Un uomo ha la stessa possibilità di vivere, comprendere ed esprimere emozioni e sentimenti di una donna. Un linguaggio, quello delle emozioni, che, come ogni altro, può essere scelto, imparato e migliorato. Un uomo può riuscire a creare una relazione profonda, decidendo di credere nell’amore, nelle parole, nei sentimenti. Non solo nel fare. “Fare” ed essere non sono la stessa cosa. Per questo, tanti uomini che fanno cose per le persone che amano non si sentono compresi, e tante persone che amano uomini che non parlano il linguaggio delle emozioni, non si sentono comprese. Bisogna essere interi, per parlare tutti i linguaggi. A tutto tondo. Gli stereotipi di genere, che siano maschili o femminili, sono stereotipi. Se non te ne liberi, ti limitano la vita. Non ti permettono di essere intero. Perciò, vorrei incoraggiare tutti gli uomini ad uscire fuori dagli stereotipi che non permettono loro di essere interi (ed anche, tutte le donne).
(Scorrendo puoi leggere la trascrizione dell’audio)
Intelligenza emotiva e comunicazione, la strada per l’autenticità
Argomento nuovo. Gli argomenti nuovi sono temi che emergono dai miei studi e dalle mie ricerche, ma, soprattutto, dalla mia pratica, dal mio incontrare quotidianamente persone che vogliono essere se stesse, profondamente, autenticamente. I miei cari clienti-allievi. Che, pensavo ieri sera, potrei chiamare “le mie persone”, my people. Apro un piccolo inciso. Come sai, se mi segui con attenzione, e da un po’ di tempo, ritengo che le parole siano preziosissime, per aiutarti a disegnare la tua realtà. Ogni parola, quelle che dici, quelle che pensi, quelle che leggi, quelle che ascolti. So che è così. I miei cari clienti, sono clienti. E sono anche allievi. Clienti-allievi rende l’idea, come anche formatrice e coach, rende l’idea, del modo in cui agisco nel mio lavoro. Non ho però ancora trovato parole esattamente calibrate, che possano definire questo essere e questa interazione in un modo che io ritenga completo. Anzi, se ne hai una da suggerirmi, da mio cliente, ex cliente, allievo, ex allievo, ascoltatore (o lettore) affezionato o nuovo, grazie. Intanto, ieri sera, mentre spiegavo alcuni dei nuovi progetti ai quali sto lavorando, ho usato, spontaneamente, l’espressione “le mie persone”, parlando dei miei clienti, per spiegare le energie che li muovono, quanto siano importanti le visioni interiori. E poi, sono andata a studiare un po’ la questione. Nel linguaggio filosofico, persona indica £l’individuo umano in quanto è ed esiste, ossia intende e vuole, esperimenta e crea, desidera e ama, gioisce e soffre, e attraverso l’autocoscienza e la realizzazione di sé costituisce una manifestazione singolare di quanto può considerarsi essenza dell’uomo, nella sua globalità intellettiva e creativa, e come soggetto cosciente di attività variamente specificate (razionale, etica, ecc.): la dignità, il valore, la libertà, la creatività della p. umana”. E’ sul dizionario Treccani. Sembra scritto appositamente per i definire i miei clienti. E, in inglese, abbiamo anche “people”, che può indicare anche un gruppo, un popolo, unito da comuni visioni. “Mie”, perché, insieme, siamo un popolo. E, se devo dire il vero, in questo popolo, rientri anche tu, io, i miei clienti, tutte le persone che credono che si possa davvero migliorare e che davvero si possa dare, con il proprio personale impegno nella vita, un contributo al mondo. Un popolo grande quanto tutta l’umanità, in fondo, perché è una possibilità, di scegliere e di essere, che è data a tutti.
