Autoriflessione: la chiave per la realizzazione personale

Non fuggire, non voltarti. Pensa, vai in profondità. Fermati ad osservare, ricerca, e trova. Quello che non va, puoi cambiarlo. Quello che va, puoi migliorarlo. Impara da te stesso e progredisci. La realizzazione personale è la fioritura delle tue possibilità
(scorrendo la pagina puoi leggere la trascrizione dell’audio della puntata)

Come usare l’autoriflessione per la crescita personale

La migliore realizzazione personale è quella che crea la massima sintonia tra te ed il tuo ambiente. Tra ciò che sei e ciò che fai. Tra le buone pratiche che possono aiutarti a focalizzare nel modo migliore i percorsi per la tua realizzazione consapevole, c’è l’auto-riflessione. Che non è soltanto il pensare a ciò che fai, o hai fatto, o farai, ma decidere di osservare la tua vita con l’obiettivo di migliorarla.

Guardare perciò con attenzione il rapporto tra causa ed effetto. E se l’effetto non ti piace, va da sé che, trasformando la causa, trasformerai anche i risultati. In questo podcast ti spiego alcuni momenti chiave del processo di autoriflessione, e come possa essere più efficace e soddisfacente, se riesci a coltivarlo e concretizzarlo anche nelle piccole cose di ogni giorno.

Come mettere in pratica l’autoriflessione: i momenti chiave

Innanzitutto, perché l’autoriflessione è importante? Perché migliora la consapevolezza di sé, ti permette di capire e vedere le cose da un punto di vista diverso. Ti permette di rispondere, non di reagire, e quindi, ti regala libertà. Facilita un livello di apprendimento (della vita, dei modelli di comportamento, di nuove abitudini e conoscenze) più profondo e duraturo. Migliora la fiducia, in te stesso e nella vita, e ti porta a sfidare e superare le tue supposizioni, che poi altro non sono che convincimenti e credenze basati sul tuo passato e sulle tue esperienze. Più riesci a vedere le cose con chiarezza, più le tue supposizioni non saranno supposizioni, ma deduzioni e previsioni, corrette.

Puoi metterlo in pratica quando vuoi, anche adesso. Scegli un evento della tua vita che vorresti trasformare, e riflettici. Rifletti sul tuo comportamento, sulle tue parole, sulle tue convinzioni. Per farlo, devi fermarti, darti il tempo di concentrarti su te stesso, senza farti distrarre da cose da fare o da punti di vista esterni.

Ricordati che devi riflettere su te stesso, e questo include chi sei e cosa vuoi per la tua vita.

Imparare a porsi le domande giuste per migliorare

Rifletti sulle aree della tua vita che sono importanti per te. Le tue relazioni, casa e famiglia, carriera, salute e benessere, finanze, obiettivi, spiritualità e crescita personale, divertimento e tempo libero.

Ognuno di noi dispone di una saggezza interiore capace di riconoscere la verità. Tutto sta a risvegliarla ed armonizzarla con il tuo essere. Calibrarla, accordarla, se preferisci. Tornerò su questo punto, che ritengo sia il più importante. Il punto di partenza e di arrivo.

Ti suggerisco alcune domande che possono aiutarti, mentre auto-rifletti su un aspetto della tua vita che vuoi migliorare, in cui vuoi portare più felicità ed equilibrio e successo. Di fatto, l’auto-riflessione è un processo metacognitivo guidato e consapevole. Chiediti: come mi sento rispetto a quest’area della mia vita? Cosa funziona? Cosa non funziona? Cosa voglio di più o di meno? Quali sono i miei successi? Quali gli insuccessi?

Cosa voglio? Quali sono le mie speranze e gli obiettivi? Per cosa sono grato? Come potrei migliorare quest’area della mia vita? Quali azioni posso intraprendere?

Non aspettare il momento giusto, crealo: ecco come

I percorsi di auto-riflessione orientati alla realizzazione personale di solito li attiviamo in particolari periodi della vita. Quando inizia un nuovo anno, riflettendo sull’anno trascorso e determinando cosa si vuole ottenere nell’anno che verrà, intenzioni, obiettivi, desideri. In momenti di particolare valore, compleanni, anniversari, l’inizio o la fine di qualcosa di importante. Ma potresti anche decidere di farlo una volta al mese, o una volta a settimana. In realtà, potrebbe diventare una parte del tuo modo di pensare abituale, un approccio alla vita.

