L’intelligenza si può allenare, e, come tutte le cose che possono essere allenate, questo vuol dire che può migliorare. Ci sono tante strategie, metodi e approcci che possono essere d’aiuto. Le domande che dovresti farti, però, per poter scegliere meglio, sono: cosa intendi tu, per intelligenza e quale tipo di intelligenza vorresti allenare. E perché. In questo podcast trovi cinque passi alla portata di tutti per fare in modo che l’intelligenza non solo resti attiva, ma cresca. Più uno, che è poi quello davvero fondamentale. Ed è quella l’intelligenza che davvero può aumentare. Che è molto di più, dell’intelligenza.
(Scorrendo la pagina puoi leggere l’audio della puntata)
- Piccoli suggerimenti per allenare l'intelligenza
- Intelligenza e pensiero critico: una buona abitudine da coltivare
- Open mind: perché l'intelligenza ha bisogno di curiosità (e applicazione)
- L'importanza del mettere in pratica (anche per la mente)
- La più importante strategia per migliorare ogni intelligenza
- Anche l'auto-critica è una forma di intelligenza (purché sia costruttiva)
- Il sesto passo: scegliere di migliorarti (sempre)
Piccoli suggerimenti per allenare l’intelligenza
Inizio dal riassumerti un articolo che ho letto, che spiega come, attraverso cinque passi, puoi allenare l’intelligenza di tipo intellettuale: primo, avere una mente curiosa e impegnata. Abbraccia la curiosità e la sete di conoscenza. Fai domande sul mondo che ti circonda e cerca risposte attraverso la ricerca, la lettura e l’esplorazione. La curiosità è il fondamento della crescita intellettuale.
Secondo, leggi di più. La lettura è uno dei modi più efficaci per espandere i propri orizzonti intellettuali. Esplora, libri, articoli, documenti accademici. Non limitarti a un genere o un argomento; amplia i tuoi interessi. Qua, devo aggiungere una piccola nota: quando si parla di lettura che amplia le capacità della mente, si parla di lettura attenta, di conoscenza, di libri veri, di argomenti nuovi, di studio.
Purtroppo, lo scrolling social, i commenti, i post, le fake, non rientrano tra le letture che favoriscono il miglioramento dell’intelligenza. Mi duole anche dirti che non solo questo tipo di conoscenza non favorisce l’allenamento intellettuale, ma, a detta degli esperti, lo riduce. D’altronde, un libro che ha un titolo che è tutto un programma, “Demenza digitale” di Manfred Spitzer, pubblicato per la prima volta nel 2013, da solo dà l’idea di come l’informazione digitale non sia fonte di conoscenza evolutiva.
Intelligenza e pensiero critico: una buona abitudine da coltivare
Terzo, usa quotidianamente il tuo pensiero critico. Esercita il pensiero critico analizzando informazioni e idee da più prospettive. Valuta criticamente argomenti, prove e fonti. Questo ti aiuterà a prendere decisioni informate e a risolvere problemi complessi. Anche qua, vorrei aggiungere una piccola nota di attualità.
È ormai sotto gli occhi di tutti il fatto che i giovani studenti universitari, in tutto il mondo, non siano più in grado di capire testi molto complessi, sbaglino risposte semplici – e figuriamoci chi studente non lo è più da tempo – proprio per il mancato allenamento “tradizionale”, lettura e scrittura. Il flusso di informazioni in cui siamo immersi tende a far perdere l’abitudine all’uso del pensiero critico, portando all’omologazione o al pensiero settoriale. Solo l’approfondimento e la ricerca possono permetterti di farti una tua idea, davvero fondata, un allenamento che giova a tutta la vita, non solo all’intelligenza.
Open mind: perché l’intelligenza ha bisogno di curiosità (e applicazione)
Quarto, perseguire la conoscenza sempre. Rendi l’apprendimento un’abitudine permanente. Partecipa a lezioni, workshop e corsi online, segui conferenze, segui persone che possono insegnarti qualcosa che non sai. Rimani aggiornato sugli sviluppi nel tuo campo di interesse e sii aperto all’apprendimento da esperti e colleghi. Questo ti aiuterà anche a mantenerti mentalmente forte e sano. Aggiungo, questo vale per tutto, non solo per l’apprendimento intellettuale.
