La vera eccellenza è la possibilità di realizzare te stesso nella vita, in ogni ambito e in ogni cosa, dalle più piccole alle più grandi. Un attitudine dello spirito e della volontà che ti allena a percorrere la strada che è tua, e in cui sei imbattibile. Tu sei quello che fai, ogni scelta, ogni gesto, ogni pensiero, va in una direzione, e solo se è quella giusta ti aiuta a crescere. Per questo è fondamentale che tu faccia quello che sei: scegli la tua eccellenza, e non accontentarti di meno. Naturalmente, trasformare in pratica un invito di questo tipo richiede un po’ di allenamento. Per partire, tre regole fondamentali.
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Comunicare per essere®”, dedicato all’evoluzione personale, un’evoluzione personale reale, concreta, che puoi mettere in pratica ogni giorno nella tua vita. Comunicare per essere, perché solo attraverso la comunicazione puoi essere te stesso nel mondo e in te, al massimo del tuo potenziale, e scoprire che puoi andare anche oltre. Un grazie ai nuovi amici che ogni giorno si aggiungono, e mi seguono sui social. Puoi seguire il mio podcast su tutte le app più diffuse per ascoltare radio e podcast, iTunes, Spotify, Spreaker, CastBox, scegli quella che preferisci, abbonati e potrai ascoltarlo quando vuoi.
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La strada dell’eccellenza (se quello che fai è quello che sei)
Nel podcast precedente ti ho parlato dell’abitudine, abitudine come rinuncia al cambiamento evolutivo e abitudine come sostegno nelle battaglie della vita. Come in ogni cosa, tutto dipende dalla prospettiva e dall’uso che ne fai. L’aforisma a fine puntata, attribuito ad Aristotele, sentenziava molto decisamente che “Noi siamo quello che facciamo costantemente, l’eccellenza quindi non è un atto ma un’abitudine”. Sono d’accordo sul fatto che l’eccellenza possa essere un abito mentale, ma, aggiungo io, è soprattutto una scelta, e, di fondo, un’attitudine. E’ un’attitudine che tutti hanno.
“Eccèllere v. intr. [dal lat. excellĕre, comp. di ex, fuori e cellĕre «spingere, muovere»] – Superare tutti gli altri, distinguersi dagli altri per eminenti qualità”
Spingere fuori. Ma cosa? Cosa ti serve per percorrere la strada della tua eccellenza? In che modo quello che fai può portarti ad essere il migliore? E poi, davvero ciò che conta è superare tutti gli altri? A mio avviso, quello che conta è superare te stesso, impegnarti per fare sempre del tuo meglio. E se ti impegni in questo senso, sarai sicuramente eccellente. Perché all’eccellenza intesa in senso generale, come metro di paragone rispetto a standard generici, preferisco sicuramente l’eccellenza come strumento per far emergere tutto il tuo valore.
Realizza te stesso, eccelli in ciò che sei (e migliora il mondo intorno a te)
La vera eccellenza è la possibilità di realizzare te stesso nella tua vita, in ogni ambito e in ogni cosa, dalle più piccole alle più grandi. Non si è eccellenti solo nelle grandi cose. Un grande uomo, un essere umano straordinario, sarà tale sia che sia famoso o meno, colto o meno, ricco o meno. Certo, allenare la tua eccellenza ti porterà sicuramente ad avere risultati anche materiali, perciò a migliorare la tua condizione di vita. Il denaro non è tutto, ma tra averne per vivere con serenità e non averne a sufficienza, c’è una bella differenza. Pur tuttavia, anche questo obiettivo è strettamente legato alla tua possibilità e capacità di fare ciò che sei. Quando fai ciò che sei, lo fai meglio, sei più motivato, ottieni risultati migliori, e più lo fai, più evolvi, e più migliori. Allenarti ad essere te stesso significa sviluppare la tua attitudine fondante e manifestarla nel mondo, a tuo modo. Darei qui alcune piccole regole dell’eccellenza personale: regola numero uno, tu solo sei il metro della tua eccellenza, non paragonarti ad altri. Dai il meglio di te per te; regola numero due, sii sincero. Riconosci i progressi, riconosci cosa devi migliorare. Se ti inganni, sarà difficile dare il meglio di te e raggiungere l’eccellenza vera; regola numero tre: una persona eccellente ha una vita eccellente. L’eccellenza della vita e delle relazioni non è fatta di cose ed oggetti, ma di persone. Quando riesci a realizzare te stesso, ed ogni giorno sai, in coscienza, di aver fatto il tuo massimo, questo rende la tua vita più bella, e rende più bella anche la vita di coloro che sono con te. All’eccellenza come abito mentale e come attitudine, e anche, un po’, come abitudine, come dice Aristotele, si affianca spesso l’eccellenza tradizionalmente intesa, ovvero, riuscire a uscire fuori, ad andare oltre. Questo perché è un percorso alla portata di tutti, sì, ma non automatico, né scontato. Tutti potrebbero raggiungere la propria eccellenza, non tutti lo fanno. Per questo, l’eccellenza si nota. Perché le caratteristiche individuali di ciascuno possono diventare eminenti qualità, se tu ci credi, altrimenti, rimangono caratteristiche, e, pensa, invece che qualità a volte possono diventare anche difetti, o essere viste come tali.
