Cosa significa essere amante? Perché si tradisce?

In questo podcast ti parlo dei motivi che sono alla base degli amori clandestini. Delle aspettative di chi vive queste storie. Di cosa pensa, dei perché. Delle ragioni e delle illusioni. Gli italiani sono tra i più infedeli, in Europa, oltre il 45 per cento. E questo non è un bel dato. Perché dietro il tradimento si nasconde un mancato equilibrio, la difficoltà a cercare le risposte vere, forme di egoismo e di paura, di illusione e di pregiudizi. E nessuna buona relazione, con se stessi e con gli altri, nessuna buona famiglia, nessuna buona vita può davvero nascere da fondamenta in cui manchino verità e coraggio. Dagli studi più recenti le risposte a: cosa significa essere amante e perché si tradisce. Chi, tradisce. E poi, il motivo più vero, che è l’unico che può aiutarti a vivere felicemente la tua vita, incluso l’amore. Perché solo se conosci la vera causa di un problema, puoi trovare la vera soluzione. (Scorrendo la pagina puoi leggere la trascrizione dell’audio dell’intera puntata)

I motivi per cui una persona tradisce

Cosa significa essere amante? E perché si tradisce? Tutte le risposte principali sono riportate in un dossier dedicato pubblicato sul numero di Mind di maggio 2023. Iniziamo dai dati: gli italiani sono i più infedeli in Europa, il 45%. Uno studio Eurispes del 2018 afferma che il 44 per cento dei giovani sposi italiani è stato infedele, da “una volta o raramente” a “qualche volta”, a “spesso”).

Solo una persona su dieci ritiene il tradimento sempre appagante. Gli uomini, il 16 per cento, trovano il tradimento più appagante, rispetto a soltanto un 4 per cento delle donne. Il 35 per cento dei tradimenti è consumato entro il primo anno del matrimonio, e il 55 per cento nei primi tre anni. Cosa vogliono dire questi dati? Secondo l’articolo, le risposte sono varie, le ragioni trasversali, tanti i fattori in gioco: insoddisfazione emotiva, sessuale, ricerca di novità, minore coscienziosità, minore senso di colpa percepito, un ambiente sociale che non considera in modo negativo il tradimento.

Motivi molto generali. In tutti i casi, spiega ancora l’articolo, il sentimento è il prodotto di una somma di elementi psicologici, la storia personale, desideri e bisogni, circostanze della vita, fattori neurobiologici che si è visto, però, essere piuttosto ininfluenti.

Le ragioni (e le giustificazioni) all’origine del tradimento

Tra le risposte alla domanda: “perché si tradisce”, l’articolo indica quattro principali motivazioni, che ti riassumerò a grandi linee, perché è un’altra la risposta che mi interessa, anche se non so se ti piacerà, ma confido molto nella possibilità di ogni essere umano di riconoscere la verità ed usarla per migliorare la propria vita, perciò, la scelgo sempre.

Perché si tradisce, motivo numero uno: spesso nelle relazioni esterne sembra di trovare qualcosa che pare irraggiungibile nel rapporto ufficiale. La ricerca di qualcosa che non debba essere “sciupato” dalla routine, senso di euforia. Aspetti positivi che perdono molto del loro fascino proprio in quei momenti di routine che si vorrebbero vivere con partner, come le festività, ad esempio, ma il partner, invece, li dedica alla relazione ufficiale. Un complicato equilibrio tra realtà vissuta e percepita. E che può essere molto frustrante, per la mancanza di una dimensione progettuale che guardi al futuro. A volte s’instaurano meccanismi di dipendenza affettiva, che rendono complicato uscire da una relazione che appaga dei bisogni, sì, ma ne crea molti altri, destinati a non essere ascoltati.

Il secondo motivo, che può essere causa di un tradimento, è la ricerca di emozioni diverse, di sentirsi speciali in modo diverso, di vivere la coppia, in modo diverso. Da un lato, la coppia ufficiale, dall’altro, la vita segreta. Anche in questo caso, non è tutto oro ciò che luccica. Tradire è un termine che trae origine dal linguaggio militare e descrive l’atto di consegnarsi al nemico, o di venire meno all’impegno preso, a un dovere, a un patto. Questo non può non avere ripercussioni a livello emotivo. Da un lato chi tradisce si sente speciale, e dall’altro si sente non abbastanza. In quale misura, e con quali effetti, questo è legato alla storia personale.

