Chi sono io? Come essere la tua vera identità

Essere te stesso è la scelta più grande. Perchè non basta “essere”, bisogna anche diventare, quello che sei e quello che scegli. Ricercare la massima espressione della tua identità profonda, e portarla nel mondo. Per vivere meglio, per stare meglio, per essere migliore.
(Scorrendo la pagina puoi leggere la trascrizione dell’audio della puntata)

Chi sono io: l’importanza di sapere chi sei

Sapere chi sei ed essere chi sai e scegli di essere possono davvero fare la differenza nella tua vita. Non soltanto quando ti trovi ad affrontare momenti difficili, crisi affettive, professionali, personali, ma anche, o soprattutto, quando decidi che vuoi cambiare, che vuoi capire, che vuoi trasformare. “Chi sono io” più che una domanda è una ricerca, che poi diventa una decisione, e quindi, una soluzione. “La” soluzione: solo comprendendo chi sei, puoi anche scegliere chi vuoi essere. Perché questo possa però portare una vera e grande e costruttiva trasformazione nella tua vita c’è una decisione fondamentale da prendere, e molte fondamentali azioni da fare. In questo podcast ti dico da dove puoi partire.

Se non rafforzi la tua identità, indebolisci la tua essenza

Intanto, inizio da alcune nozioni di base sull’identità. L’identità si riferisce ai valori che guidano le scelte che fai (relazioni, carriera, filosofia di vita). Queste scelte riflettono chi sei e cosa apprezzi, ma anche quello che sei diventato che, non sempre e non necessariamente, esprime davvero chi sei. Poche persone scelgono la propria identità, la maggior parte di noi “incorpora” semplicemente i valori della propria realtà, la famiglia, il contesto sociale e culturale. Valori che possono essere affini alla tua vera identità, oppure no, e che possono essere costruttori di valore, oppure no (pensiamo, ed è solo un esempio, alla ricerca del materialismo, del potere ed al bisogno di apparire, spesso legati ad un uso della comunicazione on line poco critico, e che condizionano fortemente, oggi, le identità meno forti e meno chiare a se stesse).

Questo è molto rischioso, perché i valori trasmessi da queste realtà potrebbero sembrare autentici e giusti anche per te, ed invece, portarti a vivere una vita insoddisfacente. Questo perché la “soddisfazione”, intesa come il ritrovarsi in ciò che sei e fai, nel costruire felicità e valore, è strettamente legata alla valorizzazione ed all’espressione della tua identità, e se agisci in un contesto, di vita, familiare, sociale, culturale, in cui i valori non sono quelli che ti permettono di espandere la tua forza interiore, ed il tuo essere, allora, vuol dire che lo riducono.  Non avere un senso coerente di identità porterà all’incertezza su ciò che si vuole fare nella vita.

La ricerca della propria identità: un percorso da non rimandare

Al contrario, le persone che vivono una vita soddisfatta rimangono fedeli ai propri valori e perseguono obiettivi significativi. È possibile avere più di un’identità: puoi essere un’insegnante, una madre e un’amica. Un professionista, un figlio e un solitario che vive bene con se stesso. Ognuno ha il proprio senso e presupposti che vengono interiorizzati come identità. Una delle principali missioni di autosviluppo durante la prima adolescenza è proprio la separazione dei diversi sé in funzione del contesto sociale con la consapevolezza delle potenziali contraddizioni. Di fatto, lo sviluppo dell’identità non può prescindere dal “trovare se stessi”, abbinando le proprie capacità ai ruoli sociali disponibili.

Qual è la decisione fondamentale da prendere? Chiederti chi sei, e poi scoprirlo. Capire chi sei e poi comprendere chi vuoi essere. Valutare, con coraggio e sincerità, se la vita che fai ti corrisponde, se il luogo in cui vivi – tutto, famiglia, lavoro, relazioni – va bene per te. Se quello che ti rende felice è indipendente dal contesto, e quindi, stai lavorando per una solida ed equilibrata felicità interiore, oppure dipende solo dall’esterno, e cambia secondo la vita che vivi – tutto, famiglia, lavoro, relazioni – e questo vuol dire che ancora non hai scelto davvero. Questo è il punto da cui partire.

Capire chi sei: perché, e come, orienta le tue azioni

Tra le azioni che puoi fare, una volta definita la tua identità, ci sono trovare e sviluppare le tue potenzialità personali (quelle cose che puoi fare meglio di altre cose, che ti fanno sentire più felice, più realizzato, migliore). Scegliere il tuo scopo nella vita. Trovare opportunità per implementare quei potenziali e quello scopo. L’identità non è mai “definitiva”, continua a svilupparsi attraverso le nostre vite. Conoscere la propria identità aumenta l’autostima e riduce la depressione e l’ansia, perché quando fai ciò che pensi di dover fare, ed è giusto per te, sei felice. E non serve che te lo dicano altri, lo sei, perché lo sai.