La prima specializzazione che ho preso, dopo la laurea, è stata in “lifelong learning”, cioè come continuare ad imparare per tutta la vita, e come questo possa migliorare tutto, anche la vita che vivi. Apprendimento, però, in senso ampio: tante attività che coinvolgono il rapporto tra l’occhio, la mano e la mente, sono apprendimento per crescere, da un semplice cruciverba (mi raccomando, da fare su carta, scrivendo con la penna), alla pittura, alla musica, al cucire, al giardinaggio, al fai da te, come anche dedicarti ad un’attiva sportiva per te nuova (anche la memoria muscolare aiuta l’intelletto). Imparare è sempre, e comunque, imparare
L’importanza del mettere in pratica (anche per la mente)
Quinto, metti in pratica quello che impari. Ovvero, applica le tue conoscenze alle situazioni del mondo reale. Risolvi problemi, crea e innova. L ‘applicazione attiva rafforza la tua comprensione e ti aiuta a conservare le informazioni. Diventare intellettualmente più intelligente è un processo continuo, conclude l’articolo. Mantieni il tuo impegno, sii paziente con te stesso e goditi il viaggio per espandere i tuoi orizzonti intellettuali. Questo articolo è un invito ad essere sempre curiosi, ad imparare, a sfidare i propri orizzonti ed i propri limiti. L’intelligenza si può allenare, sì. Ma è il “più uno”, il passo che mi interessa.
La più importante strategia per migliorare ogni intelligenza
Nel mio lavoro, incontro tante volte persone che hanno dei dubbi su quella che definiscono la loro “intelligenza”. “Se fossi stato intelligente, l’avrei lasciata prima”, “Non mi pare di essere davvero intelligente, altrimenti avrei creduto in me ed avrei fatto un altro lavoro”. “Però ci ricasco sempre, forse non sono così intelligente”, sono solo degli esempi. Ma questa, di cui parlano, non è “intelligenza”. Le attitudini intellettive si possono allenare, iniziando dall’applicare i cinque passi, ma, appunto, quello è solo l’inizio.
Ogni persona ha caratteristiche intellettive sue proprie, così, andando in profondità, è possibile trovare modi e percorsi davvero ottimali, ognuno i propri (come sai, se mi segui da un po’, nel mio metodo tutto è su misura). Io vedo, i miei cari clienti, e allievi, progredire costantemente, in tutto, anche nell’utilizzare le proprie attitudini intellettive. Ma le attitudini intellettive non possono prescindere da quelle temperamentali. L’intelligenza tradizionalmente intesa non è disgiunta da tutte le altre intelligenze, da quella emozionale a quella visiva a quella verbale a quella musicale. E, in ogni essere umano, vi è una combinazione unica.
Anche l’auto-critica è una forma di intelligenza (purché sia costruttiva)
Ma dagli esempi che ti ho riportato sopra, risulta evidente l’errore in cui, facilmente, si cade: auto-giudicarsi in base a parametri, spesso esterni, che non tengono conto di quanto, invece, sia umano, ed anche, intelligente, fare esperienze che seguono il proprio modo di sentire, perché indica ascolto e coerenza. Poi, verificare, alla prova dei fatti, che non sono state le scelte migliori, quello è un altro modo per crescere.
Uso nomi di fantasia, e penso a storie vere. Riccardo non l’ha lasciata perché l’amava, ed ha voluto provare in tutti i modi a salvare la sua relazione. Ma in tutti i modi non include essere ciechi alla realtà, non include l’infelicità di entrambi. E non c’entra nulla, l’intelligenza, c’entrano l’amore, l’illusione, le speranze, gli attaccamenti. Renata, che ripensando alle sue scelte professionali si vede come “non intelligente” per non avere cambiato lavoro, anche lei ha dovuto imparare ad apprezzarsi di più. Le sue scelte, sono state molto coerenti con ciò che per lei era importante in quel momento della vita in cui le ha fatte: un lavoro sicuro, restare vicino a casa, occuparsi della famiglia. Poi, il tempo passa, le cose cambiano, noi cambiamo. E ci vogliono coraggio e saggezza per comprendere che oggi le tue scelte possono essere diverse e rivoluzionarie. Anche, intelligenza, ma lo trovo un po’ limitante, pensare ad un singolo aspetto del nostro essere come se fosse la fonte di tutto.