Da traditore a tradito: un ruolo difficile da accettare

Terzo motivo, la conquista. Il bisogno di essere gratificati, di sentirsi di più, più amati, più belli, più importanti. Il tradimento nasconde il bisogno di rafforzare la propria autostima o l’immagine di sé, ponendosi un obiettivo sfidante. Chi è particolarmente competitivo può avvertire questo tipo di scelta come una prova di cui ha bisogno per riconoscere quanto vale.

Al quarto posto c’è poi la scintilla tecnologica, l’effetto dei tempi, il fatto che ruoli e distanze siano annullati, trasformati e nascosti dietro l’identità digitale. Così c’è chi si trova a vivere il tradimento pur non avendo particolari problemi, almeno, di cui è consapevole, nella propria coppia. E poi si trovi, nel tempo, invischiato in una situazione che può creare danni, alla coppia ufficiale, al proprio stato interiore, alla coppia non ufficiale. In questi casi, le persone con un partner ufficiale che tradiscono, e pensano di essere gli unici, si sentono molto gratificati. Ma se il loro amante, a loro volta, li tradisce, c’è una sorta di capovolgimento, perché si sentono frodati dalla mancanza di sincerità, che vorrebbero avere, come in una relazione chiara.

Cosa significa essere amante: la sofferenza di restare sospesi in un futuro che non arriva

L’articolo poi approfondisce anche alcune sfumature dell’essere amante, e di cosa questo possa provocare nella vita interiore, e reale, di una persona: all’inizio l’amante si sente speciale, ma, più il tempo passa, più vorrebbe esserlo davvero, diventare l’unico, e qui, scontrandosi con la realtà, nascono sentimenti conflittuali, chi si sente in uno stato perennemente sospeso, senza avere una prospettiva reale di un futuro di coppia, con il partner di cui è amante. Chi ha la sensazione di avere a portata di mano la storia d’amore che avrebbe voluto, ma senza poterla afferrare.

Chi si rivolge ad una relazione clandestina per evitare di pensare a sofferenze importanti, che riguardano la coppia (come, ad esempio, idee diverse sull’avere figli, sulle scelte da fare in ambito professionale, familiare e così via).

Per le donne, restare molto tempo nel ruolo di amante, vuol dire anche rinunciare alle proprie aspirazioni, perdendo una parte di sé. Sono più spesso le donne, a soffrire di questo tipo di mancanza.

Le relazioni e l’amore, cosa c’è prima dell’infedeltà

In sintesi, motivi, bisogni, scelte, che portano una persona a tradire e a scegliere di essere amante sono molti, e complessi. A questo argomento, il mondo del tradimento e delle relazioni non ufficiali ho dedicato molti podcast. Se vai nel mio blog, annarosapacini.com, clicchi sulla lente di ingrandimento, che vedi in alto vicino al menù, ed inserisci i termini che ti interessano, li troverai.

In questa puntata vorrei invece riflettere con te sul significato delle relazioni e dell’amore, che viene prima del tradimento e dell’infedeltà. Sul singolo e le sue scelte, che viene prima della coppia. Le visioni che orientano una persona nelle sue scelte non sono a compartimenti stagni: chi si dice di essere in un modo, come partner ufficiale, e in un altro, come amante, mente a se stesso. Ho avuto ed ho, molti clienti che vivono relazioni complicate, anche, con intrecci sentimentali legati al tradimento e all’essere, o avere, un amante. Conosco molto bene tutte le diverse prospettive, motivi, ragioni personali, spiegazioni, giustificazioni, illusioni, negazioni, ma anche speranze e sogni.

Pur tuttavia, in una situazione in cui mancano chiarezza e coraggio, raramente può esserci vera felicità. La vera felicità viene dall’equilibrio interiore, dalla consapevolezza del proprio valore e dal riconoscere quello dell’altro. Di tutte le persone coinvolte, perché quello che non cita mai l’articolo, è il partner ufficiale. E questo fa dimenticare alcune cose, che sono invece essenziali.

Serve equilibrio per creare felicità, anche nella coppia

C’è una risposta che, più di tante altre, ritengo giusta, e valida, per tutte le relazioni, e risponde non solo a “perché si tradisce”, o “cosa significa essere amante”, ma anche a: “perché si vivono relazioni infelici”, “perché non si cambia la propria vita affrontando il problema”, “perché si evita di riconoscere la realtà per quello che è, vivendo una vita, a volte tutta la vita, dentro relazioni in cui in parte si ama e si è felici, in parte si soffre e si è infelici. Perché non amati abbastanza”.

