Secondo gli esperti, il legame tra amore e dolore è indissolubile. Se “amare” significa attribuire importanza a sé e all’altro, amare significa anche garantire all’altra persona il potere di ferire ed essere ferita. Ma quando si soffre si ama meno, e meno amore e più sofferenza vuol dire anche meno benessere psicofisico e meno felicità. Per amare senza soffrire devi prima imparare ad essere. Come allentare il legame tra amore e dolore, e trasformarlo in energia per la tua crescita, e anche per la crescita della persona che ami, se vorrete.
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Comunicare per essere®”, dedicato all’evoluzione personale, un’evoluzione personale reale e concreta, che puoi mettere in pratica ogni giorno nella tua vita. Comunicare per essere, perché solo attraverso la comunicazione puoi essere te stesso nel mondo e in te, al massimo del tuo potenziale, e scoprire che puoi andare anche oltre. Un grazie ai nuovi amici che ogni giorno si aggiungono, e mi seguono sui social. Puoi seguire il mio podcast su tutte le app più diffuse per ascoltare radio e podcast, iTunes, Spotify, Spreaker, CastBox, PodcastAddicat, scegli quella che preferisci, abbonati e potrai ascoltarlo quando vuoi.
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Imparare ad amare senza soffrire (trasforma il legame tra amore e dolore)
D’altronde, anche se, di primo acchito, il collegamento tra amore e dolore può sembrare non così scontato, secondo gli esperti, è un legame molto forte, che esiste sempre. Come ti dicevo, se amare significa attribuire importanza a sé e all’altro, amare significa anche garantire all’altra persona il potere di ferirti ed essere ferita. Tu non vieni ferito, nel profondo, a volte permanentemente, da estranei scortesi, venditori maleducati o conoscenze occasionali. Puoi essere contrariato, infastidito, offeso, ma il potere vero, del ferire, è riservato a quei pochi, importanti individui, familiari e amici, che sono uniti a te da legami di attaccamento e di amore. Tu sei più feribile dalle persone che ami così come loro sono più vulnerabili, rispetto a te. Se ci pensi, ti accorgerai che puoi dimenticare la maleducazione o la scortesia di un estraneo o di un venditore occasionale. Mentre ricordi e resti colpito, a volte molto, a volte, molto a lungo, a volte, per sempre, da un commento scortese o “cattivo” fatto da qualcuno che stimi e che ami, qualcuno che è importante per il tuo benessere, psicofisico, e per la tua esistenza. Parallelamente, non solo sei vulnerabile di fronte a chi ami, ma sei anche pronto nel ferire chi ami, spesso senza l’intenzione di farlo. Il dolore, in questa prospettiva, è una questione di amore, di famiglia e di amicizia. Puoi allora sapere quanto ami qualcuno in base a quanto quel qualcuno può farti soffrire. L’entità dell’amore che quel qualcuno prova nei tuoi confronti dipende da quanto può essere ferito da te. Provi dolore quando qualcuno che ami, che è importante per te, soffre. E, mentre soffri tu, hai bisogno di conforto e di sostegno proprio da parte di una di quelle persone importanti per te che puoi aver ferito e che possono averti ferito. In questa prospettiva, l’intimità viene ad essere qualcosa che fa un po’ paura, perché più ami, più sei vulnerabile, e, per la paura di essere ferito, senza saperlo, a volte non riesci ad amare completamente. Naturalmente, quando si ama e si condivide, si condividono anche le gioie, non solo le sofferenze. Trovo questa teoria molto interessante, poiché propone una verità innegabile. Sono convinta che anche tu l’avrai sperimentata, ti sarà accaduto di far soffrire qualcuno che ami, e di soffrire a causa di qualcuno che ami. Partner, figli, genitori, amici, parenti, colleghi di lavoro, perché c’è chi si affeziona molto anche ai colleghi, come c’è chi si affeziona poco anche ai familiari.
L’amore e le aspettative, andare oltre le delusioni
Vorrei integrare, infatti, questa teoria passando dal generale al particolare, cioè ricordando come ogni verità è vera nella misura in cui è vera per la tua vita e il tuo essere. Quando ami qualcuno soffri se ti ferisce, perché ti senti deluso. Ti solito, da chi si ama, ci si aspetta qualcosa, un certo atteggiamento, un modo di essere, gesti, parole, azioni. A deluderti, spesso, è la mancanza di ciò che ti aspetti. Questo vuol dire che forse non ami proprio la persona per ciò che è, ma l’idea che hai di lei, oltre a ciò che è.
La prima cosa da fare, è, quindi, imparare ad amare gli altri per ciò che sono. Questo vuol dire mettere in conto che potranno farti soffrire. Senza avere l’intenzione di farlo, dicono gli esperti, ed ho dedicato varie puntate del podcast al potere delle parole che feriscono ed a come sia meglio imparare a non usarle in quel modo.
Se imparerai ad amare gli altri così come sono, intanto, soffrirai meno. Il tuo amore rimarrà più forte, e più forte anche il tuo equilibrio interiore. Perché quando si soffre, si sta male, in tutti i sensi, anche fisico. Se impari ad amare gli altri così come sono, vuol dire che riesci a vedere la realtà, perciò le illusioni perderanno il loro potere. Ti faccio un esempio in termini grafologici.