Passare dal dire al fare richiede l’attivazione di una diversa prospettiva interiore, imparare ad osservare le cose con maggiore distacco. Puoi usarlo come se fosse una sorta di meditazione attiva autoguidata dopo un evento che ti ha lasciato stressato, infelice, demotivato, o ti fa perdere un po’ il tuo convincimento.

L’autoriflessione ti aiuta anche a non perdere la strada, perché ti ricorda le motivazioni e gli obiettivi, e ti permette di identificare i passaggi che devi compiere per andare avanti, cambiare o migliorare, oppure imparare a vivere meglio la realtà che hai di fronte.

E questo è il passaggio indispensabile: ognuno di noi dispone della saggezza interiore capace di sostenerlo, che riconosce la verità, sa cosa sbaglia e cosa fa bene. Ma questo tipo di saggezza è latente, poco utilizzata, se non in momenti particolari in cui richiami le tue energie guidato da un grande sogno o da forti spinte interiori. Invece, può essere risvegliata ed armonizzata con il tuo essere in modo che sia sempre ben accordata, calibrata con le tue più profonde ed essenziali caratteristiche.

Trasformare i modelli di pensiero con l’auto-riflessione

Trattandosi di un modello del pensiero e del sentire, se impari ad usarlo, ti accompagnerà in background sempre, e saprà “uscire fuori” al momento giusto. Può sembrare che si tratti di approcci motivazionali teorici, ma in realtà sono molto pratici e concreti. Per me, nel mio lavoro, con le mie persone, i clienti e gli allievi che seguo e che mi seguono, è esperienza quotidiana poter vedere al lavoro l’auto-riflessione, gli effetti che produce e come sia sempre in avanzamento. Ti parlo di piccole riflessioni che, in questi giorni, alcuni miei cari clienti hanno condiviso: Silvana mi ha detto che, affrontando situazioni sul lavoro e nei rapporti con gli altri che, fino a qualche tempo fa, le avrebbero procurato stress e fastidi e malumori per giorni, si è trovata ad essere serena, a gestirle con piena consapevolezza, a non risentirne. Non solo ha cambiato il modo di affrontarle, ma anche il risultato che ha ottenuto. Sebbene il risultato più grande sia la sua realizzazione nelle relazioni, cioè riuscire ad affermare se stessa in modo positivo ma forte, senza più cedere agli altri.

Più impari da te stesso, più aiuti la tua vita a progredire

Priscilla da un po’ era in bilico, relativamente alla sua vita sentimentale, tra il cercare di ritrovare l’armonia perduta oppure mollare. E il suo compagno non le rendeva la scelta facile, dedito solo agli amici, agli hobbies e sempre più assente. L’auto-riflessione l’ha aiutata a capire che non intendeva gettare la spugna senza combattere, senza capire se c’era ancora qualcosa per cui combattere, oppure davvero non c’era più. Ne aveva bisogno per se stessa, questo il risultato dell’auto-riflessione. Perché qualunque scelta avesse poi preso, voleva farlo serenamente. Ebbene, ha scoperto un mondo che le era ignoto: un mondo in cui lui, Enzo, viveva nel suo posto di lavoro una situazione al limite del burnout.

Aveva bisogno di aiuto, e più si sentiva in difficoltà, più si allontanava. Così, parlandone, si è sentito libero di fare scelte diverse, ed entrambi hanno raggiunto una delle loro realizzazioni (perché la realizzazione personale è quella della persona nella sua interezza, e riguarda ogni aspetto della vita): lei, finalmente, libera di esprimersi nella coppia, e forte della ritrovata intesa, più fiduciosa nella loro possibilità di essere felici insieme. Lui, libero di esprimersi nella coppia, più fiducioso nella sua possibilità di poter essere felice anche sul lavoro, senza nulla da nascondere.

Riconosci quello che vuoi cambiare, ed inizia a cambiarlo

E Guido. Guido aveva molte cose su cui voleva sviluppare un’auto-riflessione evolutiva: i suoi scatti di ira, i rapporti di amore-odio con i colleghi di lavoro, le costanti discussioni con la moglie, i suoi modi aggressivi con il figlio. Faceva cose che sentiva di dover fare, e poi stava male perché in realtà non gli corrispondevano. Più agiva e reagiva, e comunicava, rinforzando quei modelli, più la sua vita peggiorava.

