Solo una pedagogia extra-ordinaria ti salva dal virus

In questa puntata ti parlo di quello che serve per affrontare la vita soddisfatto di te. Ti parlo di evoluzione personale, per cominciare. L’evoluzione personale non scade, non ha un inizio e non ha una fine. E’ sempre lì, attiva, e puoi crescere quanto vuoi. Crescere qualitativamente. Perciò le strategie e le risorse interiori sono valide sempre. Nelle puntate precedenti ti ho spiegato come possono aiutarti quando tu lo vuoi, e ancor più nei momenti di crisi. Il virus ha un grande potere, se tu glielo permetti, infetta anche l’anima. In questa puntata ti dico perché è importante insegnare ai bambini il rispetto della vita, che include anche le regole, ai runner a riconoscersi simboli dei valori più alti dello sport, a tutti a scegliere di essere migliori, che essere peggiori è facile. Serve una pedagogia extra-ordinaria, una visione dell’uomo, dell’umanità, della vita, del bene e dei valori che tenga conto della situazione che stiamo vivendo e del mondo in cui stiamo vivendo. In futuro, nulla sarà più come prima, dicono tanti. E’ una frase che aleggia minacciosa, quasi a preconizzare un futuro necessariamente negativo. Ma anche oggi non è più come ieri. Gli anni Duemila non erano come il secolo che li ha preceduti e l’Illuminismo non era il MedioEvo. Il virus può infettare anche l’anima del futuro, oppure no. Perchè l’anima del tuo futuro sei tu: il futuro non sarà più come prima, infatti, può essere migliore. Strumento vitale per difenderti, sostenerti e crescere, è la Pedagogia evolutiva®.
(Scorrendo puoi leggere la trascrizione dell’audio)

Solo una pedagogia extra-ordinaria ti salva dal virus (il ruolo della Pedagogia evolutiva®)

Per conoscere la mia visione della Pedagogia, puoi ascoltare la puntata dal titolo: “Pedagogia evolutiva®: il principio di autoliberazione e la costruzione della vita”. L’autoliberazione è un percorso consapevole e volontario, verso la piena libertà, una libertà capace di essere e costruire valore, un’auto-liberazione che è anche auto-educazione, di una natura umana capace di elevarsi ed evolversi. Questi sono per me principi ispiratori e fanno parte del mio approccio e del mio metodo, li uso e li applico, nella mia vita, e li insegno. In situazioni extra-ordinarie, come la pandemia del coronavirus, occorre una pedagogia altrettanto extra-ordinaria, ovvero, che faccia appello a visioni e valori antichi e insieme nuovi. I giornali, analizzando i dati degli ultimi secoli, ipotizzano, con il supporto anche di esperti, che pandemie di questo livello possano verificarsi sempre più frequentemente. Oggi gli uomini possono affrontarle perché sono evoluti. Anche se in certi momenti non sembra, e il cervello rettiliano è sempre lì in agguato, se vogliamo essere giusti, non possiamo non riconoscere che il mondo è pieno di esseri umani di buona volontà. Tanti, tantissimi, alcuni, definiti dalle loro professioni, Operatori Sanitari, Forze dell’Ordine, Forze Armate, altri, meno, eppure è il loro ruolo che li trasforma in combattenti in prima linea, operai, impiegati, commessi, insegnanti, e che dire dei padri, delle madri, dei figli, dei nonni? Ci sono tutti, ci siamo tutti, in prima linea, ognuno con un proprio compito, con diritti e doveri. Grazie a te, grazie a tutti.