Uomini e donne, l’importanza di essere “interi”
Torniamo al punto di partenza. Gli argomenti che ti propongo sono sempre legati alla mia attività, alle persone con cui lavoro. E, certo, condividiamo una visione comune, della vita, dell’essere, della ricerca della felicità in questo mondo, che poi è la strada migliore per ogni felicità. Tante volte ti ho raccontato delle storie (storie vere, nomi deliberatamente di fantasia) di donne, nelle relazioni, sulla vita, sul lavoro, in famiglia, madri o figlie, o entrambe le cose. Da sole o con qualcuno al proprio fianco. O in bilico. Fiduciose o senza fiducia. E anche di uomini. Ma di storie in cui ti parlo di emozioni e sentimenti, sono certa di averti raccontato più di esperienze vissute da donne che non da uomini. Perciò, dato che gli stereotipi fanno male a chi li pensa, a chi li vive, a chi senza sapere di viverli e pensarli, lo fa, ho deciso di affrontarne uno, dedicato proprio ai miei cari clienti, a tutti gli ascoltatori. Uomini, e donne, e esseri umani di qualunque genere ed identità, perché non è certo il genere sessuale a definire un essere umano. Chi sono gli uomini e le donne “interi”?
Sono quelli che si permettono di sperimentare, di provare, di cercare e ricercarsi, che sanno ascoltarsi, e, per questo, riescono ad andare oltre gli stereotipi. Ne conosciamo tanti, che riguardano le donne. Ma altrettanti, riguardano gli uomini.
Uomini, emozioni e sentimenti, un linguaggio da imparare
Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio molto bello, di Giulio. Mi ha scritto per fissare un appuntamento telefonico, ha alcune questioni sentimentali e personali che vuole affrontare, abbiamo parlato, ed ha deciso che vuole vederci chiaro, vuole trovare le risposte per fare le scelte giuste, vuole essere intero, il che include anche comprendere pienamente, ed esprimere, pienamente, le sue emozioni. Ha 45 anni, una compagna da molti anni, devono decidere se avere un figlio e sposarsi. Lui vorrebbe alcune cose, ha paura di altre. Ha le sue ragioni. Vedremo, con l’analisi di grafologia evolutiva®, quali sono le sue caratteristiche fondanti, quali potranno aiutarlo per guardare dentro se stesso con più chiarezza, per comunicare se stesso con più chiarezza. Le sue paure appaiono ragionevoli, la sua compagna ha quasi quarant’anni, ha dei timori per la sua salute, per quella del bambino, non è certo che la loro relazione possa durare tutta la vita, ha paura che la crisi economica possa incidere sul loro benessere, e tante altre cose. Ma cosa esprime, alla sua compagna, Mirena? Come al solito, è scontroso, alza la voce, perde la pazienza. Anche lei, che però è più paziente, e abituata al suo modo di fare, e spesso, rinuncia; così lui alla fine torna ad essere la persona gentile, simpatica, affettuosa che è per la maggior parte del tempo. Intanto, Mirena comincia ad avere dei dubbi, e teme che lui non la ami davvero. Eppure, lui la ama davvero. Ma proprio non sa parlare il linguaggio delle emozioni né quello dei sentimenti. Parla un linguaggio sbagliato, ha imparato in modo errato, e continua così. E questo lo rende ancora più frustrato. Non vuole più essere limitato da ciò che non ha imparato. Lui è un essere umano intero, ma non utilizza la sua interezza, che comprende anche sentimenti e sensibilità. Anche Mirena è una persona intera, ma non utilizza la sua interezza, si adatta, teme che essere più decisa e meno comprensiva la renderebbe meno amabile. Stereotipi.
Gli stereotipi ti tagliano a pezzi: per essere intero, scegli di allenare ogni linguaggio, anche quello delle emozioni
Io ho lavorato con tanti uomini, così come con tante donne. Esseri umani. Ognuno speciale, particolare, unico, con tanti punti di forza, con tanti aspetti magari non espressi o usati appieno, con parti di sé da scoprire. Ma tutto è lì, nel tuo intero. Perciò, voglio dire a te, che sei una donna, e mi stai ascoltando, che il tuo uomo ha molto da darti, e da dirti. Molto di più che non il “fare”. E che dovresti aiutarlo a scoprire quanto è bello, poter essere se stesso, fuori dai modelli riduttivi. Nel farlo, tu dovresti imparare ad uscire fuori dai tuoi. Il risultato sarebbe ottimo per entrambi, qualunque sia la direzione che la vostra vita di coppia prenderà.