Il sesto passo: scegliere di migliorarti (sempre)
Infine, Mario, “se fossi intelligente non ci ricascherei”. Ma, cari amici miei, certe situazioni, dipendenze affettive, dipendenze da sostanze, dipendenze da abitudini, sono tunnel in cui si entra per cercare di stare al riparo da qualcosa, e, anche questi, non hanno nulla a che fare con l’intelligenza. Mario è un uomo molto intelligente, ma il suo mondo emozionale, la sua storia personale, lì c’è molto che può fare, per essere più felice.
Il sesto passo è, (e questo lo aggiungo io): impara a riconoscerti e a valorizzarti, smetti di giudicarti in base al passato, e scegli di migliorarti in base al presente e al futuro. L’intelligenza è anche un atto intenzionale, di scelta di crescere, di migliorare, di capire, e riguarda tutta la vita, nella tua interezza. Perciò sì, puoi migliorarla, quando vuoi, e arrivare dove vuoi. Se vuoi cambiare qualcosa, puoi.
E se vuoi sapere come posso aiutarti, ad allenare quello che desideri allenare, che sia l’intelligenza, le attitudini, il modo in cui vivi la vita o affronti l’amore, sono a tua disposizione. Scrivimi, telefonami, chiedi quello che vuoi sapere, ti risponderò molto volentieri. Nel mio blog, annarosapacini.com, pagina contatti, trovi tutti i miei recapiti.
E delle risposte molto mirate, ti possono arrivare subito, in pochi giorni, dal tuo Profilo Grafologico Essenziale, un focus dei tuoi punti di forza, in questo momento della tua vita, ma anche dal tutto della tua essenza, che realizzo personalmente, dopo aver studiato la tua scrittura. Nel mio sito c’è una pagina dedicata, puoi leggere alcuni Profili già realizzati, e trovi tutte le indicazioni. Puoi richiederlo anche adesso.
Spero che consideri un allenamento utile anche questo podcast, Comunicare per essere®. Certamente lo è per me, una sfida a continuare a progredire e a condividere con te tutto quello che sono e che so. Puoi seguirlo dal mio blog, dove tutte le settimane pubblico le nuove puntate ed anche le trascrizioni dei testi, ed iscriverti liberamente dalla tua app per musica e podcast preferita.
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E adesso, per salutarti, è il momento, consueto, degli aforismi e della musica, altri modi per mantenere allenata ogni nostra intelligenza. Quattro aforismi sui modi di vedere l’intelligenza. Osho: “La sensibilità è l’abito più elegante e prezioso di cui l’intelligenza possa vestirsi”. Blaise Pascal: “Più uno è intelligente, più sono le persone che uno trova originali: la gente comune non vede differenza tra gli uomini”. Dostoevskij: “Per agire intelligentemente non basta l’intelligenza”. E l’ultimo, di Stephen Hawking: “L’intelligenza è la capacità di adattarsi al cambiamento”.
“Motivate” è il titolo del brano. La motivazione è molto importante. Sempre. Ma ce n’è una che è alla base di ogni motivazione: è quella che nasce dentro di te, che fa capolino anche nei momenti no, quella che ti fa venire voglia di sorridere, che ti fa continuare. Quella, devi sempre coltivare. Questo, è il mio augurio: che tu non perda mai il desiderio di migliorare la tua vita. Grazie di essere stato con me, ti aspetto alla prossima puntata. Cia ciao
“Impara a riconoscerti e a valorizzarti, smetti di giudicarti in base al passato, e scegli di migliorarti in base al presente e al futuro”
-Annarosa Pacini
Crescita e realizzazione personale, comunicazione, motivazione, ispirazione, evoluzione, coaching on line – frasi, pensieri, aforismi e citazioni tratti dal lavoro della dr.ssa Annarosa Pacini (© tutti i diritti riservati: è consentito l’uso con la citazione della fonte e link al sito)