Se tu non cambi il mondo, il mondo cambia te

Quando ti relazioni con qualcuno, come fai a sapere che il tuo modo di comunicare è adatto, a te, alla persona, alla situazione? Se la relazione (discussione, confronto, situazione) non va come tu vorresti, c’è un modo per sapere quanto e se dipende da te? Sì, c’è. Al di là delle diversità individuali, c’è un criterio basilare valido per tutti. Nella comunicazione, non nuocere. Non fare del male, a te stesso e all’altro. Se qualcuno soffre, vuol dire che puoi migliorare. Per te, per primo. Poi, per gli altri. Perchè solo se stai bene, comunichi bene. E se comunichi bene, allora, starai sicuramente meglio. Per mettere in pratica questo principio applicato alla comunicazione devi porti una semplice domanda, e risponderti sinceramente. Così potrai usare la tua comunicazione per crescere.
(Scorrendo puoi leggere la trascrizione dell’audio)

Se tu non cambi il mondo, il mondo cambia te

Se la trasformazione gioca a tuo favore, hai già cambiato il tuo mondo, potrai continuare a farlo, di più, e meglio. Ma, nell’esperienza comune, avviene soprattutto il contrario. Ogni esistenza è incontro e comunicazione. Comunicazione e relazione. Anche la tua. Nasci, sei, incontri, persone, relazioni, eventi. Essere è comunicare e comunicare è essere. Comunicare in quanto essere, presente, manifesto. In un senso molto ampio, che riguarda non solo la comunicazione tradizionalmente intesa, verbale, non verbale, linguaggi del corpo, simboli, segnali, Riguarda tutto. L’effetto che un tuo gesto produce negli altri e che gesti di altri producono in te. Parole che pronunci e parole che ascolti. Colori, odori, suoni, ogni tipo di percezione interiore ed esterna, anche la propriocezione, è una forma di comunicazione. I pensieri, comunicano, le emozioni. Per questo ci trasformiamo, perché ogni esistenza è fatta di incontri.

Agire, non subire, il concetto di trasformazione attiva

Oggi una mamma mi raccontava che la sua bambina, dopo il primo mese di scuola elementare, è più nervosa e turbata. La maestra, brava ma stressata, urla e inveisce contro i bambini che piangono. Perchè disturbano. Non si chiede, perché piangano. Questa esperienza potrebbe segnare per sempre il vissuto scolastico di questa bambina, che chiamerò Sara. O, almeno, sino a che non sarà abbastanza grande e potente da poter affermare, esprimere, comunicare se stessa, nella sua piena autonomia. Sara è fortunata, ha vicino una mamma attenta, profonda, con tante energie. Non un adulto come tanti, un adulto capace di riconoscere il suo diritto di essere bambina. La sua mamma, che chiamerò Luna, si sta allenando. Per essere se stessa, per liberarsi dagli effetti del mondo che l’hanno cambiata. Perchè sa che la sua felicità vera viene dal suo essere vera, e che più lei sarà felice, più lo saranno i suoi figli. Felice in modo vero e concreto, consapevole. La felicità, così come la intendo, da trovare in te e realizzare nella vita, è un concetto di felicità cui ho dedicato alcuni podcast, se già non li hai ascoltati, puoi trovare nell’archivio del podcast le puntate in cui ne parlo.

La vita è cambiamento (anche se non lo sai)

Il cambiamento fa parte della vita, o parte da te e va verso il mondo, o è il mondo a decidere come ti trasformi. Questo è un dato di fatto. Potresti anche negarlo, e dire: “io non cambio” oppure: “nulla mi ha cambiato”, ma non sarebbe vero. Tu cambi, sicuramente. C’è un però. Una cosa è farsi trasformare dalla vita, un’altra è decidere come trasformarti. Una cosa è accontentarti di quello che riesci a fare, usando le risorse che ti viene più facile utilizzare, un’altra decidere di usare tutte le tue risorse, al massimo, al meglio, per poter essere te stesso. Puoi, seguendo la tua strada. Rispettando la tua natura. E scegliendo gli obiettivi che senti come più veri per te. L’evoluzione vera è frutto di una decisione, ed è molto diversa dall’evoluzione spontanea.
Da un seme può nascere e crescere sempre una pianta. Ma perché possa essere la più grande, bella, straordinaria pianta che quel seme possa creare, ha bisogno delle condizioni ideali. La differenza tra te e il seme è che il seme non ha le gambe, e deve fare del suo meglio lì dove è. Tu, invece, puoi fare ciò che vuoi. Perchè restare in un vaso, magari in penombra, quando daresti il tuo meglio su una vetta assolata? Non sei una pianta. Ma se non cambi il mondo, il mondo cambia te.