La risposta è questa, e prima di dartela devo condividere un presupposto. Il, presupposto. L’articolo ricorda che oggi i valori morali sono fluidi, se non in alcuni casi del tutto scomparsi, che è molto più difficile di un tempo farsi ispirare da valori morali costruttivi. Pur tuttavia questo non rende le persone felici: valori morali fluidi o meno, chi vive relazioni infelici è infelice, e chi vive relazioni non complete, si sente incompleto, gli manca qualcosa.

Il presupposto è: una vita felice, in ogni ambito, amore, lavoro, famiglia, idea di sé, realizzazione, è una vita in cui una persona è in equilibrio, e il suo essere, i suoi pensieri, le sue azioni, creano bene e felicità. Questo, in ogni ambito. Ci sono alcuni motivi che la ricerca non cita. Io, ad esempio, ho lavorato con persone che tradivano perché la loro relazione ufficiale portava molta sofferenza, cattivi atteggiamenti, cattive parole. Ho lavorato con persone che tradivano perché credevano che quello fosse un loro diritto, pensare alla loro felicità, e che, in quel modo, non toglievano nulla al partner, che non lo sapeva. Una frase classica è: “non gli faccio mancare niente”. E questo è, invece, un classico errore: si sposta il valore personale dalla dimensione dell’essere al fare e all’avere. Eccome, se manca qualcosa, in una relazione, in una famiglia, in cui un partner tradisce ed è tradito. Manca la vera felicità dell’essere. Il poter essere te stesso, amato, nel modo giusto, e se non lo sei, allora, cambiare.

Stare bene con chi si ama: cosa non c’è, quando si tradisce

La ricerca diceva anche che molte persone che tradiscono lo fanno senza nemmeno aver provato a parlare con il partner ufficiale delle cose che non vanno nella coppia. Si tengono le cose che non vanno, e si gettano nel tradimento per stare bene, almeno un po’, almeno loro.

La risposta è: se non coltivi il tuo essere, se non ti ami, se non punti a creare felicità, amore e bellezza nella tua vita, allora rinunci a questa possibilità, in tutto o in parte. Se scegli una persona da amare, dovresti almeno avere in te stesso e nel partner una fiducia di base, che parlando, con coraggio e verità, se ci sono dei problemi, potrete capirli, valutare insieme se c’è ancora abbastanza amore per risolverli. Se non c’è, allora quel dialogo, quel rispetto, vi porterà a comprendere che altre strade vi aspettano nella vita.

L’articolo ricordava che alcune persone tradiscono per “fuggire dalla routine”. Ma io, che lavoro con coppie che costruiscono il loro amore, che scelgono di amarsi ogni giorno, so che nelle relazioni giuste, la routine è bella. Fare le cose insieme, in un certo modo, porta gioia. E questo tipo di routine, la vita di ogni giorno e le sue piccole grandi cose di valore, se fai le scelte giuste per te, è bella sempre, anche sul lavoro, in famiglia, o quando stai solo con te stesso.

Ciò che ti manca non lo trovi fuori di te

Tant’è che le persone che tradiscono, hanno ripercussioni. E non solo loro. Purtroppo, portano nella loro vita la tensione interiore, perché l’amante non risolve i problemi, non è la risposta alla ricerca del tuo massimo equilibrio, come non lo è cercare strade per non sentire le domande che hai dentro, dallo stare fuori al diventare dipendente da sostanze o da altre abitudini. In quel caso, routine non sane. La routine giusta ti fa stare bene, ma non ne hai bisogno. La routine di cui hai bisogno per vivere nella tua vita senza soffrire, o soffrendo meno, non è giusta, perché è un palliativo, un surrogato di quello che invece dovresti davvero desiderare e costruire, la tua piena felicità.

Il motivo vero, l’unico che, se lo riconosci, ti può aiutare a vivere felicemente la tua vita, incluso l’amore è che, quando fai scelte non giuste, che non portano felicità e non costruiscono valore, in cui devi mentire, negare, in cui ti senti non abbastanza, in conflitto tra ciò che vuoi e ciò che fai, tra ciò che sei e ciò che crei, il motivo vero è che ti manca qualcosa. Ma non intenderlo in senso negativo: vuol dire che ancora non hai davvero fatto le scelte migliori per te, ti manca un po’ di più profonda consapevolezza, di un più saggio e meno egoistico equilibrio interiore.

