Perché essere amante fa male alla salute (scegli un amore tutto per te)

Essere amante fa male alla salute, al tuo benessere interiore e alla tua vita. Che tu sia amante o traditore, che lo sia stato, che contempli la possibilità di esserlo oppure la sola idea ti disgusta, in questo tipo di relazione ci sono sempre alcuni fondamentali elementi: l’amore per se stessi (di solito, l’amante non ne ha abbastanza e il traditore ne ha troppo), il rispetto (sempre troppo poco) e la mancanza di vero equilibrio interiore e di coraggio. A questo argomento ho dedicato diverse puntate, nella prima serie del podcast, rispondendo alle molte lettere che ricevevo. Ascoltandole, potrai osservare la questione dai più diversi punti di vista. Del tradito, del traditore, dell’amante, dell’aspirante amante e dell’aspirante traditore. In questa puntata ti spiego qual è l’unica vera soluzione per tutte le questioni legate a relazioni ambigue, in cui qualcuno ama a spese di qualcun altro, e qualcuno soffre, a spese, soprattutto, di se stesso.
Analisi grafologica, life coaching, counseling on line, comunicazione interpersonale, evoluzione personale, motivazione.

Comunicare per essere®”, podcast dedicato all’evoluzione personale. Del tuo essere, della tua conoscenza, della tua coscienza, del tuo spirito, della tua vita. Benvenuti all’ascolto ai nuovi amici, e ben ritrovati agli ascoltatori affezionati.
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Perché essere amante fa male alla salute (scegli un amore tutto per te)

Questo podcast ha avuto una sua propria evoluzione, nel tempo. Nella prima serie, sceglievo argomenti legati alla comunicazione, alla grafologia ed alle relazioni umane selezionando news specifiche, facendo riferimento ai miei studi e rispondendo alle lettere di chi mi seguiva. Ne ricevevo moltissime. Ho poi deciso di rinunciare a questa parte, perché non avevo la possibilità di affrontare certe tematiche con l’approfondimento che ritenevo necessario, approfondimento che è possibile soltanto all’interno di una relazione umana diretta.
Il tema del tradimento era un tema che ricorreva spesso, storie di vita, di amori, soprattutto, di dubbi e sofferenze. Scrivevano gli amanti, i traditi, i traditori, tante domande, tante speranze, tante attese, tanti dubbi, tante illusioni. In questa puntata invece di occuparmi di casi particolari, che puoi ancora ascoltare, basta cercare le puntate nell’archivio, mi occupo delle cause, degli effetti, e delle possibili soluzioni. Iniziando da una storia.

Avere un’amante per tutta la vita, è una cosa giusta?