Sapere chi sei e scegliere chi sei ti permette di affrontare i momenti difficili senza farti abbattere, perché quando hai le idee chiare, quelle, ti sorreggono. Pensa ad una crisi di coppia: se sai chi sei, cosa vuoi, puoi comprendere meglio i motivi della crisi, riconoscerli come veri, e capire che, se la crisi non si risolve, vuol dire che ci sono altre strade per poter essere più felice. Per questo fa la differenza nella tua vita: se entri in crisi perché qualcosa non va come vorresti, perché interpreti una difficoltà o un insuccesso come una colpa, o un segno di una tua incapacità, o difficoltà, o ti consideri una vittima, meno degli altri, guardi all’esterno e perdi il contatto con te, con la tua vera identità, allora davvero può sembrare che non ci siano altre possibilità e vie.

Se non sai (davvero) chi sei, ti perdi

Ma “chi sono io” non è una domanda, è una ricerca: se sei una persona corretta, e forte, e giusta, allora non cambierai perché una cosa non è andata come avresti voluto. Ne farai tesoro per far sì che l’andare avanti della tua vita ti porti verso mete più giuste e migliori per te. Che si tratti di lavoro o di amore, di famiglia o di obiettivi personali. Per questo, essere la tua vera identità è la soluzione. Ti faccio un piccolo esempio tratto dal mio lavoro e da quello che la grafologia evolutiva® apporta, che mi rende molto chiaro affrontare questo genere di argomenti, in quanto la scrittura è la persona, e lì, c’è tutto, chi sei, la tua storia, i condizionamenti, chi puoi essere, dove puoi andare, le strade migliori per te, le vie verso la libertà dell’essere e la scelta dell’identità.

Poniamo che una persona con una forte sensibilità, un uomo che chiamerò Vittorio, e penso ad uno dei miei clienti allievi, il nome è di fantasia, e la sua storia, un simbolo. Un bambino che nasce sensibile, curioso, gioioso in un contesto sociale e familiare con ruoli di genere poco elastici, mentalità poco aperte, dinamiche di comunicazione, verbali e non verbali, passivo-aggressive. Vittorio cresce e si scopre anche lui aggressivo, duro, si sente debole, vuole allontanare la sua sensibilità, la pensa un difetto, guarda intorno e vede uomini meno sensibili, e pensa di essere qualcosa che non va. Vittorio sbaglia. Scoprirà, grazie al percorso evolutivo che si fonda sulla sua identità, sulla sua comprensione espressione e valorizzazione, che non solo va molto bene così com’è, ma che quello che sentiva, il non andare bene, il non sentirsi compreso, apprezzato, non era lui, era l’effetto della vita e del contesto.

La tua vera identità: quella che sei, e quella che crei

Così Vittorio si sceglie, e non solo, si sceglie, ma anche, si apprezza, e inizia un nuovo modo di essere e comunicare: bisogna essere quel che si è, non diversi, non meno, migliori. Puoi usare la sensibilità come forza solo se riesci a comprenderne il grande valore.

Oggi Vittorio sa che il suo contesto, familiare e sociale, gli proponeva modelli che non erano i suoi, e la vera e migliore strada per ogni evoluzione non è combattere te stesso per essere diverso o gli altri perché siano come te, ma sostenere ciò che sei, e ciò che ognuno è, nel pieno rispetto e nella valorizzazione dell’identità individuale. Solo una vita che ti corrisponde è una vita che ti permette di amarti e di amare, e di migliorare, libero, e forte. Quella è la vita da ricercare e da creare, e più è in armonia con la tua identità, più armonia porterà nella tua realtà. E dato che il mio lavoro ha come punto centrale proprio la comprensione, la valorizzazione, il potenziamento, la massima espressione del tuo essere, se vuoi iniziare ad avviare questo percorso, qualunque siano i tuoi obiettivi, le situazioni da risolvere, le scelte da chiarire, sono qua per aiutarti.

Telefona, scrivi, chiedi, rispondo sempre a tutti, e c’è sempre una strada che può portarti dove vuoi arrivare. Ma se non la cerchi, non la troverai. Annarosapacini.com, pagina contatti, trovi tutti i miei recapiti.

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Come sempre, è il momento di salutarti, per riflettere e lasciarti ispirare, con gli aforismi, concentrati di ispirazione, e la musica, che all’ispirazione apre sempre le porte. Henry Miller: “Siamo tutti parte della creazione. Siamo tutti dei re, dei poeti, dei musicisti; e non resta che aprirsi come un loto per scoprire cosa si nasconde dentro di noi”. Sue Bender: “Ascoltare il tuo cuore non è semplice. Scoprire chi sei non è semplice. Ci vuole un sacco di duro lavoro e di coraggio per conoscere chi sei e che cosa vuoi”. Matthew Arnold: “Decidi di essere te stesso: e sappi che chi trova se stesso, perde la sua infelicità”. Il brano è: “Progress”. Cosa ti dice? Vai avanti, cerca te stesso, scegli te stesso. Impara a guardare il mondo con i tuoi occhi veri. Questo è anche il mio augurio per te. Grazie per essere con me in questo viaggio, ti aspetto alla prossima puntata. Ciao ciao

“Sapere chi sei e scegliere chi sei ti permette di affrontare i momenti difficili senza farti abbattere, perché quando hai le idee chiare, quelle, ti sorreggono”
-Annarosa Pacini

Crescita e realizzazione personale, comunicazione, motivazione, ispirazione, evoluzione, coaching on line – frasi, pensieri, aforismi e citazioni tratti dal lavoro della dr.ssa Annarosa Pacini (© tutti i diritti riservati: è consentito l’uso con la citazione della fonte e link al sito)

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