti, troverai quello adatto a te. Intanto puoi richiedere, direttamente dal sito, il tuo Profilo grafologico essenziale, perchè i tuoi punti di forza fondamentali sono i migliori amici della tua umanità.
Eccoci al momento degli aforismi e del brano musicale. Due citazioni dedicate all’umanità. La prima, di Eric Voegelin: “Destino dell’uomo non è possedere la propria umanità, bensì preoccuparsi di realizzarla interamente”, la seconda, di Jean Jacques Rousseau: “Uomini, siate umani, è il vostro primo dovere; siate umani verso tutte le condizioni, verso tutte le età, verso tutto ciò che non è estraneo all’uomo. Quale saggezza può mai esistere fuori dell’umanità?”. Aforismi che fanno riflettere…
Il brano che ho scelto per te è “Progress”. Il momento è difficile, per tutti, inizia a renderlo migliore, allena la tua umanità, e intanto non perdere di vista il futuro che è già in te. E abbonati al mio podcast, su Spreaker, o dove preferisci, se già non lo hai fatto. E alla newsletter, sul mio sito, così sarai sempre aggiornato su tutte le novità. Grazie per essere stato con me, ti aspetto alla prossima puntata. Buona vita, e abbi cura di te.

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