E così, mio caro ascoltatore, anche se ti sembra strano pensare ai sentimenti e alle emozioni, parlare di sentimenti e di emozioni, mostrare la tua sensibilità, scoprire la tua sensibilità, sappi che non è strano per niente. Anche tu sei intero, e puoi usare ciò che vuoi, come vuoi. Non è che il fatto che tu sia uomo, e ti abbiano insegnato lo stereotipo del macho, o del burbero, o del razionale, tu debba accettarlo necessariamente, o condividerlo. Solo tu decidi chi vuoi essere, e chi sei, soprattutto.
Sono le tue scelte a cambiare la tua vita
Ho visto uomini fare percorsi straordinari, di straordinario valore, per se stessi, per le loro partner, per i figli, per il lavoro o per la famiglia. Capaci di mettersi in gioco, di andare in profondità. Devo dirti, però, che per qualche uomo è un po’ più complicato, soprattutto se è cresciuto con un’idea di se stesso fortemente condizionata da modelli culturali, o se lui stesso, piuttosto che cercare di comprendere ed esprimere la sua sensibilità, ha iniziato a “scaricarla” in modi che rendono poco visibile la sensibilità e che con la sensibilità hanno poco a che vedere, come il perdere la pazienza, o il passare il tempo libero con gli amici, proprio quando c’è una questione affettiva o familiare che avrebbe bisogno di te. Vorrei perciò in questa puntata dirti, semplicemente, che gli esseri umani che incontrato e con cui ho lavorato, le mie persone, donne, uomini, o quello che desideravano essere ed erano, sono stati tutti fantastici. Che nessuno, nessuno stereotipo, nessun modello culturale o sociale, nessuna visione illusoria del mondo, può impedirti di essere intero, te stesso a tutto tondo, di liberarti.
Ogni volta che un uomo mi contatta, e mi dice che vuole essere se stesso, nel modo migliore, per i suoi obiettivi, la sua vita, per le persone che ama, so che lo farà. E lo fa.
L’importanza della prova concreta: metterti in gioco e migliorare – concretamente – la tua vita
Per questo, proprio nella mia esperienza reale, trovo le conferme delle mie teorie e del mio metodo. Tu, per iniziare il tuo percorso, qualunque esso sia, devi prima trovare la forza dentro di te. Decidi che vuoi essere intero, e poi studia, impara, esprimi tutti i linguaggi, inclusi quelli del cuore. Che poi, sono gli unici che danno accesso alla vera felicità. Se vuoi farlo con me, non vedo l’ora di aiutarti. Nel mio lavoro è tutto su misura, grazie all’analisi di grafologia evolutiva®, ogni percorso è unico e personale. Sul mio sito, annarosapacini.com, pagina contatti, trovi tutti i miei recapiti. E intanto puoi richiedere il tuo Profilo Grafologico Essenziale, direttamente dal sito, un focus sui tuoi punti di forza, e non manca mai uno sguardo al linguaggio delle emozioni. Se già non sei iscritto, trovi Comunicare per essere podcast su tutte le app dedicate. Riflessioni, spunti e ispirazioni sulle mie pagine social da Facebook ad Instagram, sul mio canale video YouTube e nella newsletter, alla quale puoi iscriverti dal mio sito. Se vuoi lasciare un commento o un like, ti leggerò molto volentieri. Per salutarti, aforismi sulle emozioni, quella profonde che nascono dai sentimenti, e non dalle reazioni, e musica. Mogol: “Poeta è non solo colui che sa comunicare profonde emozioni, ma anche chi è in grado di riceverle”. Jung: “Senza emozione, è impossibile trasformare le tenebre in luce e l’apatia in movimento”. Il brano s’intitola: “Gentle sound”. Nei sentimenti, c’è sempre gentilezza. E’ quella che ti permette di attendere abbastanza da capire. Regalati, ogni giorno, un po’ di gentilezza. Ti farà bene. Ciao, grazie per essere stato con me.