Perchè non riesco a cambiare: le paure che ti frenano

Cambiare, trasformare, diventare migliori. Una possibilità che la vita ci mette sempre a disposizione, ma coglierla è meno facile di quello che sembra. Perchè più tempo trascorriamo senza agire, più agire pare difficile. Eppure, soltanto il cambiare porta al cambiamento.
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Il motivo per cambiare (o non cambiare)

Perché non riesco a cambiare pare sia una domanda molto frequente, che tutti, prima o poi, nella vita, in relazione a cose di varia importanza ed intensità, si pongono. La domanda stessa ha in sé convincimenti potenti, può, ad esempio, farti credere che tu abbia qualche “difetto”, che t’impedisce di cambiare. Questo dipende dalla frase: “non riesco”. Ma, in realtà, la dimensione è molto più ampia e profonda.

Chi vuole, davvero, cambiare, ci riesce. Ma volere davvero cambiare significa portare a chiara consapevolezza tutto quello che ti serve per attivare questo percorso. Non si tratta di “non riuscire” a cambiare, quanto di capire cosa ti trattiene, e perché, e se davvero lo vuoi, e se, in te, sono più forti le spinte verso il cambiamento, la fiducia e la realizzazione o quelle verso il mantenimento dello status quo, interiore, che poi diventa anche il mantenimento dello status quo pratico, perché sei tu che decidi come vivi la tua vita quotidiana.

In questo podcast rispondo a questa domanda, anzi, a queste domande: perché decidi di non cambiare, a cosa ti serve, e perché cambiare puoi. Iniziamo da una prima strategia: non giudicarti, comprenditi e migliorati. Se non riesci a cambiare, c’è sempre un motivo. E se vuoi cambiare, c’è sempre un motivo. Devi imparare a riconoscere quelli più utili per la tua vita.

Il vero cambiamento ti migliora. Sempre.

Riuscire, essere all’altezza di, essere capace di. Inizia da qui, pensa a te stesso, alla tua vita. Troverai sicuramente tante situazioni in cui sei riuscito, hai fatto, hai risolto, hai creato, sei progredito. E non devi pensare necessariamente soltanto a situazioni eclatanti. Anche il tuo impegno quotidiano nell’essere il miglior partner che puoi, il miglior genitore, il miglior capo o il miglior dipendente, il miglior amico o il miglior fratello, tutto questo indica che riesci. Pensa sempre alle parole che uso, con accezione valoriale, come caratteristiche e non giudizi.

L’impegno quotidiano nell’essere il miglior partner non significa il più grande partner del mondo, ma che ogni giorno ti impegni per dare il tuo massimo. È l’intento che conduce alla realizzazione, e se ogni giorno rinnovi con il giusto spirito, il giusto intento, cambierai. Cambierai la tua vita, in senso evolutivo e migliorativo, come dicevo nell’altra puntata, “Quando arriva il cambiamento”.

In Comunicare per essere® il cambiamento vero è sempre e solo evolutivo, parte dal rispetto di te stesso, delle tue caratteristiche, di quello che senti di essere e vuoi realizzare. Non include il “diventa un altro”. Puoi diventare quanto vuoi, chi vuoi, ma pienamente, con soddisfazione ed equilibrio, soltanto se sai comprendere te stesso. Non giudicarti. Sono due cose diverse.

La capacità di giudizio, di valutazione critica, ragionata, profonda, è un grande aiuto. Che non è la critica o il giudicare, propri di chi riesce a vedere solo gli aspetti negativi, di chi pensa che sia sempre colpa degli altri, di chi non riesce a capire perché non viene capito. Il giudizio inteso come sentenza e critica, no, è un atteggiamento da trasformare. Il giudizio inteso come buon senso, senno e saggezza, capacità di valutazione e ponderazione, va invece allenato ed usato.