Tutti in prima linea, per rendere il mondo un posto migliore

Gli uomini di buona volontà sono quelli che tengono il mondo in piedi. Perciò, se anche tu fossi uno di quelli che si lamenta molto, metti in atto questa piccola strategia: dopo ogni lamentela, un pensiero consapevole e positivo.
Lamentela: “Non ne posso più di stare chiuso in casa”, pensiero consapevole: “Certo stare chiusi in casa è impegnativo, vediamo di usare il nostro tempo per fare qualcosa di bello, visto che siamo fortunati, abbiamo una casa in cui stare, e poi, stiamo chiusi in casa per sconfiggere il virus, siamo come degli eroi in pantofole”.
Lamentela: “Bisogna fare troppa fila per fare la spesa”. Pensiero consapevole: “Quando faccio la fila per la spesa, penso a quei miliardi di bambini che muoiono di fame e di stenti, sempre, non ora perché c’è il virus. Mi piacerebbe che anche loro avessero una fila da fare”. Lamentela: “Mi vogliono obbligare a portare la mascherina ma io sto bene”. Pensiero consapevole: “Anche se penso di stare bene, con migliaia di morti nel mondo, mai e poi mai vorrei nuocere ad un altro essere umano, indosserò la mascherina, un sacrificio che può valere una vita, e un segno di rispetto nei confronti di chi non ce l’ha fatta e di chi è in prima linea”.
Considerali solo degli esempi, le parole da usare, devono essere le tue. Nel mio lavoro insegno che ognuno ha la sua buona comunicazione, il pensiero consapevole migliore per te è quello adatto a te, in cui credi. Come ti dicevo, il virus può infettare anche l’anima. Come puoi capirlo? Se non ti senti colpito dal dolore degli altri, se non riesci a guardare in prospettiva, a quello che avrai, a partire dalla tua vita, ma pensi solo al momento contingente, a quello che non hai. Se invece di pensare in grande, al tuo bene, al bene di chi ami, a vincere tutti uniti questa battaglia, pensi in piccolo, all’apericena che salta e alle partite di calcetto che non sei andato a fare. Che potrai farne quante ne vuoi, ma solo se resti vivo. Intendimi, non voglio spaventarti, sono cose che senti da ogni dove, dagli scienziati, dagli studiosi, dai giornalisti, dai politici, dalla gente comune.

Bambini, runner e coronavirus: servono verità e coraggio

La verità spaventa, ma anche salva. Se conosci un pericolo, puoi affrontarlo e vincerlo. Fingere che non sia un pericolo, non è un modo per vincerlo. Ci sono anche scienziati, studiosi, giornalisti, politici e gente comune che finge che la verità non esista. E’ sempre una questione di scelte. La pedagogia extra-ordinaria è una pedagogia che riesce a guardare ai benefici a lungo termine. I genitori lamentano che i bambini dovrebbero poter uscire, e tanti esperti sono d’accordo. Ho due cose da dirti, di pedagogia extra-ordinaria: la prima, che i bambini rispondono potentemente al mondo interiore degli adulti. Se insegni loro che stanno in casa e sono degli eroi, gli piacerà. Se scegli un bel video on line e fai ginnastica insieme a loro, saltellando e divertendovi in casa, gli piacerà. E’ il rapporto umano, che fa la differenza. Questi nostri figli avranno a che fare con un mondo difficile, diverso dal nostro, le pandemie non saranno rare come un tempo. Meglio che imparino che l’unione fa la forza, che essere forti vuol dire impegnarsi e fare dei sacrifici oggi per proteggere tutti domani. Occorrono adulti capaci di ragionare in modo corretto, di fare le scelte giuste, perché saranno loro a dover vivere in quel mondo difficile. Cosa, allora, insegnargli? Il problema non sono i diritti dei bambini, certo che ne hanno, certo che per loro muoversi è importante. Ma la situazione è extra-ordinaria: il ruolo degli adulti è insegnare loro a comprendere questa realtà non attraverso la paura o la negazione, ma attraverso una partecipazione attiva e positiva, in cui stare insieme a casa è bello. Sai di chi è la vera fatica? Degli adulti, e quindi, sì, caro amico, ti capisco, è difficile per te, come per i tuoi figli. Ma tu sei l’adulto, sii un esempio.
E così anche i runner, simbolo di una sorta di protesta contro il divieto di uscire. Sì, si sono adeguati, ma con quanta fatica, e ogni tanto, qualcuno ancora esce. Eppure, mi pare di ricordare che esistesse un tempo in cui gli sportivi erano simbolo dei valori più alti dell’umanità. Ecco, questo mi piace: lo sportivo che resta a casa e si inventa testimonial del giusto atteggiamento. Che è faticoso, faticosissimo. Ma l’idea di un runner generoso, che si inventa una attività tra le mura di casa, per la quarantena, e magari la condivide on line mi piace di più di quella di un runner egoista che vuole uscire a tutti i costi. Perchè, come mi diceva un runner molto runner e molto sportivo, qualche giorno fa, all’inizio a lui piaceva l’idea di poter andare a correre, poi si accorto che era lui, e altri uno, dieci, venti, e che non era giusto, per tutti gli altri. Per questo, ha deciso di non farlo. Anche se non è d’accordo.