Come grafologa, mi occupo anche di grafologia giudiziaria. E’ un settore affascinante per chi, come me, ama sempre migliorare e studiare, anche se troppo spesso approcciato in modo superficiale dai non addetti ai lavori, e non solo. Quello che mi interessa, è la storia che sto per raccontarti, che parla di tradimento, anche se arriva da tutt’altro percorso.
Una volta, arrivò nel mio studio un signore di ottant’anni. Lo chiamerò Eugenio. Eugenio voleva impugnare un testamento, successivo a quello in cui lui veniva nominato erede di un immobile. E mi raccontò, come se fosse ordinaria, la sua storia. Aveva avuto un’amante per trentacinque anni della sua vita. Durante i quali, essendo appassionati di un certo hobby, riuscivano anche ad andare insieme in giro per il mondo, come compagni di squadra. Ma, per loro, erano vere e proprie fughe di amore. Eugenio si definiva un buon padre e un buon marito, che non aveva mai fatto mancare niente alla moglie ed ai figli. E che aveva saputo amare la sua amante, che chiamerò Enza. Anche Enza, aveva continuato a fare i suoi doveri di moglie e madre (sì, anche lei aveva una famiglia). E, come segno di gratitudine, Enza lo aveva lasciato suo erede, di un immobile. Perciò Eugenio era un molto infastidito dal fatto che i figli di lei avessero un testamento che invalidava il suo, e che non ritenessero giusto un “compenso affettivo” per tutti gli anni che avevano vissuto “insieme”. Che cosa aveva mai fatto, a loro? Nulla. Mi piacerebbe poter ascoltare i tuoi commenti, in questo momento, magari, me li scriverai. Eugenio è una sorta di prototipo di traditore che vive il suo tradimento come naturale, che contempla la possibilità di essere un buon marito e un buon padre pur vivendo una doppia vita. Forse, la contemplava anche Enza, non so.
Come counselor, o life trainer, se preferisci, parto dalla persona e mi occupo di relazioni, di profonda e autentica comunicazione, a partire da quella con te stesso. Puoi immaginare come, nel tempo, abbia avuto modo di lavorare con persone che, di volta in volta, occupavano, nella triade “amante-tradito-traditore” (parlo al maschile, ma non ne faccio una questione di genere, naturalmente) un ruolo o l’altro. Donne tradite che ancora speravano di poter recuperare il rapporto, e donne che non ci speravano più. Uomini che avevano tradito e non sapevano più come tornare indietro. Uomini che erano stati traditi ma avrebbero voluto lo stesso provare ad andare avanti. E amanti, per lo più in bilico tra le realtà e il castello di illusioni che serviva loro per andare avanti. Non è facile essere amanti e mantenere un benessere interiore autentico e profondo. Non è un argomento di cui intendo parlare da un punto di vista morale. La morale, ne ho parlato in una delle ultime puntate, è un concetto serio e profondo. Ma qua, mi interessano le persone e i sentimenti.

Essere amante ti fa male, perché ti accontenti di un amore a metà

Essere amante fa male alla tua salute, al tuo benessere interiore ed alla tua vita. Questo perché spesso chi è amante, resta amante, troppo a lungo, è messo in secondo piano, ha a disposizione solo ritagli di vita, mentre il traditore vive la sua vita come vuole, con il partner ufficiale. Molti traditori hanno storie da raccontare, su quanto soffrono, sui motivi per cui non lasciano il partner, spesso si dipingono come buoni, troppo buoni, a volte, come vittime. Altre volte, sono pragmatici, il divorzio costerebbe troppo. Altre volte ancora, è un modo per far soffrire il partner e regalarsi l’amore che vogliono. Il tradito che non sa veramente nulla, non esiste. C’è quello che intuisce, quello che finge di non sapere. Nessuno ha una gran bella vita, in questi triangoli amorosi. L’amore come cura e rispetto, come sincerità e coraggio, come stima di sé e dell’altro, dov’è?
Le spiegazioni che i diretti interessati forniscono sono tante, e, all’interno delle storie personali, comprensibili. Ma, al di là dei casi specifici, ci sono alcuni elementi validi per tutti: nel momento in cui una persona avvia una relazione, si suppone che ami la persona con cui la avvia, ancor più se decide di sposarla e, insieme a lei/lui, costruire una famiglia. Se, durante quel percorso, capisce che qualcosa cambia, ha voglia di altro, ciò che amava in un certo modo, non lo ama più in quel certo modo, quale sarebbe la soluzione migliore, l’unica, quella più giusta?
Affrontare la realtà, parlare con il partner, capire dove nasce quel sentimento di distacco, insieme, trovare il modo per stare meglio. Oppure, decidere che forse è il momento di capire cosa vogliono davvero. Se si vivono le relazioni con amore, rispetto, coraggio ed equilibrio, c’è solo questa strada.