Capire cosa vuoi nella vita, così puoi trovare la tua strada dell’eccellenza
Mirta (storia vera, nome di fantasia) aveva sempre sognato di fare carriera ed essere indipendente, economicamente. Anche di avere una famiglia, ma, prima, di essere indipendente. Ha studiato, ha trovato un buon lavoro, lì ha avuto una buona posizione, ma un lavoro in cui non poteva davvero fare carriera, eccellere, secondo le sue caratteristiche. Poi si era sposata, aveva avuto un figlio, ma continuava a sentirsi non eccellente. Anzi, più il tempo passava, meno eccellente si sentiva. Da un punto di vista grafologico, disponeva di caratteristiche straordinarie, capacità organizzativa, pensiero insieme analitico e sintetico, buona capacità relazionale, spirito di indipendenza e di intraprendenza, però non le usava, non era se stessa, in ciò che faceva. Delle sue caratteristiche usava la sua capacità di mediazione e lo spirito di conciliazione, la forza di volontà (che si trasformava, a volte, in dedizione eccessiva al lavoro, o al benessere altrui, a discapito della sua serenità). Mirta ha raggiunto la sua eccellenza quando si è ricordata bene chi era e cosa voleva, ha agito per esserlo, e ha conquistato la sua eccellenza vera. Nel suo caso, ha significato seguire un corso specialistico, partecipare ad un concorso, vincere un posto come dirigente. Così ha dato il meglio di sé in ogni ambito. Poteva permettersi un piccolo aiuto in casa, per avere più tempo per stare con il figlio, e, grazie al suo stipendio ed a quello del marito, potevano programmare vacanze da sogno. In cui portava sempre qualche familiare con meno possibilità economiche, rispetto alle loro, una volta la madre, una volta il cognato, una volta la sorella. La sua eccellenza non era altro che il raggiungimento della sua affermazione e la manifestazione di ciò che era, che aveva creato i suoi effetti in tutta la sua vita. Percorrere la strada della tua eccellenza vuol dire non rinunciare ai tuoi sogni, fare in modo di non dimenticarli, rimboccarti le maniche per raggiungerli, diventare la persona migliore che puoi, sapendo che, grazie a questo, aiuterai a migliorare il mondo in cui vivi, e le persone che fanno parte della tua vita. Tu sei quello che fai costantemente: l’eccellenza è una scelta, capace di produrre effetti straordinari nella tua vita. Perciò, il mio invito è: allenala, è un’abitudine, o, meglio, un’attitudine, che è bene coltivare.
Ti ricordo che se vuoi sapere qualcosa di più dei miei metodi, seguire con me un percorso per la tua crescita personale, i tuoi obiettivi, la risoluzione dei tuoi problemi, nella pagina contatti, in questo sito, trovi tutti i miei recapiti. Analisi grafologica profonda, Profilo grafologico essenziale, counseling, on line, se vuoi risparmiare tempo per investirlo sulla tua formazione evolutiva, ovunque tu sia. Sono a tua disposizione per ogni approfondimento.
Per salutarti, aforismi e musica. Tris di aforismi sull’eccellenza
“Faccio il meglio che so e il meglio che posso e intendo continuare a farlo fino alla fine” (Abraham Lincoln)
“Se fai le cose bene, falle meglio. Sii il primo, fai la differenza, accetta le sfide, sii e basta” (Anita Roddick)
“Se hai intenzione di raggiungere l’eccellenza nelle grandi cose, devi sviluppare l’abitudine nelle piccole cose” (Colin Powell)
Il brano che ti dedico si intitola: “Progress”. Perché questo è, l’eccellenza. Progresso, crescita, evoluzione. Buona evoluzione a te, e anche a me 😉
Ti ringrazio, per essere stato con me. Alla prossima puntata.