L’importante è iniziare: la via del cambiamento non la percorri stando fermo

Se ci sono delle cose nella tua vita che non ti piacciono, o che vorresti diverse, e magari ci pensi da tempo, lo sai, forse ci hai anche provato, ma ti pare che tutto resti uguale, la domanda che devi farti non è: “perché non riesco a cambiare”, ma “perché faccio questa scelta, cosa mi porta”, “quali sono le mie paure”, “cosa m’impedisce di credere in me stesso”, “come posso aiutarmi a portare il cambiamento evolutivo nella mia vita”. Domande valide anche di fronte ad un cambiamento che non ti pare di poter attuare. E più impari a non giudicarti e a comprenderti, più migliorerai. Lo stesso vale per il giudizio nei confronti degli altri.

Ti racconto la storia di Ezio, storia verissima, nome, di fantasia. La sintetizzo, prova tu a rifletterci, perché così raccontata sembra facile, ma da viverla, per lui e le persone che facevano parte della sua vita, per un certo periodo non è stato facile per niente. Ezio è un uomo di 45 anni. Ha una storia da cinque anni. La sua donna, Luana, ha cinque anni meno di lui. Quando si sono messi insieme, non sapevano se sarebbe stata una storia importante. Poi, lo è stata. Ad un certo punto, non programmato, non atteso, è arrivato un figlio. Ezio non sapeva se lo voleva o non lo voleva. Luana, lo voleva. Quando è arrivato il figlio, cioè, la notizia del concepimento, poi i nove mesi, e quindi, il figlio, in quel momento Ezio ha iniziato a lavorare con me. Si era accorto di essere un po’ troppo aggressivo con Luana. Il suo essere un po’ troppo aggressivo passava da aggressioni verbali, offese, urla, ad aggressioni passive, non l’ascoltava, non la aiutava, a quasi aggressioni fisiche vere e proprie. Per quello, si era mosso. Aveva ascoltato una puntata in cui spiegavo che chi ama, non fa del male. E si era chiesto se la amava. Quindi, era venuto da me con l’intento di cambiare. Perché averla spintonata gli aveva fatto intravedere una persona che non voleva essere. Il suo intento era sincero.

Capire ed essere consapevoli: la differenza che c’è tra dire e fare

Ha iniziato con l’Analisi grafologica completa. Tanti input, tanti messaggi positivi, tutte le sue risorse, tutta la bellezza del suo essere, e della sua vita. Poi, due incontri per capire come funziona la comunicazione, dentro ognuno di noi, perché agiamo in un certo modo, anche se non vorremmo. Ezio si sentiva pronto, aveva molto lavoro da fare, e poco tempo per mettersi alla prova con gli esercizi relazionali pratici che fanno parte del mio metodo. O, meglio, gli esercizi pratici non sono altro che il mettere in atto il cambiamento, e non serve tempo, servono decisione e consapevolezza. Non portano via nulla, al tempo, anzi, lo riempiono di cose positive.

Ezio diceva a se stesso di voler cambiare, diventare migliore. Ma, in realtà, aveva deciso di non cambiare. Perciò, pur avendo potuto vedere tutto quello che poteva essere e fare, aveva deciso di non provare. Si era avvicinato intellettivamente ad un mondo bellissimo, ma tra lì, ed il consapevolizzarlo ed usarlo nella vita, c’è di mezzo quel cambiamento evolutivo e valoriale sostanziale. Perché Ezio non voleva cambiare? Ti anticipo le risposte, che poi ha trovato.

La sua visione di coppia e di relazione era fortemente influenzata dai modelli familiari, sembrava un uomo aperto e moderno, e, invece, aveva delle dimensioni maschiliste molto accentuate, che, nonostante la sua sensibilità, non gli permettevano di comprendere davvero ciò di cui Luana aveva bisogno. Ma l’analisi grafologico evolutiva porta con sé tutto quello che hai in te: aveva, quella sensibilità, quella capacità di ascolto e dialogo, quella vivacità interiore che avrebbe potuto farne un padre eccellente. Però non voleva cambiare, non voleva usarli – anche se si diceva di sì – perché questo lo avrebbe portato a scegliere la sua direzione, a liberarsi dai limiti che aveva interiorizzato. In ogni caso, fu felicissimo delle tante informazioni che l’analisi di grafologia evolutiva® gli aveva dato. E anche il conoscere teorie di comunicazione così profondamente vere e connesse alla vita. Ebbero alcuni mesi di miglioramento.