Pedagogia extra-ordinaria: contro il coronavirus – e tutti i momenti difficili – servono nuovi modi di pensare

Extra-ordinario, un modo di vedere diverso da quello che usi di solito, basato su una realtà diversa, da quella che affronti di solito. Questo è un metodo che puoi applicare sempre, nella tua vita: imparare a gestire le cose nuove con modelli nuovi, non con quelli vecchi. I modelli di comportamento tendono a diventare dei limiti, quando non ti permettono di adeguarti alla situazione nel modo migliore per te. Il modo migliore è quello che ti vede evolvere e crescere. E, ad esempio, l’egoismo non fa parte di una crescita vera.
Infine, il futuro non sarà più come prima? Questo non lo so. Alcune cose, no, altre sì. La consapevolezza, sarà diversa. Spero che cresca il rispetto verso tutto il resto dell’umanità, il desiderio di cambiare le cose in meglio, che torni ad essere centrale la conoscenza, perché ce ne vorrà molta, per le generazioni future, per risolvere i problemi che incontreranno, tanti creati da chi li ha preceduti, anche da noi. E questa è una verità: il futuro non è mai come il passato. E può essere davvero migliore. E’ una verità semplice, questa, e piccola, però pensa che bello, se tanti la condividessero. Tutti extra-ordinari. Tutti pronti ad imparare, a scegliere di diventare migliori. E’ solo questo che salva il futuro e rende la tua anima immune a qualunque virus.
Come fare? A modo tuo, nel modo giusto per te. C’è sempre. In ogni analisi grafologica, in ogni persona, c’è sempre la strada giusta per essere più soddisfatto, più felice, e migliore. Se ti va di approfondire, e vuoi rendere concreta la tua autoliberazione, conoscere il mio metodo, sapere cosa posso fare per te, contattatami. annarosapacini.com, pagina contatti. E se vuoi qualcosa per aiutarti in questo momento, per capire che davvero il futuro migliore che puoi costruire è già in te puoi richiedere, direttamente dal mio sito, il tuo Profilo grafologico essenziale, la parte migliore di te pronta ad essere usata. Seguire il mio podcast è semplice: scarica Spreaker per Android, Apple Podcast per iPhone o scegli qualunque app ti piaccia e mettilo tra i tuoi preferiti, una risorsa gratuita tutta per te, costantemente aggiornata, centinaia di ore che potrai utilizzare per la tua crescita personale.
Per salutarti, due aforismi sulla speranza e l’immancabile brano musicale. Il primo, di Sant’Agostino: “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle”; il secondo, di Ernst Jungher: “In ogni caso la speranza conduce più lontano della paura”
Il brano che ti dedico si intitola: “Hopeful background”. La speranza diventa vera quando la realizzi. Per questo, più ne hai, meglio è.
Grazie per essere stato con me, ti aspetto alla prossima puntata. Ciao ciao

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