Non aspettare di esplodere

“Esplodere”, quando si parla di esseri umani, relazioni e comunicazione, è indicazione che qualcosa, nel vivere, nel percepire, nello scegliere pensieri e azioni dell’esistenza, non ha funzionato nel modo migliore. Quando una persona si infuria, si risente, si sfoga, scoppia, non è mai per il momento che ne sembra la causa. Quel momento lì, non è altro che il catalizzatore. È esperienza comune, sia di chi tende ad esplodere, che di chi tende a subire, e di chi, nella vita, ha comunque vissuto e incontrato fasi intermedie tra questi due atteggiamenti, che a nulla portano, e nulla risolvono. Perlomeno, non in senso positivo e costruttivo. Non migliorano le relazioni, non creano cambiamenti evolutivi, non ti fanno stare sempre meglio, non aumentano la tua fiducia.

Anzi: in genere, le reazioni prodotte da un disequilibrio interiore causano altri disequilibri, e quindi, rinforzano proprio quelle situazioni e atteggiamenti che sono stati concausa della reazione ed a cui si vorrebbe sfuggire. Il dis-equilibrio è uno sbilanciamento, uno scompenso. Puoi essere una persona stabile, eppure, non avere ancora pienamente coltivato il tuo completo equilibrio interiore.

Equilibrio, come armonia e congruenza, ponderatezza e serenità. Non aspettare di esplodere vuol dire che, prima di arrivare a quel punto, ci sono molte cose che puoi fare e cambiare, per trovare il tuo bilanciamento e costruire armonia in te stesso e nella tua vita. E non è una cosa da rimandare: perché i comportamenti che usi abitualmente diventano schemi mentali, e gli schemi mentali diventano atteggiamenti che finisci per percepire come se fosse il tuo unico modo di essere. E come gli atteggiamenti e gli schemi positivi favoriscono sviluppi positivi, quelli negativi, purtroppo, favoriscono il contrario. Ti dico cosa puoi fare, e come puoi capire, dalle tue reazioni, interiori e manifeste, e da quelle degli altri, quando c’è qualcosa che non va.
(Scorrendo la pagina puoi leggere la trascrizione dell’audio della puntata)

Equilibrio e disequilibrio: come capire se qualcosa non va

Riparto, per farlo, dal significato di equilibrio: armonia, che, nelle relazioni e nella comunicazione, vuol dire creare valore, saper essere te stesso senza bisogno di negare agli altri la stessa possibilità. Congruenza, che se vuoi che le cose vadano meglio, tu per primo dovresti impegnarti a fare meglio, senza delegare agli altri la responsabilità della felicità della tua vita.

Le cronache di questi ultimi tempi sono piene di episodi, dai semi-goliardici ai più efferati, in cui le persone hanno tirato fuori quello che sentivano, in un modo non positivo per la loro vita. Dalle discussioni con i vicini di casa, i colleghi di ufficio, amici e partner, ai comportamenti che vedono una persona cercare di annientare la vita di chi ama, ha amato, o diceva di amare. Non aspettare di esplodere dovrebbe diventare una sorta di comandamento: significa comprendere che le emozioni negative amplificano la forza negativa dei pensieri, che a loro volta producono risentimento, rabbia e collera, paura e diffidenza. Ti tolgono la possibilità di vedere le soluzioni, e se non vedi le soluzioni, non puoi trovarle.

Come puoi capire se qualcosa non va? In tanti modi, nel mio lavoro troviamo strade e strade, percorsi e progetti, ognuno costruisce il proprio, a misura per la propria vita. Ma intanto, puoi avviare un’osservazione base, cioè che ti può aiutare a riflettere in modo diverso su quello che nella tua vita non va bene per te.

Meglio comunichi (con te stesso e con il mondo), più equilibrio crei

Cosa non va bene? Quello che non ti consente di essere felice e creare felicità, di progredire e sostenere. Non va bene qualcosa che ti fa stare male, e ti porta a desiderare che stia male quanto te anche l’altro. Persone infelici creano infelicità, e questo, è un dato di fatto. Anche, senza che questo sia il loro primo intento. È l’effetto di ciò che pensi e provi che si propaga nella tua vita, spesso portando a quella profezia che si autorealizza che non arriva dal nulla: le hai dato una mano anche tu.

Ti faccio un esempio: se sei in un momento di crisi con il partner, e osservi tutto quello che fa in modo negativo, e pensi che tutto quello che fa sia contro di te, e non credi più a quello che ti dice, e tiri fuori quello che provi esplodendo, dicendo parole cattive, per ferire, per tirare fuori la tua sofferenza, ebbene, non sei in equilibrio con te stesso e la tua vita, e non stai creando soluzioni.

Quando ho iniziato ad occuparmi di comunicazione applicata alla vita ed alle relazioni umane, scrivendo, studiando, creando poi un metodo che potesse aiutare ogni persona a non esplodere, ma a comprendere e guidare sentimenti, emozioni, pensieri, verso una vita che le corrispondesse, ho testato sul campo tutto, teorie, prospettive, ed ho iniziato proprio dalle relazioni: coppie, genitori e figli, fratelli e sorelle, colleghi di lavoro, lavorando con una sola persona, con due, a volte, con interi gruppi.

E posso dirti che ho visto davvero le persone fare miracoli, quei miracoli che puoi creare solo se ci credi: persone che hanno scelto di trasformare il loro registro comunicativo negativo, pieno di risentimento e sfiducia, in qualcosa che potesse, innanzi tutto, portare luce e serenità alla loro vita. Dentro di loro.