Come si fa a cambiare? Cambiando

Quando tornò da me aveva quasi 48 anni, era padre. E non solo era arrivato, un giorno, a colpire con uno schiaffo la sua compagna, ma si trovava a manifestare con grande aggressività, nei modi e nelle parole, il suo sentire, anche nei confronti del loro bambino, che rispondeva con tanta ansia e nervosismo che influenzavano i ritmi del sonno e dell’alimentazione. Tornò da me perché ricordava quella sensazione di tranquillità, di convinzione nel poter cambiare che aveva avuto, lavorando con me, ma di fatto, poi, l’aveva persa. Non riusciva a cambiare, questa era la risposta che si dava, perché non era in grado, era fatto così, non poteva cambiare. Non riusciva perché non poteva.

Invece, non poteva perché davvero non voleva. E non voleva perché non sapeva come volere, e cosa volere. Io sono molto sincera, nel mio lavoro, nella mia comunicazione. Se tu vieni da me e mi racconti di situazioni di vita e relazione in cui il tuo comportamento non è positivo, non troverai qualcuno che fa finta che lo sia, solo per farti contento. Troverai qualcuno che comprende bene che quel comportamento è frutto della tua vita, e che crede che tu voglia cambiare, e che sa che puoi. Quanto vuoi, che vuol dire, sino al punto in cui tu decidi.

Ezio era davvero sincero, quando è venuto da me la prima volta. Perché aveva potuto sperimentare molti mesi di nuovi approcci, grazie al suo desiderio di cambiare, anche con Luana, ma la nascita del bambino, lo stress, il fatto che Luana avesse bisogno di aiuto mentre lui si sentiva, di avere bisogno di aiuto ancora di più, lo aveva esasperato. Lui lavorava, lui aveva problemi, lui era stanco. Perché Luana non lo capiva?

Come si fa a cambiare? Come ha fatto Ezio. Quando è tornato da me era determinato a cambiare la sua vita, davvero. Non sapeva ancora cosa e come, ma sapeva quello che non voleva più, essere e fare. Non voleva aggressività e sofferenza, né darla, né provarla, e sapere che attraverso la comunicazione, le sue azioni, le sue parole, nella vita di ogni giorno, avrebbe potuto davvero trasformare tutto lo aveva aiutato a comprendersi. Non giudicarsi, neanche giustificarsi, comprendersi. E poi, scegliersi. Scegliere quello di sé che voleva essere di più, usare di più. Non ci ha messo molto, la sua sensibilità era autentica, come la sua capacità di comprendere e vedere.

Il cambiamento evolutivo: il nuovo che crei

Il motivo per cui spesso non si cambia, è per il timore che il cambiamento porti conferme negative. Ma nessun cambiamento evolutivo porta conferme negative: porta, invece, prospettive nuove, e nuove speranze, e nuove possibilità. Devi fare in modo di comprendere i motivi per cui vuoi cambiare, coltivare in te quello che più ti appartiene, e scegliere di esserlo, e comunicarlo, e realizzarlo. Vuoi sapere se ce l’ha fatta? Sì.

Molto di più, ha migliorato anche le relazioni sul posto di lavoro, ed i conflittuali rapporti che aveva con la sua famiglia d’origine. Che non sono diventati rapporti ideali, ma sono diventati rapporti vissuti attraverso le sue scelte, le sue visioni, migliori. Anche se la comprensione, da parte dei suoi, fratelli inclusi, molto legati a modelli tradizionali ed autoritari, viene espressa quanto possono esprimerla. Ma lui riesce a comprenderli, ed è libero, dalla sofferenza che non prova più, e non ha nessuna sofferenza che vuole infliggere. Filippo, il loro bambino, è stato davvero un dono. Ho incontrato tanti genitori, nel mio lavoro, che grazie all’amore che nutrivano per i figli sono riusciti a fare, per se stessi e gli altri, quello che ancora non avevano fatto mai. Non erano riusciti a cambiare non perché non ci riuscivano, ma perché ancora non avevano trovato la giusta visione, la giusta via.

