Controllare i pensieri per migliorare la vita

Il controllo è una cosa positiva, inteso come dominio positivo delle tue attitudini e tendenze, come governo delle tue possibilità. Tu hai potere di controllo su te stesso e quello che porti nella tua vita. Pensare di poter controllare l’esterno significa sprecare tante delle tue risorse che, invece, potresti usare per imparare a vivere bene in ogni contesto, positivo o meno positivo, giusto per te oppure proprio non adatto. Spesso le persone pensano al controllo dei pensieri quando hanno pensieri negativi che occupano la loro mente, così tanto, a volte, da offuscarla. Quando non riescono a liberarsi dalle preoccupazioni, quando si sentono influenzate negativamente proprio da quello che loro stesse pensano e creano.

Invece, ti suggerirei di iniziare a lavorare su come controllare i pensieri per migliorare la vita, e questo, ti insegna ad usare il tuo pensare sempre in modo giusto per te, a far sì che i pensieri negativi diventino questioni da affrontare e risolvere, di cui tu sei il padrone. Tu puoi calibrare ed influenzare i tuoi pensieri, come puoi governare il tuo presente e, perciò, il tuo futuro. In questo podcast ti parlo della grande importanza di ogni tuo pensiero, del perché anche i pensieri negativi vadano compresi bene, e di come sia possibile non solo controllare i pensieri, ma anche rinnovare il tuo modo di pensare, rendendolo più proficuo per la tua vita.
(Scorrendo la pagina puoi leggere la trascrizione dell’audio della puntata)

Puoi cambiare sempre, anche i pensieri negativi e che non giovano alla tua vita

Il mio lavoro è molto pratico: ogni teoria, ogni pensiero, ogni atteggiamento, viene messo alla prova nella vita. E i miei cari clienti ed allievi sono una testimonianza costante del loro progredire proficuo, sanno, percepiscono e realizzano il cambiamento, perché imparano a metterlo in atto. Non tutti i cambiamenti sono uguali, e se un cambiamento non lo scegli, potrebbe non essere il migliore per te. Pensa a quante volte avrai sentito dire che una persona, nel tempo, peggiora, e che, con facilità, alcune caratteristiche si rinforzano in modo negativo. Anche questa non è una verità: è vero, che tutto quello che sei e siamo, dal modo di pensare al modo di agire, se non scegliamo di progredire e migliorare, può restare fissato in modelli e comportamenti non utili per la vita, e questo, all’esterno, non migliora le cose.

Se hai uno stile di comunicazione aggressivo, resti sempre aggressivo, ed anzi, lo diventi di più, sembrerà in effetti che sei peggiorato. Ma l’aggressività – e qua, faccio solo un esempio – cos’è? Nessuno sceglie di essere aggressivo per sua soddisfazione: l’aggressività è una reazione, una risposta a qualcosa, qualcosa che colpisce la persona, che la rende reattiva. Una sofferenza, una mancanza, un dolore, un fraintendimento, un’illusione. Ma è un modello di comportamento che non ti porta benefici. È un modello, però, per questo anche se è vero, che con il tempo alcuni aspetti caratteriali e modi di essere possono peggiorare (ma anche migliorare), non è una “verità” intesa come destino ineluttabile. Puoi sempre cambiare ed evolvere positivamente, ogni aspetto di te, del tuo modo di pensare, del tuo carattere, a trenta, cinquanta e settant’anni. Questa, è una verità.

Controllare i pensieri per creare una realtà migliore

Un solo esempio, quello di Fiorenzo. Storia vera, nome di fantasia. Fiorenzo, 59 anni, è arrivato da me per risolvere alcuni problemi che aveva sul lavoro. Carriera nelle Forze armate. Lavorare dentro un organismo con regole sue proprie, forti e codificate, che si tratti di Forze Armate o Forze dell’Ordine richiede molte risorse personali. Non sempre sanno valorizzare l’essere umano. Lo so bene, perché negli anni ho lavorato con tante persone che avevano scelto proprio questi settori come professione.