Cercati, trovati, liberati (la vera crescita personale)

Se cresci in un ambiente – ad esempio – in cui non percepisci stima, con facilità potresti diventare allo stesso modo critico, o sfiduciato, o prendertela con chi non comprende il tuo bisogno di supporto, e vivere una vita di relazioni condizionato da ciò che ti ha trasformato. Pensa invece che cosa puoi fare, se decidi di essere tu a trasformare. Puoi non solo sostenere te stesso, ma anche gli altri, e magari aiutare chi non ha saputo sostenerti a scoprire che, nella vita, ci sono tanti modi di essere.
Ti racconto una storia, vera (nome di fantasia, come sempre), molto sinteticamente, anche se meriterebbe che le dedicassi tante puntate. E’ la storia di Imperio. Imperio si è avvicinato alla grafologia per curiosità. Era una persona abbastanza realizzata, ma non molto felice sul fronte affettivo. L’analisi di grafologia evolutiva® gli ha messo di fronte una realtà che conosceva, ma anche molto altro, tanto altro, tanta verità, che sapeva, però, un po’ non voleva saperlo (a volte, sapere e non sapere sembra meglio, ma non lo è).
La sua scrittura rivelava il suo adattamento, cioè come il mondo lo aveva cambiato. Un solitario, piuttosto severo e giudicante, poco espansivo, intelligente ma poco propenso a cambiare, molto perfezionista, abituato a valutare le persone in base al ruolo sociale. In famiglia, non c’erano mai stati problemi economici, ma c’era stata poca famiglia. Il padre sempre fuori per lavoro, la madre sempre in casa frustrata, per avere rinunciato alle sue ambizioni lavorative. Poi aveva due fratelli, e uno era il preferito di tutti. Imperio aveva saputo farsi strada, nella vita. Era venuto da me per curiosità, questo si diceva. Ma in realtà cercava le risposte di cui aveva bisogno per poter cambiare il mondo, per poter usare le sue energie per il suo essere autentico e la sua vita.

Cerca le risposte che ti servono per evolvere

Così, ha imparato a riconoscere il modo in cui il mondo lo aveva cambiato, e come lui era e voleva cambiare il mondo. Quel solitario, severo e poco espansivo era in realtà una persona profonda, affettuosa, sensibile e molto seria, che mai aveva potuto esprimersi come avrebbe voluto, né aveva trovato l’accoglienza di cui avrebbe avuto bisogno. Così si era adattato. Era Imperio al 30-40 per cento, l’influenza della sua famiglia al 30 per cento, e il resto veniva dalle esperienze e dalla vita, scuola, lavoro, relazioni. Nonostante i limiti che gli venivano dal suo vissuto familiare, a forte razionalizzazione e poca espressione comunicativa ed affettiva profonda, lui invece era molto dotato, era proprio quella la dimensione da cui poteva venire la sua felicità autentica.
Oggi Imperio è lo stesso uomo, ma è anche cambiato, ha trasformato il mondo, perché ha ritrovato se stesso ed ha deciso di essere, pienamente. E’ una persona che sceglie bene le sue amicizie, ma il suo appoggio non manca a chi lo chiede, sul lavoro, è amato e apprezzato da tutti. Consiglia, più che giudicare, ed è diventato più espansivo di quanto mai avrebbe pensato di essere, al momento giusto, nel modo giusto, con le persone giuste. E, grazie a lui, molte cose sono cambiate, anche nella sua famiglia, i rapporti sono migliorati. Dove c’erano tensioni e attrito, battute cattive e giudizi, oggi ci sono comprensione e dialogo, spiegazioni e riconoscimento della diversità come valore. E’ così per tutti.
Il mondo ti cambia. E’ facile, capire se e quanto ti ha cambiato. Toglierei il se, lascerai il quanto. Chiediti cosa vorresti di più, nella tua vita, cosa vorresti di meno. Cosa ti fa soffrire di più, cosa ti rende più felice. A te. Solo a te. Non a qualcuno intorno a te. Se ci pensi con attenzione, vedrai che le risposte cambiano. Ecco, scegli le tue. Sono quelle le risposte che cambiano il mondo. Il tuo mondo, e quello degli altri. C’è un aforisma che spesso si legge, on line, attribuito a Gandhi: sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo. Sii te stesso, sii il cambiamento. Il cambiamento avverrà nel mondo. Un argomento che mi affascina, spero anche a te, scrivimi, mi piace leggere le vostre riflessioni.
Se vuoi conoscere il mio metodo e come posso aiutarti, contattami info (at) annarosapacini.com o telefonami, 3396908960. Oppure usa il form in questa pagina: contatti. Il primo incontro informativo è gratuito, puoi fissare un appuntamento per una videochat, e chiedere quello che ti interessa sapere. Intanto, puoi richiedere un Profilo grafologico essenziale, collegandoti al mio sito, così da avere subito un’idea dei tuoi punti di forza, e poi valutare altre strade, come l’analisi grafologica in life coaching, il corso intensivo di comunicazione on line, il counseling grafologico evolutivo per i tuoi più importanti obiettivi di vita.
Prima del brano musicale, per salutarti, tre aforismi sul cambiamento
“Il più grande spreco nel mondo è la differenza tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare” (Ben Herbster)
“Le persone che per qualche motivo sono angosciate a volte preferiscono un problema che è loro familiare piuttosto di una soluzione che non lo è per nulla” (Neil Postman)
“Sii come la fonte che trabocca e non come la cisterna che racchiude sempre la stessa acqua” (Paulo Coelho)

Il brano che ho scelto si intitola: “Energy sound”.
Ti ringrazio, per essere stato con me. Alla prossima puntata.

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