L’auto-riflessione è partita dalla sua scrittura, come sempre avviene nel mio lavoro, che si tratti di grafologia evolutiva®, cioè dell’analisi della scrittura mirata a far emergere la persona in ogni suo aspetto, possibilità e potere, o di scrittura evolutiva®, l’esercizio della comunicazione veicolata attraverso la parola scritta e trasferita nella vita, o della comunicazione valoriale messa in pratica nella vita di ogni giorno.

Più Guido ha visto con chiarezza cosa era davvero importante per lui, risvegliando e calibrando la sua saggezza interiore, più la sua saggezza interiore lo ha aiutato ad evolvere, ad essere chi voleva essere, senza condizionamenti dal passato, dai modelli familiari, dalle supposizioni sbagliate. Ha ottenuto e ancora sta ottenendo risultati straordinari, ogni giorno. Per sé, ed anche per gli altri, perché i modelli positivi dell’essere influenzano l’ambiente, come avviene per un’onda che si propaghi. Anche quelli negativi, per questo è bene scegliere quello che può migliorare la vita, e non peggiorarla.

Metti in pratica ogni giorno le strategie dell’autoriflessione

C’è qualcosa che vuoi trasformare: fermati, rifletti, rivedi, valuta. Pensa all’obiettivo, a come certi passaggi ti hanno portato a quella realtà che vuoi cambiare, a quali passaggi ti porteranno alla realtà che vuoi realizzare.

Se poi vuoi farlo più velocemente, più profondamente, guidando la tua realizzazione personale oltre l’auto-riflessione, verso la più profonda consapevolezza del tuo potere, nella tua vita, io sono qua, per aiutarti. Annarosapacini.com, pagina contatti, scrivimi, telefonami, dimmi cosa vuoi trasformare, ed inizieremo.

Ed un utilissimo strumento di focalizzazione lo trovi nel Profilo Grafologico Essenziale, un focus sui tuoi punti di forza trasformativi, in questo momento della tua vita. Che puoi regalare a te stesso o a chi ami. Nel blog trovi una pagina con tutte le istruzioni.

E, come sai, in ogni puntata di questo podcast, Comunicare per essere®, trovi linee di indirizzo, prospettive, approfondimenti nuovi. Puoi iscriverti gratuitamente, se ancora non lo hai fatto, dal mio blog o dalla tua app preferita per musica e radio. E, ovunque lo ascolti, se ti piace, lascia un commento, un like, una recensione, fammelo sapere. Ogni supporto è uno stimolo in più per migliorare.

Iscriviti al mio canale video su YouTube, alla newsletter dal mio blog, attiva le notifiche ovunque, e seguimi sui social, mi trovi su tutti i principali. Ho scritto un articolo, recentemente, che trovi nel blog, con un punto di vista un po’ diverso su un caso di violenza sessuale ai danni di una donna, su cui tutti i politici hanno trovato un modo per tirare l’acqua al proprio mulino. Ma la comunicazione valoriale è altro. Leggilo, e fammi sapere cosa ne pensi, se ti va. Musica ed aforismi possono creare un’ottima base per l’autoriflessione, ed eccoli qua.

Quattro aforismi sul riflettere. Edward Young: “Un’anima senza riflessione e senza pensiero, simile a una casa disabitata, cade in rovina”. Samuel Beckett: “Riflettere è ascoltare più forte”. Deepak Chopra: “Quando si effettua una scelta, si cambia il futuro”. Infine, Jung: “Pensare è molto difficile, per questo la maggior parte della gente giudica. La riflessione richiede tempo, perciò chi riflette già per questo non ha modo di esprimere continuamente giudizi”. Il brano è: “Romantic”. Ricordati sempre di metterci il cuore, quando pensi. Che più cuore ci metti, più grande sarà il bene che potrai creare. Grazie per essere stato con me. Ti aspetto alla prossima puntata. Ciao ciao

“Ricordati sempre di metterci il cuore, quando pensi. Che più cuore ci metti, più grande sarà il bene che potrai creare”

-Annarosa Pacini

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