Devo dire, tanti di loro desiderano influenzare il loro lavoro in modo positivo, persone che sono riuscite a calibrare il loro equilibrio e a raggiungere i risultati che desideravano. Anche se s’inizia a lavorare, spesso, per un obiettivo specifico, un problema specifico, quello che si fa è per il bene e la felicità della persona tutta.

Tu lavori per te stesso, per il tuo equilibrio, e sei tu, che porti il tuo equilibrio nella tua vita. Fiorenzo scoprì un mondo, e in quel mondo c’erano anche le parole che per tanti anni aveva indirizzato al figlio minore, Saverio. Con aggressività, con veemenza, con giudizi duri e stroncanti. Saverio che praticamente non aveva più rapporti con lui da anni. Ci ha messo un po’, Fiorenzo, ad acquisire una consapevolezza più profonda, di quanto volesse dire al figlio, e di cosa, invece, davvero gli aveva detto, e trasmesso. Così il suo obiettivo cambiò, divenne il riuscire a comunicare con il figlio, per spiegargli chi era davvero, cosa voleva dire, quanto lo amava. Ci è riuscito. Posso dirti che oggi, sono passati dieci anni, Fiorenzo è un nonno amatissimo, e un padre ritrovato. Ha cambiato il suo modo di comunicare perché ha imparato a guidare il suo modo di pensare.

I significati positivi del controllo

I pensieri sono pratica, non teoria. Esistono, perché producono effetti, fisici, in te, materiali, nel mondo. Pensieri negativi ricorrenti ti fanno stare male, anche fisicamente, gastrite, reflussi di vario tipo, mal di schiena, mal di testa, stanchezza… e poi ti fanno stare male a livello emotivo. Se cominci a vedere una cosa sempre e solo in un modo, è come se tu, trovandoti sopra un terrazzo stupendo che ti mette a disposizione orizzonti e colori bellissimi, guardassi tutto con un occhio solo dentro un tubo stretto e scuro: quello che vedresti, non sarebbe quello che hai a disposizione. Il controllo è un atteggiamento interiore molto positivo, e molto, può migliorare la tua vita.

Perciò, vorrei spezzare una lancia a favore di questa parola, spesso usata con connotazioni negative. “Controllo” – leggo dal dizionario Treccani – come “essere in grado di dirigere e regolare; essere in grado di dominarsi”. Ci sono dei sinonimi di controllo che ben richiamano l’idea più diffusa: controllare come contenere, trattenere, impedire, respingere. Invece, dovresti imparare a pensare al controllo come alla tua capacità di calibrare, di padroneggiare, di governare e influenzare, te stesso e la tua vita. I pensieri non nascono dal nulla, nascono dalle tue credenze, da come vedi le cose, da cosa le esperienze della tua vita hanno portato in te.

Il coraggio di usare il controllo consapevole per trasformare ciò che non va

Storia vera, nome di fantasia. Camillo è un uomo ricco di curiosità, intelligenza, simpatia, amabilità e profonda sensibilità. Ha – aveva – dei convincimenti su se stesso, che venivano dalla sua vita, per cui si era sempre auto-limitato, adeguandosi a modelli che richiedevano pesantezza, durezza, forza intesa come indifferenza. E tutto questo trattenere ciò che era, invece di esprimerlo, impedirsi la piena realizzazione, invece di governarla, questo aveva attivato un’attività costante di pensieri negativi, un ritornare e rimuginare, creare realtà nella sua mente, che, spesso, erano assai peggiori della realtà vera, ma non riusciva a vederlo, perché il suo stato interiore era sempre cupo e sfiduciato. Arrivò da me quando sua moglie Silana aveva deciso di lasciarlo. La persona che più, nella sua vita, amava.

Il Camillo di oggi è un uomo diverso. È sempre Camillo, la sua natura, le sue attitudini, i suoi pensieri, ma li ha padroneggiati, ha deciso di influenzare la sua vita per non perdere la sua Silana. Che lo amava ancora, ma desiderava essere, anche lei, felice e libera, e andare d’accordo con quel Camillo sempre più pieno di pensieri negativi, di critiche, di cose da ridire, più il tempo passava, più le costava fatica. Una bella storia, di due persone che hanno avuto il coraggio di ricrearsi, di dare alla luce loro stesse e poi, di scoprire se, insieme, potevano essere davvero felici, come non erano mai stati. E sì, lo sono, davvero felici.