Tu sei Aurora, hai una scrittura curvilinea, medie dimensioni, una certa accuratezza, pochi angoli, inclinazione armoniosa, discreta velocità, buona pressione. Sei una persona ragionevole, che capisce gli altri, non aggressiva, né in antagonismo, ci tieni, a far bene. Tuo padre, tua madre, tuo figlio, tuo marito, il tuo ragazzo, che chiamerò Claudio, ha una scrittura angolosa, molto grande, allungata, inclinata verso destra, con poco spazio tra lettera e lettera, pressione pesante. Claudio ha tante caratteristiche interessanti, ma certo non è altruista né diplomatico, ed è sempre propenso a pensare di avere ragione. Se tu lo ami così come è, sai cosa aspettarti. L’amore vero, quello che prescinde dall’appagamento, non solo tutela te e la tua vita, ma anche l’altro. Perché l’amore vero crea una comunicazione sotterranea e invisibile, che porta le persone a migliorare ed evolvere, proprio perché si amano. Ma se invece, cara Aurora, pensi che Claudio in fondo sarebbe altruista e generoso, e che quando sbraita con gli altri lo fa, ma non vorrebbe, cioè ti illudi e ami l’idea che hai di Claudio – o ciò che speri che possa diventare – allora, cara Aurora, certo, gli dai il potere di farti soffrire. Ed anche tu farai soffrire lui, perché, sul lungo periodo, le cattiverie e le sofferenze fanno peggiorare tutti quelli che non imparano a schermarsi. Questo vale per tutte le Aurora ed anche per te.
Ama te stesso per ciò che sei (e così l’altro), questo è il vero amore
Per amare senza soffrire devi prima imparare ad essere. Cioè fondare il tuo equilibrio su ciò che tu sei, su ciò che vuoi da te stesso e dalla tua vita. Primo. La tua natura più vera, autentica, il vero te. A questo punto, l’amore sarà soprattutto amore. Sì, soffrirai, come tutti, ma, se accadrà a causa della persona che ami, per questo non cambierai, né rinuncerai, né cederai, né ti sentirai in colpa né diventerai cattivo. E più il tuo amore sarà forte, più potrai aiutare anche chi ami. Perché per amore, si cambia davvero, in senso evolutivo. Ma per amare davvero qualcun altro, prima devi amare davvero te stesso. E questo ti proteggerà dalla sofferenza. Perché, quando diventa troppa, non è più amore. Non sono d’accordo con la teoria, in toto. Se c’è soprattutto sofferenza, bisogna avere il coraggio di andare avanti. Se da solo, oppure no, questo lo deciderai tu, con le tue scelte, con il tuo coraggio, e con il dialogo. Consiglio sempre di essere e comunicare, cioè di agire nel mondo per cercare di fare del tuo meglio. Ma non come un illuso, bensì come una persona che vede le cose per ciò che sono. Si nasce figli, si diventa genitori, si diventa partner, si diventa amici. Non per questo si è figli, si è genitori, si è partner o amici. E’ questo il coraggio che serve. Se quella parola e quel ruolo ti danno gioia, se ti riconosci in ciò che sei e quella dimensione appartiene alla tua vita, vai avanti, le sofferenze si superano e le battaglie si vincono. Se, invece, provi sofferenza e non gioia, ed anche fai soffrire l’altro, piuttosto che renderlo felice, di sicuro c’è qualcosa su cui devi riflettere, per capire dov’è che davvero vuoi, oggi, condurre la tua vita. Verso quale futuro. Perché sì, si soffre, per chi si ama. E accade anche di far soffrire, chi si ama. Ma i momenti di vita non sono i valori fondanti della vita. Perché amare vuol dire essere in equilibrio, e l’equilibrio, è, prima di ogni cosa, la fonte della felicità più vera.
Tornerò sicuramente su questo argomento. Intanto, ti ricordo, come sai, che se vuoi saperne di più sul mio metodo, richiedere un’analisi grafologica approfondita, un profilo grafologico essenziale, avviare un percorso evolutivo con me, anche a distanza, con incontri via Skype, un percorso su misura per la tua vita ed i tuoi obiettivi, nel mio sito, annarosapacini.com, pagina contatti, trovi tutti i miei recapiti, oppure puoi contattarmi tramite il social che preferisci.
Tris di aforismi dedicati all’amore
“Due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Se ne avete una va bene. Se le avete tutte e due siete invincibili” (Tarun Tejpa)
“L’amore vero vuole il bene dell’amato” (Umberto Eco)
“La sola cosa che si possiede, è l’amore che si dà” (Isabel Allende)
Il brano che ho scelto per salutarti si intitola: “Me and you”. E voglio augurarti di trovare qualcuno, un amico, un amore, un fratello, un essere umano come te, capace di essere vero, e che non ha bisogno di niente da te, se non che tu sia te stesso e gli permetta di fare lo stesso.
Ti ringrazio, per essere stato con me. Alla prossima puntata.