Attiva la tua pace interiore: il vero segreto per non esplodere

Perché è dentro di te, che costruisci la realtà, è lì che coltivi tutto. Il bene, e il male, il positivo, e il negativo, quello che va, e quello che non va. Per questo, “esplodere” è un segnale che devi ascoltare. Se sei tu, a sfogarti, a “scoppiare”, allora è da te stesso che devi partire. Come sei arrivato lì? Cosa è cambiato? Perché, è cambiato? Soprattutto, se non avessi le idee chiare – che a volte è questo, che accade, si arriva ad esplodere sommando tante cose, piccole e grandi, e non è facile capire da dove sei partito – se non avessi le idee chiare non devi preoccuparti.

Perché se scegli di cambiare, cambi. Se vuoi trovare un modo nuovo per relazionarti con gli altri, lo trovi. Se vuoi imparare ad essere ed esprimere te stesso nel qui e ora, nel modo giusto, con le parole giuste, lo impari. Di più: lo diventi. E se sei chi si trova a subire l’esplosione, allora sai che la persona che hai di fronte è in uno sbilanciamento interiore, non seguirla, non andarle dietro, non esplodere anche tu, ma non rinunciare per questo ad agire. Resta fermo sul tuo equilibrio, coltivalo, e affronta la tua vita con la pace nel cuore.

Questo, è sicuramente un “segreto”: la pace nel cuore è uno stato d’animo che decidi. Pace per te stesso, per la tua vita, per quello che vuoi creare. Un atteggiamento che si trasmette.

Perché non c’è bisogno di sopportare: sei tu a creare la tue strade

Ci sono persone che stanno trasformando le loro relazioni in un modo che non avrebbero mai sperato né immaginato, prima di iniziare il loro percorso con me, però ci hanno creduto, e lo hanno scelto, e quello è stato il motore del cambiamento. Hanno scelto di non esplodere, ma di manifestare e comunicare per comprendere ed essere compresi. Hanno scelto di non accettare più qualcosa che portava infelicità nella loro vita.

La scelta, fa la differenza. La scelta sbagliata, e quella giusta. Non aspettare di arrivare ad un livello di sopportazione, di infelicità, di incomprensione, che ti sfugga di mano e s’impadronisca di te. Ascolta tutto, osserva tutto, ogni piccolo segnale, ogni cosa che provi, è vera, merita la tua attenzione. E così, è per gli altri. E così è per ognuno di noi. Più ti comunichi al mondo, per ciò che sei, più sei in armonia, congruente, con la tua natura originaria, più potrai trovare modi e strade nuovi per diventare la persona che senti di essere. Non “esplodere”, ma manifestare e sviluppare. Non accumulare sofferenza: riconoscila, e trasformala in qualcosa che possa farti diventare migliore.

Se vuoi farlo con me, capire come posso aiutarti a trovare quel giusto equilibrio che permette di essere e comunicare nel qui è ora, senza frenare, ma anche senza esplodere, nel mio blog, annarosapacini.com, pagina contatti, trovi tutti i miei recapiti. Scrivimi, chiedi quello che ti interessa sapere, dimmi quale vita vuoi creare. Troveremo il modo più giusto per te. Leggo sempre ogni messaggio che ricevo, e rispondo sempre a tutti.

Messaggi, e tanti, prospettive nuove, ispirazioni e consigli esperienziali ne trovi quanti ne vuoi in questo podcast, Comunicare per essere®, la comunicazione come chiave trasformativa della vita. Puoi seguirlo ed iscriverti dalla pagina dedicata del mio blog, dove ogni settimana pubblico anche i testi delle trascrizioni delle puntate, se ti piace leggere, e in archivio puoi cercare e trovare, tramite il motore di ricerca interno, quelle dedicate agli argomenti che più ti interessano.

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Aforismi su come trovare la pace interiore e musica, che è già un buon modo per aiutare il pensiero profondo a rilassarsi, come sempre, a conclusione di ogni puntata. Mahatma Gandhi: “Chi non è in pace con sé stesso, sarà in guerra con il mondo intero”. François de La Rochefoucauld: “Quando non si trova la pace in sé stessi, è inutile cercarla altrove”. Marie von Ebner-Eschenbach: “Tu puoi avere pace soltanto se la dai”. L’ultimo, di Eckhart Tolle: “Non trovi la pace interiore riorganizzando le circostanze della tua vita, ma realizzando chi sei al livello più profondo”.

Il brano s’intitola: “Words”. Inizia delle parole, a cambiare il tuo mondo. Quelle con cui ti pensi, quelle con cui ti vuoi bene. Quelle con cui vuoi bene alla tua vita. Ti auguro di creare un vocabolario sempre più grande. Grazie per essere con me in questo viaggio. Ti aspetto alla prossima puntata. Ciao ciao

“La scelta, fa la differenza. La scelta sbagliata, e quella giusta. Non aspettare di arrivare ad un livello di sopportazione, di infelicità, di incomprensione, che ti sfugga di mano e s’impadronisca di te. Agisci prima”
-Annarosa Pacini

Crescita e realizzazione personale, comunicazione, motivazione, ispirazione, evoluzione, coaching on line – frasi, pensieri, aforismi e citazioni tratti dal lavoro della dr.ssa Annarosa Pacini (© tutti i diritti riservati: è consentito l’uso con la citazione della fonte e link al sito)

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