Come (e perchè) controllare i pensieri

Tu puoi calibrare ed influenzare i tuoi pensieri, come puoi governare la tua vita. Parti da questa consapevolezza: i tuoi pensieri li crei tu. Essi creano ciò che provi, e ciò che provi crea altri pensieri. E tutto questo influenza il tuo essere, il tuo agire. La prima cosa da fare, è decidere come vuoi influenzarti, chi vuoi essere. I pensieri negativi e ricorrenti vanno compresi bene, perché hanno un’origine e una storia. Non devi considerarli né un difetto né una debolezza né un nemico né una minaccia. Ma una realtà da conoscere. E poi, trasformare.

Da qui, deriva il rinnovare il tuo modo di pensare, rendendolo più proficuo per la tua vita. Anche “proficuo” è una bella parola: un modo di pensare proficuo è un modo di pensare fruttuoso, positivo, produttivo, giovevole, buono. Proprio ieri Marcella mi diceva che da quando si sta allenando con me, da quando ha scelto di essere se stessa come prima cosa, nella vita, di essere e comunicare, riesce a fare cose, a dire cose, a pensare cose, che portano ad atteggiamenti rinnovati, proficui, buoni, con una facilità che mai avrebbe immaginato. E quando si rende conto dei suoi progressi, sempre più si autodetermina che vuole continuare, a progredire, a crescere, a stare bene, a creare valore. I pensieri negativi esistono, ma non sono la realtà: sono un mondo interiore che crei. Puoi controllare i tuoi pensieri perché possano sostenerti nel tuo rinnovamento interiore, e aprano le porte al miglioramento della tua vita.

Vivere proficuamente: controllare i pensieri per creare la tua vita su misura

Parti da qui: inizia a lavorare sul controllare i pensieri per migliorare la vita. Diventa consapevole che puoi calibrare ed influenzare i tuoi pensieri, come puoi governare la tua vita.

E se vuoi una mano per metterlo in pratica, ed accompagnare di pari passo la tua evoluzione interiore con la trasformazione concreta della tua vita, sarò ben felice di aiutarti, metto a tua disposizione tutta la mia esperienza, quello che sono e quello che so. Scrivimi, parliamone, c’è sempre un modo per far sì che tu possa controllare i tuoi pensieri perché influenzino e realizzino la vita che desideri. Annarosapacini.com, pagina contatti, trovi lì i miei recapiti, come anche sulle mie pagine social, sono tutti i principali.

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Come le parole profonde, come la musica. Eccoci gli aforismi dedicati al controllo dei pensieri. Charles Darwin: “Lo stadio più elevato nelle civiltà morali consiste nel riconoscere che dovremmo controllare i nostri pensieri”. Stephen King: “Un uomo che urla è un uomo che ha perso il controllo”. Napoleon Hill: “Coltivate sempre pensieri positivi, l’entusiasmo non può fiorire in un terreno pieno di paura”. Veronica Roth: “La pace è controllo. Questa è libertà”. L’ultimo, di Dylan Thomas: “La vita ti offre sempre una seconda possibilità. Si chiama domani”.

Il brano s’intitola: “Vox”. Sii la tua voce, rendi realtà i tuoi pensieri migliori. Grazie per essere con me in questo viaggio. Ti aspetto alla prossima puntata. Ciao ciao

“Controllare i tuoi pensieri perché possano sostenerti nel tuo rinnovamento interiore, e aprano le porte al miglioramento della tua vita, è una scelta che puoi fare in ogni momento”
-Annarosa Pacini

Crescita e realizzazione personale, comunicazione, motivazione, ispirazione, evoluzione, coaching on line – frasi, pensieri, aforismi e citazioni tratti dal lavoro della dr.ssa Annarosa Pacini (© tutti i diritti riservati: è consentito l’uso con la citazione della fonte e link al sito)

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