Cambiare prospettiva: perchè è il modo in cui vedi il mondo, che crea la tua realtà

Per questo lavoro molto profondamente sulle prospettive. Su ciò che sei, che è anche ciò che hai a disposizione, per cambiare. Se non riesci a cambiare, e ti poni questa domanda, in realtà, sei già sulla strada del cambiamento, quello che ti serve, è trovare la direzione giusta ed il modo per metterlo in pratica nella tua vita. In questo posso aiutarti. Capire se hai davvero deciso che vuoi cambiare. Anche solo approfondire questa dimensione, mette in atto energie interiori che porteranno nuova luce e nuove possibilità alla tua vita.

Se vuoi conoscere il mio metodo, capire come e cosa possiamo fare per te, se pensi di non riuscire a cambiare o se vuoi sapere se vuoi davvero cambiare, se vuoi migliorare in ogni caso, che si tratti di cambiare o crescere, l’evoluzione ha una sola via: autoliberarti, nella massima espressione di te. Annarosapacini.com, pagina contatti, trovi tutti i miei recapiti.

E cliccando sul menù, trovi anche le pagine dedicate, al Profilo Grafologico Essenziale, che è un focus mirato dei punti di forza che possono esserti più d’aiuto, qualunque sia il cambiamento evolutivo che tu voglia intraprendere (vai sulla pagina, trovi le istruzioni, richiedilo, lo riceverai direttamente nella tua e-mail in pochi giorni); la pagina dedicata al podcast, la metti tra i preferiti ed ogni settimana ascolterai le nuove puntate, e sul sito trovi anche le trascrizioni; le informazioni sull’analisi grafologica completa, i corsi, il counseling e tante altre novità, di cui ti parlerò. Nuovi video anche sul mio canale YouTube, iscriviti, segui le mie pagine social, a partire da Facebook.

E grazie, per essere con me. Ti ho detto tutto? Attiva le notifiche, così non perderai nulla. Iscriviti alla newsletter, perché per gli iscritti ci sarà una grande sorpresa.

E usa questi aforismi, e la musica, che condivido con te, per coltivare nuove e migliori visioni interiori. Quattro aforismi: William James: “La più grande scoperta della mia generazione è che gli esseri umani possono cambiare le loro vite cambiando le abitudini mentali”. Simone de Beauvoir: “Cambia la tua vita oggi. Non scommettere sul futuro, agisci subito, senza indugio”. Winston Churchill: “Migliorare è cambiare; essere perfetti è cambiare spesso”. E l’ultimo, di San Francesco d’Assisi: “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. Il brano è: “Semplice”.

Semplice non vuol dire facile, vuol dire: chiaro. Su questo, devi lavorare, sulla chiarezza della tua visione, sempre. Scegli di essere migliore, sempre. Scegli di vivere la più bella vita che puoi creare. Sempre. E cambia. Inizia adesso. E se vuoi farmi conoscere i tuoi pensieri, scrivimi. Grazie. Ti aspetto alla prossima puntata. Ciao ciao.

“Il cambiamento vero è sempre e solo evolutivo, parte dal rispetto di te stesso, delle tue caratteristiche, di quello che senti di essere e vuoi realizzare”

Crescita e realizzazione personale, comunicazione, motivazione, ispirazione, evoluzione, coaching on line – frasi, pensieri, aforismi e citazioni tratti dal lavoro della dr.ssa Annarosa Pacini (© tutti i diritti riservati: è consentito l’uso con la citazione della fonte e link al sito)

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