L’unica strada è affrontare la verità

Se una persona ha il dubbio che il partner la/lo tradisca, far finta di niente non risolverà niente. Il tradimento, vero o presunto, è segnale del fatto che c’è qualcosa che non va. E, se non si scopre cosa, non si riparerà mai da solo. La sofferenza porta sofferenza, non gioia. La storia di Eugenio ed Enza è un caso limite: insieme, si erano creati delle giustificazioni, anche morali, vivendo la loro vita senza pensare davvero alle loro famiglie, ai figli, ai partners. Si può essere un buon partner o un buon genitore, mentendo per tutta la vita, e soddisfacendo, in modo egoistico, i propri desideri? Eugenio la amava così tanto da passare con lei tutti quelli anni? Enza lo contraccambiava? Allora, perché non essere sinceri?
La “scusa” dei figli non regge, se pensi che uno dei figli di Enza avrebbe voluto picchiare Eugenio, anche se ottantenne. Se portare avanti la loro relazione segreta per oltre trent’anni avesse davvero giovato al bene di tutti, i segnali sarebbero stati altri. Ma, nel caso di Enzo, un uomo che mette in secondo piano la donna della sua vita, sicuramente mette in secondo piano, rispetto ai suoi bisogni, anche i figli.
“Moglie”, “marito”, “figli”, “famiglia”, sono soltanto nomi e ruoli, che diventano veri se tu li fai diventare veri e pieni di valore. Chi accetta di essere amante spesso non crede di meritare un amore completo, a volte è più facile accontentarsi che combattere. Chi sceglie di avere l’amante, non ama davvero né il partner ufficiale né l’amante. Della definizione di “amore” che spesso ho condiviso con te, nel podcast. Sì, sono forme di amore, ma molto limitate, strette. Appagano bisogni inespressi, e chiudono tutti i cuori dentro delle scatole. E lì, come accade ad un fiore che non veda il sole, alla fine, inaridiscono. Il rispetto lo devi, prima di tutto, a te stesso e alla tua vita.
In ogni relazione, quando qualcosa non va, se provi sentimenti contrastanti, se vorresti fuggire, se ti accontenti di ciò che non è giusto, se non affronti ciò che non è giusto, stai pur certo che c’è molto da fare, per tutti. Da lavorare sull’equilibrio interiore, sul rispetto, sul coraggio, e sull’amore. Tutto il resto, sono scuse. Perciò, se vivi una situazione di questo genere, in qualunque ruolo, la cosa migliore che puoi fare è capire perché. Questo ti permetterà di vedere le cose con chiarezza, e di fare le scelte giuste. Le scelte giuste non sono mai ambigue, perché hanno ben chiara la meta. Nella vita, possono esserci momenti di debolezza, si può sbagliare. Se sbagli, non vuol dire che sei sbagliato. Vuol dire solo che puoi fare meglio.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, se hai avuto qualche esperienza, in modo diretto o indiretto, di questo tipo di relazioni. So che gli amici, ad esempio, prendono molto a cuore la sofferenza di chi vive queste situazioni, ma spesso hanno poche armi, per aiutare, perché come le scelte sono personali, anche le soluzioni, sono personali.
E se vuoi vivere le tue relazioni con pienezza, e soddisfazione, contattami. L’evoluzione personale è alla base di ogni evoluzione di vita. Nella pagina contatti trovi tutti i miei recapiti, telefono, e-mail, profili social.
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Ti saluto con tre aforismi sul tradimento e sul tradire.
“L’amore non muore mai di morte naturale. Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. Muore di cecità e di errori e tradimenti. Muore di malattia e di ferite, muore di stanchezza, per logorio o per opacità” (Anaïs Nin)
“Il tradimento si trova sempre sulla nostra strada, e non solo per annientarci: se il tradimento destabilizza, è perché qualcosa si ricrei” (Aldo Carotenuto)
“Tradire. Parola grossa. Che significa tradimento? Di un uomo si dice che ha tradito il paese, gli amici, l’innamorata. In realtà l’unica cosa che l’uomo può tradire è la sua coscienza” (Joseph Conrad)

Il brano che ti dedico si intitola: “Day one”. Decidi tu qual è il giorno giusto per ricominciare. Qualunque sia il tuo obiettivo, riparti, e resta in piedi.
Grazie per essere stato con me, alla prossima puntata.

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