La scelta di credere nell’amore al cento per cento

Quello che non dice l’articolo è che i problemi di relazione, di ogni relazione, sono legati a problemi con se stessi, con la propria visione interiore, con le scelte fondanti. E anche la parola “problemi” non devi intenderla in senso negativo: pensa alla matematica, un “problema” è una situazione data, con elementi al suo interno, che più li studi, più avrai la soluzione. In ogni situazione di infelicità di vita, o di non piena felicità, di rinuncia, di adeguamento passivo, c’è sempre, a monte, una mancanza di coraggio e verità: il coraggio di credere in te stesso, di amarti e di lottare per la tua felicità piena, perché te la meriti.

La verità di capire che le scelte sbagliate, sono sbagliate. Che il rispetto, l’etica, la sincerità, l’amore, esistono, e amare una persona, anche a livello base, vuol dire rispettarla. E se rispetti, davvero, il tuo partner ufficiale, e te stesso, allora puoi ben comprendere che prima del tradimento, ci sono tante altre risposte, e soluzioni. E anche se ti trovassi, adesso, a vivere una relazione clandestina, cambia prospettiva: non giudicarti, pensa che è un segnale. Un segnale che potresti trovare un modo nuovo, e migliore, per essere più felice nei tuoi panni e nella tua vita.

Fatti le domande giuste, per trovare le risposte che ti servono

Perché, purtroppo, almeno questa è la mia esperienza, ultradecennale, con tante persone, e storie, e vite, nessuna buona relazione con te stesso e con gli altri, nessuna buona famiglia, nessuna buona vita, in senso pieno e completo, può nascere da mezza verità, e da mezzo coraggio.

Non intendo aprire altre parentesi, e raccontarti degli effetti che, a lungo termine, il tradimento ha su tutti, sul traditore, sull’amante, sul tradito, su chi non c’entra niente ma invece c’entra molto, figli, famiglie, amici. Ci vorrebbero molti altri podcast.

Ti chiedo solo di chiederti sempre, nella tua vita, in ogni situazione, che realtà stai creando, se c’è rispetto per tutti, a partire da te stesso, se puoi considerare quella la tua massima felicità. E se la risposta non è un “sì, al cento per cento”, allora bene, puoi iniziare a creare questa vita nuova, che tu scegli. Le scelte, si cambiano, ed è con le scelte giuste, che crei la tua felicità.

Se ci sono scelte che vuoi cambiare, o vuoi capire bene quali siano le migliori per te, sono qua per aiutarti a farlo. Per conoscere il mio metodo, sapere come funziona, quali sono i percorsi, e scegliere quello che preferisci, scrivimi, telefonami, chiedi. Ti risponderò. C’è sempre una strada migliore che possiamo scegliere, nel momento in cui decidiamo che vogliamo farlo.

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Aforismi sull’amore. Poiluche: “La vita ama colui che ama la vita”. Omraam Aïvanhov: “Amare non significa nutrire un sentimento per qualcuno, bensì vivere nell’amore e fare ogni cosa con amore: parlare, camminare, mangiare, respirare, studiare”. E il terzo, di Richard Bach: “Le vere storie d’amore non hanno mai fine”.

Il brano s’intitola: “I am inspired”. È un messaggio: che tu possa essere la tua ispirazione. Imparando che per essere felice, davvero, devi essere libero, non avere bisogno di altri, o di qualcosa. Scegliere di essere tu, a dare quello che può creare una vita più bella. Ed è così che crei anche la tua. Ciao, grazie per essere con me in questo viaggio. Ti aspetto alla prossima puntata.

“In ogni situazione di infelicità di vita, o di non piena felicità, di rinuncia, di adeguamento passivo, c’è sempre, a monte, una mancanza di coraggio e verità: il coraggio di credere in te stesso, di amarti e di lottare per la tua felicità piena, perché te la meriti”
-Annarosa Pacini

Crescita e realizzazione personale, comunicazione, motivazione, ispirazione, evoluzione, coaching on line – frasi, pensieri, aforismi e citazioni tratti dal lavoro della dr.ssa Annarosa Pacini (© tutti i diritti riservati: è consentito l’uso con la citazione della fonte e link al sito)

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