“Ritrova il tuo Io originario” significa riuscire a realizzare ciò che sei al cento per cento. Solo questa realizzazione può darti piena soddisfazione, permetterti di raggiungere anche gli obiettivi più alti e un equilibrio solido e sereno. La felicità non è uno stato effimero dell’essere, ma una concreta capacità di esprimere le tue possibilità ai massimi livelli e di essere, autenticamente, te stesso
“La tua scrittura racchiude ciò che sei e ciò che puoi. Realizzarlo dipende da te” (Annarosa Pacini)
Al tema dell’Io originario ho dedicato più di una puntata del podcast, perché si tratta di un punto cardine delle mie teorie e dei miei metodi, base di ogni percorso di reale crescita personale e professionale.
Ciò che sei, oggi, è il frutto di una serie di mediazioni, tra la tua natura originaria (in origine, cioè ancora non influenzata dall’ambiente e dalle relazioni circostanti), e le persone, i luoghi, gli eventi, ogni momento della tua vita. In questo incontro, a volte, alcune delle tue caratteristiche originarie vanno dimenticate, altre agiscono solo in background, altre ancora diventano primarie, sebbene possano non essere le migliori per te.
Un bambino nasce con un carattere espansivo, giocoso, desideroso di muoversi, di conoscere. Incontra due genitori introversi, distaccati, poco propensi al contatto fisico. Che lo amano, ma amano anche l’idea che hanno di lui, di come dovrebbe essere. Non lui, per ciò che è. Crescendo, quel bambino potrebbe usare le sue caratteristiche non in piena libertà ed equilibrio, ma in contrapposizione a ciò che percepisce come un giudizio da parte di coloro che ama. Oppure, potrebbe rinunciare ad essere se stesso, cercando di essere quel bambino che, spera, possa essere più amato. Le possibilità di azione e reazione, all’interno delle dinamiche relazioni, familiari e non, sono infinite. E riguardano ogni relazione ed ogni ambiente. Ed ogni fase della vita.
L’adattamento è una cosa positiva, ma lo è davvero e soprattutto solo se è un adattamento che rispetta e valorizza la tua natura.
Accade invece che non sia facile trovare il giusto equilibrio, così sacrificando aspetti del proprio essere che sono, invece, essenziali. Come puoi comprenderlo? E’ molto semplice: di solito, ti accorgi che c’è qualcosa che non va, perchè sai di non stare bene, di non essere davvero in equilibrio. L’insoddisfazione e la mancata piena realizzazione sono stati dell’essere che si avvertono fortemente.
Relazioni personali, con il partner, con i figli, con i genitori, con gli amici, o professionali, situazioni che ti stressano, ti rendono infelice, o semplicemente, anche se ti vanno bene, senti (perciò, sai) che non vanno come davvero vorresti. Che c’è qualcosa di più. Quel “di più” è la tua natura originaria.
Dico spesso ai miei clienti che i momenti no, i momenti di crisi, quelli che ti spingono a cercare qualcosa, che ti fanno venire voglia di risolvere, quelli sono momenti importanti. Quella “qualcosa” che ti muove, e che si muove, dentro di te, è la tua natura originaria, che cerca la sua strada, che fa sentire la tua voce. Sono proprio i momenti più difficili e le sfide più grandi quelli che aprono la strada alla tua evoluzione (se lo vuoi, perchè crescere è una scelta, sempre).
La Grafologia evolutiva® (evoluzione come crescita, di rafforzamento, progresso sulla strada del miglioramento personale, potente trasformazione) rivela appieno la natura originaria. La scrittura esprime tutte le tue risorse, quelle che utilizzi e quelle che hai messo da parte, quelle che ti creano più stress e quelle che, liberate e gestite, potrebbero darti più felicità. Ti dice come le utilizzi, se è il modo giusto per te, come imparare ad usarle e come fare per realizzare te stesso al cento per cento.
Il concetto di Io originario, attraverso l’analisi della scrittura, emerge molto chiaramente e si manifesta in tutta la sua potenza. Ti permette di riconoscerlo, di rafforzarlo, e di usarlo per la tua felicità.
“Ogni scelta porta in sé il potere del futuro che sarà” (Annarosa Pacini)